Bastia conosce il libero Zito

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Settembre 7, 2009 14:11

Bastia conosce il libero Zito

Zito (ricezione)

Zito (ricezione)

Sarà perché è l’ultimo arrivato, sarà perché, secondo i ben informati e gli addetti ai lavori, è una delle promesse del volley nazionale, sarà perché ha un viso ed un’espressione che colpiscono. Ma certamente uno degli acquisti più importanti della campagna di rafforzamento estiva della Sir Safety Bastia del presidente Sirci è stato senza dubbio Giuseppe Zito. Venti anni ancora da compiere, nato e cresciuto a Nicosia, entroterra della splendida Sicilia, salto di qualità (e cartellino) con la Gabeca Montichiari, società di A1 che lo ha tenuto per due stagioni nella rosa della prima squadra. Senza considerare quattro estati in maglia azzurra, due con la nazionale pre-juniores e due con quella juniores. Ed ora Bastia Umbra, ed ora Block Devils, ed ora la voglia matta di consacrarsi nel mondo del volley. Ciao Giuseppe. E’ ormai quasi un mese che sei a Bastia Umbra. Quali sono le tue prime impressioni generali? “Sono arrivato sapendo che si trattava di una società seria ed ambiziosa e mi sono trovato subito bene sia dai primi giorni con i compagni, lo staff e la dirigenza. In particolare mi hanno accolto tutti come un giocatore da cui si aspettano molto e questo mi fa molto piacere perché, dopo due anni bellissimi a Montichiari in A1 dove però ero il secondo libero e non avevo responsabilità, avevo bisogno di sentirmi un giocatore importante. La città mi piace, è tranquilla e ci si vive bene. Assomiglia vagamente a Montichiari come dimensioni e stile di vita e credo sia l’ideale per giocare a pallavolo”. Il campionato si avvicina a grandi passi. Che stagione ti immagini e come vedi la Sir rispetto alle altre squadre? “Sinceramente la B1 non la conosco benissimo, però conosco parecchi giocatori delle nostre avversarie e da questo mi pare di capire che il girone sarà molto equilibrato, dove vincerà chi farà meno errori e lascerà meno punti per strada. Noi siamo stati costruiti per centrare l’obiettivo importante della promozione e credo che possiamo fare buoni risultati. Non mi voglio sbilanciare troppo, però direi che possiamo ritenerci come una delle quattro-cinque squadre che lotteranno fino alla fine per la vittoria”. Facciamo un piccolo consuntivo di questa prima fase di preparazione. Come è andata? “E’ stata una preparazione, parlo al passato perché ormai la prima parte è passata, molto impegnativa e dura dove abbiamo alternato pesi e piscina per raggiungere subito una condizione giusta per affrontare la prima di campionato in buona condizione. Dalle amichevoli ho visto, sia con Cortona che con il Potentino, che bisogna evitare gli alti e bassi che abbiamo invece avuto. Abbiamo affrontato due avversarie del nostro girone che sicuramente avranno un ruolo importante ed ho visto che a livello di gioco ci siamo tranquillamente. Certamente bisogna lavorare molto per limare questi cali di rendimento”. Per chi non ti conosce, ed a Bastia ancora sono in molti, chi è Giuseppe Zito? “In campo sono un ragazzo che combatte, non mi arrendo mai e ci credo sempre fino all’ultima palla. Tecnicamente non è facile descriversi… Diciamo che amo di più ricevere che difendere. In cosa devo migliorare? Naturalmente essendo ancora piuttosto giovane (ndr, parecchio giovane perché Zito non ha ancora venti anni…) è normale per me pensare di migliorarmi allenamento dopo allenamento. Sono sicuro che con il tecnico Rovinelli avrò modo di limare i miei difetti. Fuori dal campo mi piace dormire quando alla mattina non ho allenamento, mi piace la tecnologia in generale, amo parlare ore al telefono con la mia ragazza, amo mangiare, anche se essendo un atleta devo stare attento e controllarmi. Per il resto sono un tipo tranquillo che sta bene in compagnia. Difetti? Sono un po’ troppo permaloso e vanitoso, specialmente con i capelli”. Nella tua breve carriera ci sono già alcune tappe significative… “Sono entrato in palestra a 4 anni spinto dai miei genitori, soprattutto perchè mio padre era stato giocatore di pallavolo. Da lì ho intrapreso un percorso che mi ha portato due anni fa a partire per Montichiari. Inoltre negli ultimi quattro anni in estate ho sempre fatto parte del gruppo della nazionale, due anni con la pre-juniores e due con la juniores, disputando due europei di categoria, sempre come libero titolare, uno a Vienna arrivando ottavo ed uno a Brno arrivando quinto. Sono state esperienze magnifiche. La nazionale ti arricchisce il bagaglio tecnico ed umano, ti aiuta tantissimo, ti fa misurare il tuo livello di pallavolo ed a me ha fatto crescere tanto sotto tutti gli aspetti”. Un’ultima domanda sulla tua terra, la Sicilia. Quanto ti manca? “Beh, sono andato via di casa quando avevo 17 anni e l’inizio è stato difficile, perché ero lontano dalla famiglia e dagli affetti, però col tempo ho fatto nuove amicizie e mi sono abituato, anche perchè avevo voglia di provare a crescere nella pallavolo e di affermarmi, cosa che voglio fare tuttora anche perché ho visto che posso competere a certi livelli. E’ chiaro che la mia famiglia così lontana mi manca molto. Sento spesso al telefono i miei, così come la mia ragazza che si chiama Cristina. Ed è chiaro che appena potrò, perchè magari avremo qualche giorno libero, tornerò certamente a casa. Nel frattempo verranno a trovarmi i miei e saranno di certo in prima fila al PalaGiontella per tifare Sir!”.
(fonte Sir Volley Bastia)

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