Il Perugia Volley licenzia anche Benedetto Rizzuto

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 15, 2010 19:59

Il Perugia Volley licenzia anche Benedetto Rizzuto

Rizzuto Benedetto

Benedetto Rizzuto

Adesso nella pallavolo accade anche che l’allenatore venga silurato mediante raccomandata. A dimostrazione che le poste, funzionano! E’ stato un fulmine a ciel sereno che ha tramortito un ambiente (quello sottorete) che negli ultimi anni ci ha abituato a ogni stranezza. Ma il benservito, per posta, mancava, L’antefatto è questo. Vincenzo Di Pinto, allenatore tra i più esperti e collaudati dell’A1, viene richiamato a Perugia nel dicembre 2009. La squadra che aveva diretto per metà della stagione precedente, con regolare benservito (verbale) a maggio. Motivo: fare posto come allenatore al ‘giovane’ Andrea Sartoretti, membro della Generazione dei Fenomeni che aveva smesso dì giocare. Ma appunto prima di Natale, il presidente Sciurpa richiama Di Pinto. La squadra arriva a fine stagione: senza gloria in Italia, ma vincendo il primo trofeo della sua storia, la Challenge Cup, in Europa. E perché allora il siluramento? Nella penultima .giornata di campionato Perugia si presenta a Taranto con le sole riserve. I sette titolari restano a casa a preparare la coppa insieme a Di Pinto. E proprio questo comportamento determina il licenziamento mediante raccomandata. Claudio Sciurpa, il presidente perugino e anche numero i di Lega spiega: “Ero all’estero, in Austria, al tempo della partita di Taranto e non vengo informato, lo apprendo solo al rientro”. Risultato dello sdegno presidenziale: doppio licenziamento. A Di Pinto arriva la raccomandata. Al diesse Benedetto Rizzuto il benservito a voce. Motivo: non essersi opposto alla trasferta e non avere avvertito il presidente dell’anomalia. Ma c’è dì più. Sciurpa aggiunge alla raccomandata la promessa di adire a vie legali per un risarcimento danni. E Di Pinto? Il tecnico, rientrato in Puglia, non sa niente fino a due giorni fa. Riceve l’avviso, ma si reca alla posta solo dopo un’altra giornata. Ritira la lettera, ne annuncia il contenuto ai famigliari la mattina seguente, a colazione. Danni Il finale è ormai il solito, sottorete. Sciurpa si rivolge all’avvocato per chiedere i danni. Di Pinto a sua volta si fa patrocinare da un legale, che gli consiglia il silenzio. Come andrà a finire, ce lo dirà il tribunale dove (forse) verrà discussa la causa. Ma non esisteva la famosa clausola compromissoria, secondo cui ogni divergenza legale veniva accordata solo dopo richiesta alla Fipav? Il giro di valzer perugino si conclude con il ritorno di Sartoretti in panchina? Ma non alla scrivania, al posto di Rizzuto. Ancora Sciurpa: “Basta con gli anziani, voglio un Perugia corsaro, fatto di giovani che hanno voglia di battersi”. Il budget verrà ridotto. In partenza Hübner, Bovolenta, Botti, Cernic. Liberi (fine contratto) Sintini e Savani. Su Stokr, decisione entro maggio. “Ho affidato a Sartoretti l’incarico di trovare un gruppo con queste caratteristiche. E voglio un allenatore che li sappia spronare”. Per ora il nuovo direttore sportivo biancorosso sta restringendo la rosa: Zanini, Ricci, Hoag e Malevic. Sperando che in futuro gli avvocati non servano più.
(fonte Gazzetta dello Sport)

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