Un Cus Perugia da favola sale sul tetto d’Italia

il Cus Perugia raccoglie la medaglia d'oro ai Campionati Nazionali Universitari 2010

Lo scudetto di volley femminile si cuce sul petto del Cus Perugia che supera il Cus Torino in finale, stavolta non c’è partita, in tre set la pratica finisce in archivio. Le biancorosse centrano uno storico successo e conquistano la medaglia d’oro al torneo riservato ai sodalizi sportivi dei vari Atenei italiani. Era la finale annunciata tra le due avversarie più complete dell’intero lotto di questa edizione 2010 dei Campionati Nazionali Universitari e le studentesse del presidente Pier Luigi Cavicchi hanno mantenuto alta la loro reputazione. Nei primi quattro giorni di gare le biancorosse non hanno conosciuto ostacoli e si sono imposte all’attenzione generale con grande autorità. Ad aspettarle nella finalissima c’era la stessa avversaria dello scorso anno, un sestetto piemontese davvero grintoso e senza punti deboli che ha dato filo da torcere alle umbre. Le biancorosse sono partite con il piede giusto, il grande cuore delle atlete perugine è emerso con prepotenza e la vittoria non è potta sfuggire. In avvio Valentini e Raimondo si sfidano a distanza (7-6), si procede a braccetto sino al 17-17, poi sale in battuta Rossit che fa tremare le torinesi (21-17), Valentini (7 punti nel parziale) si distende e sigla il vantaggio con una serie delle sue. Al cambio di campo Perugia parte bene (5-0), il muro piemontese prende le misure (8-5), ma la battuta delle umbre riesce a scavare un piccolo solco (12-6), è sempre il muro l’arma micidiale delle settentrionali che blocca l’ulteriore fuga (12-10), Valentini è inarrestabile (9 punti in questo secondo frangente) e fa volare via le biancorosse (19-13), nessun sussulto fino al punto del raddoppio, ancora del capitano, stavolta con un muro. Nella terza frazione difesa attenta propizia l’allungo (4-1), la solita Valentini piazza la serie (10-5), Alessandria non demorde e tiene il fiato sul collo (10-7), la neoentrata Anzola riduce ancora (12-11), ma è l’ultimo sussulto, Pittavini si porta dai nove metri e spara fucilate che fanno ripartire la squadra con due aces consecutivi (16-12), Medaglioni pare drogata ed in difesa raccatta tutto (20-14), il segnale della resa è negli sguardi di Torino che sbaglia l’ultimo palla e scatena il boato. Si corona dunque il sogno di salire sul gradino più alto del podio, un risultato di grande prestigio per l’intero ambiente regionale delle schiacciate che da lustro ai sodalizi umbri dimostratisi sensibili alla causa. Il clan coordinato da Felice Serata ringrazia ancora le società sportive: Media Umbria Marsciano, Polisportiva Monteluce, Pallavolo Narni, Ars Perugia, Sirio Perugia, Volley 86 Petrignano, Polisportiva San Mariano e Trevi Volley, per aver consentito il raggiungimento di questo prestigioso successo. Questo l’intero organico della selezione femminile guidata dai tecnici Gian Paolo Sperandio e Stefano Cappelletti: Diletta Bigini, Cecilia Crisanti, Laura Malucelli, Marta Medaglioni, Beatrice Palomba, Giorgia Pittavini, Federica Ponti, Silvia Rossit, Francesca Valentini. Il clan di via Tuderte coordinato da Massimo Traguardo ha solo parole di elogio: “Siamo stati veramente eccezionali. Abbiamo disputato un gran torneo e siamo onorati di aver creato un gruppo così preparato che si è unito per la causa universitaria, permettendosi di tralasciare momentaneamente il piano di studi. Quello che è successo in questi cinque giorni di competizione è qualcosa di incredibile. Abbiamo toccato La Mecca con mano e ne è valsa davvero la pena”.
CUS PERUGIA – CUS TORINO = 3-0
(25-18, 25-18, 25-16)
PERUGIA: Valentini 23, Bigini 8, Rossit 8, Palomba 7, Pittavini 7, Crisanti 1, Medaglioni (L). N.E. – Malucelli, Ponti. All. Sperandio e Cappelletti.
TORINO: Molineris 7, Raimondo 5, Olocco 5, Alessandria 4, Pilotti 4, Ferro 1, Magaraggia (L), Anzola 3, Povolo 2, Gala 1. N.E. – Cellati. All. Mucciolo e Ercole.
Arbitri – Nicola Traversa (BA) e Scarfò Fabio (RC).
Durata dei set: 24’, 25’, 22’.
CUS PERUGIA (b.s. 4, v. 8, muri 7, errori 8).
CUS TORINO (b.s. 2, v. 1, muri 7, errori 17).

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