Il Mondiale di volley di Ivan Zaytsev

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Settembre 28, 2010 13:55

Il Mondiale di volley di Ivan Zaytsev

Zaytsev Ivan (Italia)

Ivan Zaytsev

E’ schiacciatore Ivan Zaytsev ma contro il volere di papà. Sul gigante pesa un grande fardello. Il nome del padre: quel Viacheslav Zaytsev, straordinario palleggiatore che vinse l’oro con l’Unione Sovietica ai Mondiali di Roma nel 78. Ma questa volta, a più di trenta anni di distanza, uno Zaytsev veste la maglia della nazionale italiana. Già, perché il giovane Ivan, 22 anni e 204 centimetri di altezza, campione italiano di beach volley nel 2008 in coppia con Domenghini, spoletino di nascita ma romano d’adozione (gioca da quattro anni nella Roma), ce l’ha fatta: nonostante i pronostici lo volessero fuori dalla rosa dei convocati, ha convinto Anastasi. Segno che forse il cambio di ruolo, da palleggiatore a schiacciatore di banda, è stato azzeccato? “Non lo so, non sta a me dirlo. Quello che è certo è che con la mia altezza ero un alzatore anomalo. L’idea di cambiare ruolo è partita dalla Roma. Io venivo da un anno turbolento a Latina, dove avevo giocato poco. Così ho accettato. Mi piaceva l’idea di cambiare tutto”. E suo padre come l’ha presa? “All’inizio non benissimo. Ma poi si è arreso. Anche perché quando giocavo palleggiatore, la presenza di mio padre, uno dei migliori al mondo in questo ruolo, era alquanto fastidiosa. Dopo le partite, se sbagliavo qualcosa, mi rimproverava”. Lei è due volte figlio d’arte. Anche sua madre è stata una grande campionessa. “Già è Irina Pozdnyakova, è stata argento nei 200 metri rana agli Europei del 66”. Sono quattro anni che vive e gioca qui. “A parte una parentesi di qualche mese a Latina, sì. Mi trovo benissimo, anche se all’inizio è stata dura, è stato un cambio radicale di vita. Poi ho trovato una fantastica società”. Se, come è negli auspici, la nazionale dovesse arrivare alla fase finale dei Mondiali, lei si troverà a giocare a Roma, davanti al suo pubblico. “Già far parte del gruppo dei 14 è stata una grande soddisfazione, poi l’idea di entrare in occasione delle fasi finali sarebbe un sogno. Quindicimila persone che tifano per noi ci darebbero una grande mano”. Sugli spalti ci sarà qualcuno di speciale? “Sì, torneranno i miei genitori dalla Russia e dall’Irlanda verrà anche la mia ragazza, Ashling”.
(fonte Corriere della Sera)

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