Il sogno olimpico di Laura Giombini

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Settembre 17, 2010 00:01 Updated

Il sogno olimpico di Laura Giombini

Giombini Laura (palla)

Laura Giombini

Ha tutta la stoffa di una vera campionessa, la ventunenne perugina, Laura Giombini, che da poco ha conquistato un argento all’Europeo under 23 di beach volley. La giovane atleta dai muscoli d’acciaio e dal carattere deciso ha così portato in alto il nome dell’Umbria a Kos in Grecia, in coppia con Marta Menegatti di Rovigo. “E’ stata una gran bella soddisfazione -dichiara – anche perché venivo da un brutto infortunio che mi ha precluso la partecipazione ai mondiali in Turchia. Durante l’allenamento, infatti, proprio il giorno prima della partenza, mi sono rotta il mignolo della mano destra e tra l’operazione e il recupero sono stata ferma un paio di mesi”. C’era tutta la rabbia di chi vuole riscattarsi, dunque, ma anche la forza di una vera atleta, nell’ultima fatica della Giombini. “Volevo rifarmi del tempo perso – ammette senza esitazioni – visto che a causa dell’infortunio mi sono giocata il mondiale e quasi l’intera stagione. Questa era quindi l’unica occasione e non potevo fallire”. La ciliegina sulla torta sarebbe stato l’oro, ma già l’argento è un risultato di lusso, considerando che la Giombini e la Menegatti avevano gareggiato insieme solo ad un open a Milano quest’inverno. E prima di partire per la competizione continentale, le due atlete, si erano allenate assieme una sola volta. Battute nella finalissima dalla coppia ceca composta dalla Kulokova e Slukova, la Giombini e la Menegatti, sono state protagoniste di un’ottima rimonta dal tabellone delle perdenti. “Abbiamo giocato tre partite, una contro la Germania e le altre due contro le due squadre polacche, arrivando in semifinale contro le russe battendole. Poi contro la Repubblica Ceca, abbiamo capitolato. Del resto sono le quindicesime al mondo”. Convocata in nazionale dal 2006, la Giombini da quest’anno si dedica solo al beach volley. “Ho iniziato a giocare a pallavolo a 6 anni con il San Sisto – racconta – poi a 15 anni sono passata alla Sirio con cui ho fatto due anni di B2 e uno di C. Quindi a 18 anni sono andata al Trevi in B1 e ho passato con loro tre stagioni in cui ho imparato davvero tanto. Ricordo con molto affetto le mie ex compagne di squadra, tutte più grandi di me, che mi hanno fatto crescere, così come il mio ex allenatore Gian Paolo Sperandio. Tuttora appena posso scappo da Ancona, dove ormai vivo per dedicarmi agli allenamenti di beach, e vado a vedere la mia ex-squadra. Mi manca lo spirito e l’ambiente che si respirava, ma non rimpiango nulla di quello che ho fatto. Ho dovuto fare una scelta e va bene così”. Una scelta neanche troppo semplice visto che il beach volley per certi aspetti è molto diverso dal volley. “Conta molto la capacità di resistenza – spiega Laura – ma ci vuole anche la testa, così come il sapersi controllare. Quando ti battono addosso, sei lì da solo e devi trovare una soluzione superando i tuoi limiti. E’ una lotta contro te stesso, per questo diventano fondamentali anche gli allenatori che ti guidano. Infatti ci tengo a ringraziare, oltre a Lisandro Carvalho il mio allenatore, anche Francesco Lombardi e Nando Viserta dello staff azzurro. Ma se sono arrivata sin qui lo devo anche alla mia famiglia”. Le prossime fatiche di Laura sono previste per novembre. “Ci saranno due tappe del World Tour, una in Cina e l’altra in Thailandia e sto lavorando per questi obiettivi”. Il sogno della Giombini è quello di poter partecipare un giorno alle Olimpiadi, ma nel frattempo studia Scienze Motorie a Perugia. “La mia speranza – conclude – è quella di poter rimanere il più a lungo possibile nel mondo dello sport”.
(fonte Corriere dell’Umbria)

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