Mancano gli arbitri, la Fipav si rivolge agli atleti

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Settembre 24, 2010 00:01 Updated

Mancano gli arbitri, la Fipav si rivolge agli atleti

Colangeli Giampaolo

Giampaolo Colangeli

In un periodo storico dove lo sport vive difficoltà maggiori di quanto abbia mai conosciuto in passato, trovare strategie vincenti è quasi un imposizione. Per cercare di trovare nuovi adepti da avviare alla professione di arbitro la Fipav Perugia ha chiamato in causa le società sportive. Lo scopo è quello di sensibilizzare gli addetti ai lavori per cercare figure al proprio interno, magari tra gli stessi atleti. L’idea è stata partorita dal comitato provinciale pallavolo, condivisa dai propri componenti che hanno poi ratificato la decisione, elaborato una lettera e spedito il tutto ai club. Il presidente Giampaolo Colangeli espone l’iniziativa: “Per quanto ci riguarda è una novità, già lo scorso anno era stato lanciato un sasso per reperire materiale umano all’interno dei club. La possibilità di far salire sul seggiolone delle persone in più era maturata indicendo un corso dedicato alle società sportive. Pensiamo che le risorse migliori sono senza dubbio presenti tra i tesserati”. Generalmente partono con cadenza annuale dei corsi programmati nel capoluogo, le motivazioni sono di diversa natura. Abbiamo come bacino di riferimento gli iscritti all’Università e disponiamo nel territorio di una nostra sede, ma ciò non contrasta con la nostra intenzione di fare anche dei tentativi decentrati, penso a Città di Castello, Foligno, Gubbio e Spoleto, dove si può ottenere lo stesso un successo”. Emerge chiaramente dal pensiero del numero uno perugino che gli arbitri non sono corpi estranei al sistema. “Ritengo che sia educativo, specie per i ragazzi più piccoli, avere un arbitro da rispettare. Purtroppo alcune categorie non riusciamo a coprirle e vige il metodo di auto-arbitraggio, un dirigente del club di casa si presta allo scopo. Il mio pensiero è che l’arbitro ci debba essere sempre e comunque, non è utopia ma al momento è di difficile organizzazione. Nei campionati di divisione abbiamo tante squadre iscritte, e poi bisogna aggiungerci tutti i team giovanili, numeri importanti che ci costringono a fare delle scelte e optare per i campionati maggiori, in quelli minori cerchiamo di mandare arbitri almeno alle fasi più importanti”. Ma non si pensa solo alla quantità perché l’aspetto qualitativo è altrettanto importante. “A me piacerebbe poter aprire un confronto tra la classe arbitrale e quella degli allenatori che talvolta si trovano in contrapposizione. L’interpretazione delle regole e l’atteggiamento comportamentale incidono sull’aspetto educativo che è di grande importanza soprattutto quando in campo ci sono i giovani. Di sicuro è più facile litigare piuttosto che dialogare, specie se i regolamenti cambiano di continuo come accade nella nostra disciplina”. Il corso dedicato agli aspiranti fischietti è gratuito ed ha preso il via il 21 settembre (ore 20,30) presso la sala riunioni del Coni di Perugia in Martiri dei Lager n. 65, sede di svolgimento delle lezioni. Il fiduciario arbitri di Perugia, Luca Tomassoni, il designatore Rocco Brancati, il consigliere provinciale addetto al settore arbitrale Giorgio Anastasi, ricordano che tutti possono partecipare telefonando al 335-7898837 e 347-3768689 o presso la sede federale 075-5990646.

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