Città di Castello la spunta al quinto col Milano

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Ottobre 24, 2010 22:35 Updated

Città di Castello la spunta al quinto col Milano

Vedovotto-DiBenedetto (muro)

Filippo Vedovotto e Giovanni Di Benedetto a muro

Due partite e due tie break vincenti. Soffre e vince la Gherardi Cartoedit Svi Città di Castello che ha ragione dopo cinque tiratissimi set della Che Banca Milano. C’è grande emozione all’inizio del match per il ritorno da avversario a Città di Castello di Enzo Di Manno, un lungo striscione recita ‘Certi amori non finiscono mai, Grazie Enzo’. Il giocatore romano risponde con un applauso. Poi è, ovviamente, partita vera. La prima azione, fatta di difese, muri e coperture, la chiude Martin Nemec, la seconda ancora l’opposto slovacco dopo un’altra straordinaria difesa di ‘Totò’ Rossini. Il 2-1 è il punto dell’ex Di Manno. E’ Vedovotto a spingere il primo allungo biancorosso (6-4) ma Vaira trova la parità (6-6) e l’ace di Angelov sigla il 7-8 al primo time out tecnico. La Che Banca si fa valere a muro e il vantaggio dei lombardi raggiunge le quattro lunghezze (8-12) prima di un muro di Nemec che riavvicina Città di Castello (12-14). Milano arriva prima alla seconda interruzione tecnica (13-16) ma Orduna, decisivo con un muro in un momento difficile anche a Segrate, inchioda Angelov (15-17). Nemec mette a terra il 18-19 e un attacco out di Janusek regala il pareggio ai tifernati; pareggio che dura poco perché Milano ritrova subito il gioco in attacco (19-22). Rosalba attacca una palla difficilissima per il 22-23, Nemec sfonda il muro lombardo per la parità a quota 23. Angelov conquista la prima palla set per la squadra di coach Fumagalli e lo stesso giocatore ospite chiude la frazione (23-25). La battaglia del primo set continua anche nel secondo che inizia con un 5-3 per la squadra di Radici che diventa 8-5 al time out tecnico. La difesa tifernate funziona e Orduna smarca Nemec che trova il muro out del 10-5. I lombardi rosicchiano un paio di punti (10-7) ma sul 12-8 per i padroni di casa coach Fumagalli è costretto a chiamare time out. Gli sforzi dei lombardi di rientrare a contatto dei ragazzi del presidente Arveno Joan sono vanificati (16-12) anche perché Nemec bombarda dal servizio i tre aces del 22-15. Rosalba chiude il contrattacco del 24-16 dopo un’altra gran difesa di Rossini, Janusek annulla la prima di otto palle set ma alla seconda possibilità è ancora il capitano a dare il punto del 25-17. Nel secondo set il giocatore slovacco ha attaccato con l’86%, dall’altra parte Di Manno con il 70%, che duello di opposti! Nemec comincia il terzo set come aveva finito il secondo con tre punti, due aces, consecutivi che fanno capire ai meneghini che il terzo set sarà per loro duro. Al primo time out tecnico i biancorossi sono sull’8-2 con il salto float di Matteo Bortolozzo che fa male alla ricezione di Che Banca. Marco Fumagalli dà respiro ai suoi giocatori, anche a Mattera sostituito da Reggio. La musica non cambia anche perché Nemec continua ad essere implacabile dalla zona uno (15-8). Torna a soli cinque punti di svantaggio il sestetto ospite (16-11) che cerca di rientrare nel set anche con un buon turno di battuta di Angelov (18-15) ma il capitano tifernate Rosalba chiude la strada a Vecchiato (19-15). Va sul velluto comunque la Gherardi Cartoedit Svi che ottiene cinque palle set (24-19); alla prima occasione l’attacco out di Di Manno, uno dei suoi rari errori, dà il due ad uno ai biancorossi. La sosta in panchina sembra aver fatto bene a Mattera che apre il quarto set con due punti. Un punto di Angelov consente il primo break ai milanesi (4-6) ma un fallo fischiato a Insalata riporta la frazione in parità (6-6). Al primo out tecnico la Che Banca è sul 7-8 che diventa 8-11 per due errori tifernati. Il punto dell’8-12, palla di Mattera giudicata dentro apparsa ai più out, costringe Radici al time out discrezionale. Il pubblico tifernate, più di 1000 persone, cerca di spingere i propri beniamini alla rimonta e Nemec risponde presente (12-14). Alla seconda interruzione del set è la formazione lombarda a condurre (13-16) ma un muro di Nemec e Di Benedetto e un errore di Di Manno consentono il recupero (18-19). Mattera trova l’ace poi ancora un errore del primo arbitro (palla di Nemec toccata ma giudicata out) lancia i lombardi sul 18-22. L’ex Di Manno mette a segno l’attacco del 20-24. Vedovotto sbaglia il servizio e si va al quinto set (21-25). Rosalba prende per mano la squadra di casa (4-2) e Di Benedetto coglie in fallo la ricezione ospite (5-2). Ravellino mura il possibile 6-7 di Janusek e al cambio di campo Città di Castello conduce 8-5 poi Di Benedetto schiaccia l’11-7. Enzo Di Manno sbaglia il servizio che lancia i tifernati sul 12-8 poi si fa murare dal vecchio amico Simone Rosalba che gioca un tie break praticamente perfetto (13-8). Angelov sbaglia il servizio e ci sono cinque match point per i tifernati: l’attacco out di Janusek fa esplodere di gioia il pubblico.
GHERARDI CARTOEDIT SVI CITTA’ DI CASTELLO – CHE BANCA MILANO = 3-2
(23-25, 25-17, 25-19, 21-25, 15-9)
CITTA’ DI CASTELLO: Nemec 32, Rosalba 19, Vedovotto 15, Ravellino 7, Bortolozzo 6, Orduna 2, Rossini (L), Di Benedetto 5, Marini, Marino, Lipparini. N.E. – Benedetti, Del Castello. All. Andrea Radici.
MILANO: Di Manno 24, Angelov 12, Janusek 11, Vajra 10, Insalata 7, Mattera 4, Durante (L), Robbiati 2, Reggio 2, Vecchiato 1, Daolio. N.E. – Cauteruccio, Barsi, Jago. All. Marco Fumagalli.
Arbitri: Pignataro (RM) e Falzoni (BO).
Note: Città di Castello (b.v. 6, b.s. 11, muri 10, errori 8), Milano (b.v. 1, b.s. 13, muri 9, errori 9). In tribuna ad assistere alla partita la nazionale del Qatar, allenata dal tifernate Prof. Fausto Polidori, in collegiale a Città di Castello.
(fonte Pallavolo Città di Castello)

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