Sirio Perugia in pericolo, Orabona e Jacobi al bivio

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Gennaio 20, 2011 14:36 Updated

Sirio Perugia in pericolo, Orabona e Jacobi al bivio

Orabona Alfonso

Alfonso Orabona

Lo sport perugino torna al centro delle attenzioni. Non sono però i risultati sportivi a tenere banco, bensì i problemi di carattere economico che ormai da un paio di stagioni attanagliano il club della Sirio Pallavolo. Ma se sino a ieri la situazione era difficile, ora è davvero preoccupante. Allo sciopero delle giocatrici italiane all’allenamento di martedì ha fatto seguito la partenza delle straniere che hanno fatto le valigie. Il ritardo nel pagamento degli stipendi ha aperto una crepa che rapidamente si sta ingigantendo. La croata Sanja Popovic è già a Seoul per giocare nel campionato di Korea; mentre l’ucraina Olesia Ryhkliuk giocherà in Turchia e nelle prossime ore se ne andrà anche la russa Olga Fateeva con destinazione Polonia. In sostanza però tutte le straniere hanno richiesto indietro i loro passaporti, non è dunque difficile ipotizzare che l’altra russa Ekaterina Krivets, la giovane serba Ivana Lukovic e con ogni probabilità il tecnico Zoran Terzic possano salutare nelle prossime ore. Molto dipenderà dall’abilità del d.s. Bojan Simurina, che è anche agente procuratore di tutte le extracomunitarie a cui sta cercando di trovare una nuova collocazione. Da parte sua il sodalizio biancorosso sta gestendo come può l’emergenza, in pratica per lasciare la squadra ed espatriare in altri campionati c’è bisogno di un transfer internazionale e la Sirio pare aver bloccato l’emorragia in qualche modo. Di certo quello che prima appariva come un possibile connubio tra il presidente Alfonso Orabona e l’imprenditore svizzero Stav Jacobi ora rischia di diventare uno scontro. Dal paese elvetico sono stati inviati dei fiduciari con un jet privato per risolvere le questioni ma non si capisce se Jacobi sia ancora giunto nel capoluogo umbro. Gli sviluppi del caso stanno tenendo col fiato sospeso i tifosi, divisi tra arrabbiatura e delusione. In tutta questa nebulosa situazione tornano alla mente le parole usate dall’ex allenatore Claudio Cèsar Cuello nel giorno della presentazione della squadra: “Non lasciamo solo il presidente Orabona, stiamogli vicino. Gli imprenditori che hanno a cuore questa società si facciano avanti”. A risentirle oggi queste parole hanno più senso. Se ci fosse la separazione tra Italia e Svizzera ed ognuno se ne andasse per la sua strada non sarebbe poi così terribile. Purtroppo però i ben informati dicono che gli sforzi profusi da Orabona in questi ultimi mesi sono stati intralciati da un personaggio noto nell’ambiente che sta remando in maniera occulta contro la società sportiva per non far rinnovare dei contratti che storicamente erano uniti. Una pugnalata alle spalle del club che non versa è in buone acque. Seguiremo gli sviluppi ulteriori della vicenda anche per capire con quale sestetto la Despar sarà in campo domenica prossima a Novara.

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