Città di Castello, il presidente Joan ringrazia tutti

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Febbraio 7, 2011 19:22 Updated

Città di Castello, il presidente Joan ringrazia tutti

Joan Arveno (presidente)

il presidente Arveno Joan

La giornata di ieri verrà sicuramente ricordata per molto tempo a Città di Castello, al di là della prestazione sportiva e del risultato che ha ribadito la supremazia della Gherardi Cartoedit Svi Città di Castello nei confronti di Perugia ed ha sottolineato l’ottimo momento del team biancorosso che ha vinto sette delle ultime otto partite, raggiungendo così il quarto posto in classifica. Ma, oltre all’aspetto sportivo, è importante sottolineare la grande presenza di pubblico, il tifo incessante dei ragazzi della ‘Vecchia Fossa’, degli ‘Eagles 86’, riuniti per l’occasione nel nome di Andrea Joan. C’erano persone che da vent’anni non venivano al palazzetto e che facevano parte del tifo organizzato in quei fantastici anni’80 e ’90 della pallavolo tifernate. La commozione di tutti era palpabile ad inizio partita e sono stati in molti, perfino gli arbitri Gini e Longo, ad avere il groppo in gola, c’è scappata anche qualche lacrima, a qualcuno anche di più. Ma dopo la prima palla giocata il pubblico si è sciolto, la squadra anche e ha battuto inequivocabilmente l’avversario in un crescendo di gioco esaltante. “La squadra è riuscita a veicolare in campo – sottolinea Andrea Radici, allenatore tifernate – tutta l’emozione della settimana e ha fatto così una prestazione eccellente, in tutti i fondamentali. Soprattutto il cambio palla è stato fluido, nonostante la Sir abbia cercato di metterci in difficoltà con la battuta. Questo aspetto è stato il punto di partenza che ha regalato la supremazia in campo della nostra squadra”. Parlare di singoli dopo una gara di tale intensità da parte di tutto il sestetto è difficile ma una citazione particolare la meritano l’alzatore Orduna, abilissimo nello smistare palloni con grande velocità ed acume tattico, il libero Rossini, straordinario in tre-quattro recuperi difensivi trasformati poi in punto dagli attaccanti, e il centrale Rossi, sistematicamente sopra il muro avversario. “Orduna sta andando molto bene – continua Radici –  dà sempre il massimo in campo e fa giostrare alla grande i suoi attaccanti, Rossini è stato eccellente, su Rossi avevamo visto giusto e si sta integrando al meglio con squadra ed ambiente”. Il direttore sportivo Mauro Alcherigi si stropiccia ancora gli occhi e dichiara tutto d’un fiato: “E’ stato un piacere vedere giocare questi ragazzi, si comincia a raccogliere i frutti di un lavoro che parte da lontano. Il merito è di tutti ma principalmente dello staff tecnico e dei ragazzi che vanno in campo. Siamo orgogliosi del loro comportamento dell’essere gruppo e squadra. Sappiamo che dovremo affrontare momenti difficili e che le difficoltà maggiori le avremo da ora in avanti ma ora abbiamo la certezza del nostro valore, la consapevolezza dei nostri mezzi, la voglia dell’obiettivo finale  per noi, per i nostri sponsor, per i nostri magnifici ed unici  tifosi, per il nostro presidente e  la sua famiglia e per Andrea, il nostro Principe, che non smetterà mai di sostenerci”. Ha vissuto una settimana intensa, di emozioni e sofferenza, il presidente Arveno Joan, ieri al Pala-Engels con in testa il cappellino biancorosso di Andrea, mentre l’altro figlio, Antonio, in curva con gli ultras, indossava il bomber, rigorosamente girato, del fratello: “Che dire? Non vorrei fare retorica perché mi pare d’essere esagerato però quello che hanno fatto ieri i nostri ragazzi, al di là del risultato, è qualcosa di spettacolare. Sono riusciti a mantenere una concentrazione elevata grazie alla sicurezza del capitano Rosalba, sono stati attenti a ogni tipo di situazione, senza cali; forse la Sir è arrivata nel giorno sbagliato perché tutti eravamo giustamente concentrati per quello che era successo e volevamo a tutti i costi vincere. Devo dire che mi ha commosso lo striscione dei tifosi di Perugia in onore di Andrea, va sottolineato il fatto che lo sport riesca ad accomunare tutti, anche se in circostanze purtroppo negative. Forse in un paio di casi gli sfottò dei nostri tifosi, goliardici a mio giudizio, sono stati anche sopra le righe, ma finita la partita si conclude tutto. Ringrazio i nostri dirigenti che hanno organizzato e pianificato l’evento in maniera eccezionale, attenti ad ogni dettaglio. I tifosi, poi, sono stati la nostra forza, sono passati sotto casa nostra a salutarci prima della gara: Andrea ha lottato tanto tempo per organizzare un tifo così al palazzetto, e tutto questo è arrivato quando non c’era più ma da lassù avrà sorriso per quello che hanno fatto i suoi amici. Non si può rimanere indifferenti a questo, al fatto che il capitano Rosalba sia andato da mia moglie in tribuna a consegnarle la maglia; questi gesti sono testimonianza che tutti qui si trovano bene ed apprezzano società e città, siamo fieri ed orgogliosi di ciò e cercheremo di mantenere questo nome. Bisogna andare avanti, non farsi coinvolgere dalla situazione, non farsi affliggere e lottare per essere utili agli altri e a se stessi”.
(fonte Pallavolo Città di Castello)

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