La Despar Perugia affonda e Terzic medita

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Febbraio 21, 2011 14:09

La Despar Perugia affonda e Terzic medita

Terzic Zoran

Zoran Terzic

L’amaro in bocca lasciato dalla partita contro Modena, persa malamente per tre set a zero dalla Despar Perugia, non accenna a diminuire. L’anticipo giocato sabato scorso, prima giornata del girone di ritorno, poteva essere il momento del riscatto, doveva esserlo, e invece l’ottava sconfitta consecutiva lascia la Despar ancora a secco di punti e sempre più lontana dalla ‘zona sicurezza’. Non si parla più di conquistare una buona posizione per i play off o di risalire in classifica per ottenere un posto in Europa o in Coppa Italia, la Sirio quest’anno, forse per la prima volta da tanto tempo, deve lottare per rimanere nella massima serie. E non sarà facile. È vero che Modena poteva contare su buone realizzatrici come Matuzskova e Paggi, così come la regia della brava Fernandinha ha sempre messo in difficoltà il muro biancorosso (in particolare quello della centrale Lucia Paraja; allo stesso tempo l’arrendevolezza e la poca lucidità messa in campo dal sestetto perugino non trovano valide giustificazioni. Lode all’impegno di Angeloni e Quaranta, alla classe di Leggeri e Arcangeli e alla crescita mostrata da Lukovic, ma sette singole giocatrici non sono riuscite, sabato sera, a creare un vero gioco di squadra. Le ospiti gestivano il ritmo e gli spazi di manovra, la Despar, costantemente in affanno, inseguiva i palloni giocando di rimessa, senza costruire le azioni confidando, forse, nell’errore avversario. Non ha senso però accanirsi nei confronti della singola prestazione sportiva: i problemi della Despar hanno radici ben più profonde e tornando indietro nel tempo. Il trend negativo è iniziato più di due anni fa e da allora le prestazioni e i risultati sono andati progressivamente calando. È difficile dire se sia solo una fase di difficoltà passeggera, così come non è ancora chiaro il ruolo giocato da Jacobi e l’impegno che deciderà effettivamente di assumere all’interno della società. Quel che è certo invece è che ora bisogna uscire almeno dalla zona retrocessione, cercando di ottenere punti dove è possibile, armonizzando gli alti e i bassi naturali del campionato. Nelle ultime due giornate abbiamo visto due Despar completamente diverse, quella combattiva e determinata che ha quasi strappato la vittoria alla forte Urbino e quella arrendevole e confusa che ha ceduto, quasi senza combattere, contro l’accessibile Modena. È evidente che ci sono i numeri per andare avanti, ma anche serie difficoltà dentro e fuori il campo. A Castellana Grotte, sabato prossimo, vedremo quale Despar scenderà in campo. Adesso c’è davvero di che tremare. La faccia più nera di una balla di carbone di Terzic, al termine della disfatta con Modena, è più eloquente di mille dichiarazioni. Dal suo entourage è rimbalzata una voce poco confortante. Sabato notte Terzic ha pensato seriamente di gettare la spugna. Poi il sonno ristoratore ha portato consiglio. 0, meglio, avrebbe portato consiglio. Perché la situazione è più che delicata e la Despar di sabato fa letteralmente cadere le braccia. Ma gettare la croce addosso alle giocatici sarebbe l’errore più grande. Stanno facendo il massimo in una situazione che ormai è uscita di mano, anche e soprattutto a livello societario. I non mai chiariti ruoli e mansioni dell’imprenditore elvetico Jacobi, il rapporto altalenante tra il presidente Orabona e lo stesso Jacobi, la fuga delle straniere a campionato in corso, il giubilamento a freddo di Cuello alla vigilia di Natale sono gli aspetti più preoccupanti di una stagione da incubo. Perugia che ama il volley in rosa merita molto di più. Adesso non è l’ora delle polemiche, ognuno per quello che è di propria competenza faccia quadrato. Per i chiarimenti c’è tempo e a tempo debito qualcosa lo diremo pure noi. Senza fare sconti a nessuno.
(fonte Corriere dell’Umbria)

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