Giorni cruciali per la Sirio Perugia

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 16, 2011 22:38 Updated

Giorni cruciali per la Sirio Perugia

Orabona Alfonso (testina)

Alfonso Orabona

Un mese e mezzo per salvare la Sirio Perugia e per vederla nuovamente al via nella prossima stagione. Dopo la salvezza conquistata sul campo c’è un’altra partita da giocare, ben più importante, quella che vale la vita della società sportiva biancorossa. Il termine fissato dalla Lega Pallavolo è quello del 30 giugno, data di scadenza per la presentazione dei documenti necessari all’iscrizione. Dopo aver compiuto 40 anni e dopo aver partecipato a 21 campionati di serie A1 femminile, la storia del glorioso club giunge ad un bivio, le alternative sono continuare o chiudere. Per proseguire ci vuole di trovare risorse umane e finanziarie. Il presidente Alfonso Orabona non lo nasconde: “Non ce la faccio più a continuare da solo questa avventura, c’è bisogno di qualcuno che dia una mano nel club altrimenti diventa difficile andare avanti”. L’esortazione del numero uno biancorosso è rivolta a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della pallavolo perugina, ma i dubbi che assillano gli sportivi sono quelli dello stato patrimoniale del sodalizio che per Orabona sono il problema minore. “Come è risaputo, pagando il 70% degli stipendi alle atlete ci si può iscrivere al campionato, ma poi bisogna fare affidamento su una base solida per costruire la nuova stagione ed è ciò che manca in questo momento”. D’altra parte, come non manca spesso di sottolineare, lui è pensionato e non imprenditore, per cui il budget economico che serve va ricercato per intero. Con un milione di euro la festa si può fare. “Non è una gran cifra, ma se nessuno mi aiuta diventa impossibile”. Mentre si parla arriva una telefonata da Potenza, la cordata interessata all’acquisto del titolo incalza perché vuole stringere i tempi, Orabona continua a trattare, a malincuore, la cessione del titolo. “Vorrei con tutte le mie forze che la squadra rimanesse a Perugia, ma la città sino ad ora ha solo fatto promesse, senza nulla di concreto il passo sarà obbligato”. Per ripartire è logico che si debba trovare un manager disposto a metterci la faccia. Il fatto è che negli ultimi anni chi si è avvicinato alla Sirio se n’è poi andato via dopo breve tempo. Le dichiarazioni di ingresso di nuovi soci sono state molte ma allo stato dei fatti nessun imprenditore si è materializzato nel mondo del volley. Oltre alle persone, ora più che mai, c’è bisogno di progetti e programmi credibili perché il rischio di perdere la squadra più importante della regione è palpabile. Nel frattempo i tifosi si raduneranno martedì pomeriggio alle ore 17,30 al palasport Evangelisti per cercare di capire meglio la situazione e parlare con la dirigenza. L’ipotesi che sta prendendo piede nei corridoi del volley è quella dell’azionariato popolare, una strada che è stata tentata da più parti con scarso successo.

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