Orabona: “Vogliamo attenzione dalle istituzioni”

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 18, 2011 19:31 Updated
Orabona Alfonso (triste)

Alfonso Orabona

Archiviata una stagione, si pensa ad un’altra. Dopo la gioia per la salvezza con la squadra di serie A1, l’ormai quarantenne Sirio Perugia guarda avanti, ma all’orizzonte il cielo presenta nuvole nere. La società sportiva più blasonata dell’Umbria affronta i suoi problemi senza nascondersi e ieri sera, martedì 17 maggio, ha incontrato i tifosi per fare chiarezza sulle ultime vicende che l’hanno riguardata da vicino. Circa una cinquantina di persone erano presenti alla sala riunioni del palasport Evangelisti, a testimonianza che l’amore verso la squadra biancorossa non è poi diminuito con il calare dei risultati. Un amore che però, sino a questo momento, è stato dimostrato solo da quelle che a tutti gli effetti sono le anime pulsanti della tifoseria, persone di estrazione eterogenea che hanno a cuore le sorti della squadra perugina. A mancare totalmente è stato invece l’interessamento da parte delle istituzioni preposte e dell’imprenditoria del territorio, che mai si sono mostrate minimamente attente ad un patrimonio sportivo che è della città, della provincia e della regione. Il presidente Alfonso Orabona ha risposto a questi ed altri interrogativi degli intervenuti dicendo: “Non abbiamo mai chiesto soldi ai gestori della cosa pubblica, ma la politica non ci è stata vicino in questi momenti di difficoltà. In questa situazione ho avviato una trattativa di vendita del sodalizio, ma dentro di me spero ancora di poter continuare a Perugia. I tempi sono stretti però, entro il 15 giugno prenderò una decisione definitiva”. Una spiegazione lineare e commovente quella del numero uno della Sirio, che sperava durante questa stagione di poter contare sul sostegno di qualche forza nuova. La reazione dei presenti e dei rappresentanti delle due fazioni di tifoserie: i Diavolo Zompone e gli ‘Nguastiti, è stata energica e decisa, e più di qualche persona ha suggerito di passare all’azione: “Ci vogliono cortei e picchetti sotto le sedi governative della città. Leggendo le dichiarazioni sulla stampa non si può che restare allibiti, il nostro assessore allo sport dice addirittura di non sapere quello che sta accadendo. Ma peggio ancora è che gli organi preposti, dall’amministrazione alla federazione, consiglino di chiudere bottega. Questo non è tollerabile. Se questo è il massimo che sanno fare queste persone allora conviene pensarci bene prima di votarle alle prossime elezioni”. Nel clima di preoccupazione e concitazione generale è arrivata poi la proposta di lanciare un azionariato popolare che possa scongiurare il trasferimento della squadra, ipotesi che è in elaborazione da professionisti della materia e che sarà presentata nei dettagli tra qualche giorno.
(fonte Sirio Perugia)

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