Perché mi sento di dire… grazie

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 18, 2011 16:46
Giò Tour Terni (team)

il collettivo della Giò Tour Terni di serie D femminile

Quest’anno sono stata fortunata alla Libertas Tacito Terni: ho avuto il mio migliore allenatore, e dire che ne ho avuti di bravi e di eccellenti in passato. Mi fa pensare il fatto che quando mi dissero che sarebbe stato proprio lui ero preoccupata, come tutta la squadra, di avere questa persona in palestra per tutto l’anno, per quattro volte a settimana, temevamo soprattutto le sue note reazioni in partita. Poi è iniziata la stagione, già dal primo giorno sapeva tutti i nostri nomi e si era preoccupato di preparare per noi un programma di preparazione e dalla fine di agosto c’è stato con il fiato sul collo, sono passati nove mesi ormai. C’ho messo del tempo per imparare a capirlo, per rendermi conto di quando è deluso e quando invece è arrabbiato, a capire quello che vuole dire prima che lo dica, e soprattutto a capire che ogni scelta che fa è per la squadra, per il risultato, e in primis per Noi. Questo ‘noi’ è una parola importante perché ci hanno accusate di non essere squadra e lui si è impegnato a formare sia brave giocatrici sia una Squadra. Secondo me, ma anche per altre, c’ha messo un notevole impegno e di progressi ce ne sono stati molti. Io che parlo dall’interno della squadra posso descrivere l’aria che si respira nello spogliatoio: chiacchieriamo e scherziamo tutte, ci prendiamo in giro di continuo, discutiamo di pallavolo e di altro, non distinguiamo più le giovani dalle veterane, le nuove arrivate da quelle storiche. Siamo state capaci solo quest’anno di andare a giocare partite difficili, di tornare sconfitte e di farci critiche l’un l’altra e scontrarci da quando eravamo in doccia fino alla fine del viaggio di ritorno, ma poi di ritrovarci a cena insieme in un clima triste per la sconfitta, ma ciascuna con la certezza di avere tutte le altre intorno. Questo risultato non è venuto da solo siamo state spronate e spinte ad unirci da tutte quelle persone che ci seguono in palestra, ma prima di tutti c’è Roberto che ripete sempre: “Dovete fare quadrato”. Lo ha detto per più di trenta volte quest’anno, una volta per ogni partita era di rito, qualche volta lo disegnava pure questo famoso quadrato su quella sua cartellina. Spesso c’ha fatto ridere e arrabbiare ovviamente, gli rimproveriamo il fatto di non darci mai troppe gratificazioni, è difficilissimo sentirgli dire ‘brava’ ma lui lo fa di proposito perché dice: ‘Non posso dirti brava perché poi ti adagi’. Penso che abbia dato molto a questa squadra sotto l’aspetto tecnico e tattico come è ovvio che faccia un buon allenatore, ma tutta la grinta che ci mette sempre in ogni partita è eccezionale ed è una sua peculiarità, poi è spaventosa la passione che riversa nella pallavolo. È significativo il fatto che parlando con più di una mia compagna di squadra di quello che ci aspetta l’anno prossimo mi sia sentita dire: ‘Se va via Roberto io vado via con lui’ e questa era anche la mia idea già da tempo. Mi sento in dovere di ringraziarlo perché a prescindere dai risultati, mi ha fatto migliorare tantissimo e ricevo molti complimenti grazie al mio e al suo lavoro e questo vale anche per molte altre ragazze della mia squadra. Gioco da qualche anno ormai a pallavolo e sono stata sempre bene in palestra, mi sono allenata sempre con costanza e ho trovato nella squadra oltre che compagne anche amiche. Considerato tutto definirei questa la mia miglior stagione pallavolistica in assoluto e mi auguro che l’anno prossimo tutto rimanga perfetto com’è e di trovare le stesse facce entrando in palestra:i dirigenti, le atlete, la custode e, soprattutto, l’allenatore.
(lettera anonima)

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