I ringraziamenti di Giappesi alla Monini Marconi Spoleto
Non è facile scrivere qualcosa per porgere i miei ringraziamenti e saluti alla Monini Marconi Spoleto, società con cui ho collaborato in questi ultimi cinque anni, poiché mai come questa volta mi trovo in difficoltà e sono tante le cose e le persone che voglio ricordare. Sarà perché i sentimenti che provo in questo momento sono molto contrastanti tra loro. Da una parte i sentimenti ‘positivi’; l’attaccamento che mi lega a questa società; l’affetto che provo ma che soprattutto ricevo dalle persone che ne fanno parte in ruoli e competenze diverse; il cammino intrapreso con un progetto che cinque anni fa è partito con una situazione e che oggi ne ha prodotta un’altra totalmente diversa; i tanti ricordi delle tante emozioni provate ; i piccoli ma significativi risultati conseguiti. Dall’altra i sentimenti ‘negativi’: ovvero la mancanza di nuovi stimoli e motivazioni nel portare avanti questo progetto. Sento il bisogno di cambiare ambiente,progetto,situazioni, di mettermi di nuovo in discussione e di lavorare con altre sfide. Sono stati cinque anni impegnativi ed indimenticabili, suggellati da sette finali regionali con quattro titoli vinti; da una salvezza complicata in serie C della scorsa stagione con una squadra dall’età media di 19 anni; dalla vittoria del torneo internazionale di Cesenatico; dai tanti altri momenti di gioia, di soddisfazioni, dall’incremento qualitativo e quantitativo del ‘progetto’. Non dimentico nemmeno i tanti momenti di sconforto,di incomprensione, di difficoltà, di confronto, di amarezza che hanno animato questi anni. Sono molto spesso passato per un burbero, per uno che vuole solo comandare,molto poco propenso al compromesso ed alla diplomazia., ma che ha sempre lavorato per un solo obiettivo, ovvero quello di far crescere questa Società non solo sotto il profilo tecnico, ma soprattutto su quello organizzativo e progettuale. Ma occorre guardare avanti, trovare nuovi stimoli per continuare a crescere, mettersi sempre in discussione su quello che si fa e si propone, non accontentarsi mai di quello che si è fatto perché si può sempre solo migliorare, continuare a proporsi come motivatori ed educatori di queste nuove generazioni sempre più complicate e difficili da interrelazionare. Lascio questa Società in maniera chiara e tranquilla come è stato sempre caratterizzato il nostro rapporto in questi anni e come la magnifica e commovente cena di fine stagione di martedì 14 giugno ha confermato. Ringrazio tutti coloro cha hanno avuto la ‘sfortuna’ di dover in qualche modo relazionarsi con me : i dirigenti sempre disponibili ed attenti alle necessità dei vari impegni ; lo sponsor Zefferino Monini della cui lungimiranza e signorilità spero potrete ancora a lungo trarne beneficio ; i genitori dei ragazzi, sempre presenti (talvolta anche troppo !!) ; tutti i miei collaboratori nella gestione pratica dell’attività in palestra (allenatori, preparatori fisici, fisioterapisti, genitori accompagnatori ) senza i quali la grande mole di lavoro prodotta in questi anni non sarebbe stata possibile e senza i quali non sarebbero potuti arrivare nemmeno i piccoli successi raggiunti ; infine ringrazio tutti gli atleti, da coloro che c’erano al mio primo allenamento cinque anni fa, a coloro che hanno abbandonato, a coloro che hanno fatto solo una piccola apparizione, a coloro che non hanno capito, ed in alcuni casi voluto capire il progetto, ai quali ho cercato prima di insegnare i fondamentali di gioco, di infondere il culto del rispetto, del lavoro, dell’educazione, delle regole, dell’impegno, del sacrificio, senza i quali non solo non si diventa atleti ma nemmeno uomini. Atleti ai quali spero di avere comunque ‘insegnato’ qualcosa, ma comunque sempre meno di quello che ho io ‘imparato’ da ognuno di loro in ogni singolo allenamento o partita vissuta insieme. “Niente di grandioso è stato mai raggiunto senza entusiasmo” (Ralph Waldo Emerson). Grazie, veramente di cuore ed un grosso in bocca al lupo per futuri ed ancora più grandi successi.
(lettera firmata Mirco Giappesi)