Sirio Perugia, la storia è finita

By Pianeta Volley Giugno 30, 2011 01:43 Updated

Alfonso Orabona

Il giorno tanto temuto è arrivato. Il termine per le iscrizioni alla serie A di pallavolo è oggi alle ore 12, ma il club Sirio Perugia ormai ha abbandonato ogni illusione. Come ad un malato terminale che non ha più speranze di vita, alla squadra più blasonata della regione Umbria sarà staccata la spina. Un gesto carico di commozione poiché sarà il presidente Alfonso Orabona a compiere il pietoso atto. Troppo difficile andare avanti anche per colui che insieme a Padre Aldo Falini aveva fondato l’allora Unione Sportiva Sirio con sede alla parrocchia di Sant’Antonio in via Canali. Un uomo che aveva visto nascere la sua creatura nel lontano 1970 e l’aveva accompagnata nella crescita fino ad ottenere i più grandi successi possibili. Il ‘dream-team’ biancorosso che dal 2003 al 2008 aveva incantato le platee d’Italia e d’Europa vincendo tutte le competizioni esistenti nel vecchio continente appartiene da oggi solo alla storia. Nella bacheca del club perugino sono entrati nel tempo ben 15 trofei di assoluto prestigio: 3 Scudetti, 5 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana, 1 Coppa di Lega, 1 Coppa delle Coppe, 2 Coppa Cev, 2 Champions League.

Colussi Perugia - campione d'Europa 2008

Un palmares di tutto rispetto con l’ultimo vessillo conquistato nell’aprile del 2008 e che oggi pare un ricordo lontanissimo. Dopo aver compiuto quaranta anni di vita, il sodalizio biancorosso scompare. In realtà ci sarà sempre una parte che continuerà a vivere dato che nell’agonia degli ultimi mesi era stata data alla luce la società sportiva Sirio Perugia Volley. In pratica una costola della madre, creata per gestire il settore giovanile nel caso i problemi fossero sfociati nel più clamoroso degli epiloghi. Negli ultimi due anni erano stati tanti i momenti di crisi ed i sintomi premonitori ma al capezzale di una Sirio malata che chiedeva disperatamente aiuto nessuno degli organi preposti aveva prestato attenzione. Oggi a mezzogiorno le campane suoneranno a lutto, ed è certo che a piangere la morte del club saranno in tanti, tifosi, sportivi ed appassionati si chiederanno ormai troppo tardivamente se è stato fatto tutto il possibile. Gli scudetti e le coppe sono ormai un ricordo lontano… rimarranno le foto di momenti epici… indelebili.