Ilio Liberati: “La Sirio rifletta sulla sua gestione”

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Luglio 1, 2011 17:45 Updated

Ilio Liberati: “La Sirio rifletta sulla sua gestione”

Liberati Ilio

Ilio Liberati

Sul caso Sirio Perugia interviene con una propria nota l’assessore allo sport comunale Ilio Liberati: “Il fallimento della Sirio non è certamente giunto senza che le istituzioni, il Comune innanzi tutto, abbiano cercato possibili soluzioni. Soluzioni che purtroppo non sono state trovate. Non sfugge a nessuno che la Sirio sia un nome importante per lo sport perugino e umbro e che abbia rappresentato molto anche per il volley nazionale: basta guardare la bacheca dei trofei. Ma non capiremmo bene quello che è accaduto alla Sirio se non considerassimo con la dovuta attenzione due cose. La prima: l’Umbria vive la stessa crisi del Paese, anzi forse in questo momento siamo nel mezzo del periodo peggiore. Trovare imprenditori che possano e vogliano spendere somme considerevoli (alla Sirio, per pubblica ammissione del presidente Orabona, occorreva un milione di Euro per iscrizione, ripianare i conti e andare avanti) per mantenere una squadra professionistica di volley femminile è impresa improbabile. Infatti, non c’è stato nessuno. La Sirio è certamente amata dai tifosi perugini ma il ritorno di immagine a livello nazionale non è evidentemente considerato sufficiente, ed in ogni caso, anche se così fosse, la crisi economica induce ad atteggiamenti prudenti. E’ ormai vistosa anche la crisi del calcio, che è il calcio, specialmente dalla serie B in giù. La seconda: il mondo dello sport professionistico deve ripensare se stesso. Si è andati troppo in là. Costi eccessivi, gestioni poco rigorose, scarsa attenzione ai vivai. L’impressione è che non si sia colta appieno la fase che stiamo vivendo. Lo sport non deve illudersi di restarne fuori. Le istituzioni sportive, prima di tutto in Umbria, devono riflettere, perché è in incubazione una patologia che probabilmente produrrà altre vittime. Per quanto riguarda la Sirio in particolare, è ampiamente noto che la Società ha vissuto traversie e problemi di vario genere (il presidente Orabona è più volte incorso in sanzioni) ed il modo in cui è stata gestita non è estraneo ai rifiuti che abbiamo riscontrato nei tentativi di trovare sinergie e appoggi. Perugia resta una città vitale dal punto di vista sportivo. La crisi di alcuni pezzi dello sport professionistico è dolorosa ma non toglie nulla ad un movimento che produce iniziative di ogni genere per quanto riguarda la pratica sportiva di base. Credo che ci siano le energie per ripartire, come è accaduto con il calcio. La ricetta è la stessa: persone serie, programmi realistici, passione e concretezza. Se è vero che una società sportiva che porta i colori di una città la rappresenta a livello nazionale ed internazionale, allora è giusto che alla città ed alle sue istituzioni si renda conto, innanzi tutto per quanto riguarda la correttezza della gestione. Non si può solo pretendere sostegni quando si è arrivati sull’orlo del baratro.
(fonte Ami)

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