Sirio Perugia, prime reazioni del mondo politico

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Luglio 1, 2011 11:57

Sirio Perugia, prime reazioni del mondo politico

Liberati Ilio (assessore)

Ilio Liberati

L’assessore allo sport del Comune di Perugia, Ilio Liberati, commenta la scomparsa dalla pallavolo professionistica femminile in una giornata che, oltre alle prese di posizione indignate della politica, ha fatto registrare la rinuncia all’iscrizione anche della seconda squadra della regione, la Polisportiva San Mariano quest’anno promossa in A2: “C’è un passato, c’è un presente e c’è un futuro. E chi pensa che per salvare la Sirio Perugia sarebbero bastati 200 mila euro vive in un altro mondo”. Liberati respinge innanzitutto l’accusa di scarso interesse verso le sorti della Sirio lanciate in una dura lettera dal presidente Alfonso Orabona in direzione delle istituzioni. “Disperdere il nome della Sirio è sicuramente un peccato. Sono naturalmente dispiaciuto perché al salvataggio della Sirio ci abbiamo lavorato ma le condizioni, passate e presenti, erano complicatissime”. In particolare Liberati spiega come nelle ultime settimane. “Abbiamo provato insieme ad un gruppo di imprenditori come, ad esempio, Giovanni Ferretti, a mettere in campo una sinergia tra associazioni insieme anche alla Polisportiva San Mariano. Avevamo pensato di aprire una collaborazione tra una Sirio rinnovata e San Mariano ma non ci siamo riusciti”. Le cifre che sarebbero servite a rimettere in moto la macchina, probabilmente tra 800 mila e un milione di euro. “Cifre improponibili: ricordiamoci che siamo in una condizione di grave crisi”. Rimosse le macerie, il futuro parlerà la lingua del settore giovanile. “Negli ultimi tre mesi mi sono molto impegnato per garantirne il futuro ed è chiaro che, ora, si dovrà lavorare per consolidare questo settore giovanile che vanta oltre cento atlete. Tra l’altro, se non sbaglio, il marchio Sirio appartiene al settore giovanile”. La fine ingloriosa della società perugina è interpretata poi dal mondo politico umbro come simbolo di una crisi generale della regione.

Ronconi Maurizio

Maurizio Ronconi

“La fine della storia agonistica della Sirio Pallavolo – commenta infatti il consigliere provinciale dell’Udc Maurizio Ronconi – è il segno emblematico della decadenza di tutta una regione. Quella Sirio che sconta una difficilissima stagione in cui le aziende della regione soffrono drammatiche vicende finanziarie ma evidenzia anche quanto sia anomalo che non si sia riusciti in tutta la regione a reperire poche decine di migliaia di euro per garantirne la sopravvivenza”. Poche decine in realtà non sarebbero bastate, ma tant’è.

Brutti Paolo

Paolo Brutti

“Lo dico chiaramente – spiega invece il consigliere regionale dell’Idv Paolo Brutti – possiamo fare tutte le commissioni antidroga, i forum e i tavoli per la sicurezza, ma fino a quando non salvaguarderemo società gloriose come la Sirio Pallavolo da una fine così disonorevole, vorrà dire che avremo fallito il nostro compito. Uscire di scena perché il tessuto imprenditoriale non sia riuscito a reperire 200 mila euro a sostegno della squadra più vittoriosa della storia dello sport umbro lascia senza parole. Un capitale del genere ha effetti importanti su tutto il tessuto sociale, è un ‘pieno’ da contrapporre ai tanti ‘vuoti’ che originano il degrado cittadino e quello delle nuove generazioni”.
(fonte Umbria 24)

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