Francesca Testarella, le impressioni dell’esordio in B2

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Novembre 15, 2011 12:25

Francesca Testarella, le impressioni dell’esordio in B2

Testarella Francesca

Francesca Testarella

Tre minuti sul parquet, un ordine disatteso ma un punto portato a casa: dire che è stata brava è poco perché quei tre minuti non sono stati solo il suo esordio in serie B2 ma anche l’ennesima prova del suo istinto nel mettere la palla a terra. Sorride e si copre il viso con le mani Francesca Testarella, manifestando così la timidezza tipica di chi, ancora giovanissimo, si trova ad avere relazioni importanti in un mondo di adulti. E ci si trova così bene da farsi notare. Francesca – Ona per le sue compagne di un anno fa quando gareggiavano nelle palestre della provincia in prima divisione – non ha ancora compiuto 18 anni ed è, quindi, la più giovane atleta della Ediltermica Narni nel campionato di serie B2. Ha atteso il suo momento tranquilla, allenandosi con scrupolo e sedendo in panchina. Fino a sabato scorso quando al Pala-Gandhi è arrivato il Quartu Sant’Elena. «Ad un certo punto del secondo set, Mario (il tecnico, ndr) mi ha detto di riscaldarmi e non mi è parso vero» racconta Francesca. Papà Danilo, sempre presente sugli spalti, non credeva ai suoi occhi quando l’ha vista correre in fondo alla palestra. Non era un buon momento per le rossoblu e per Francesca sarebbe stato un esordio duro. Invece il sestetto di base si è ripreso e Francesca è tornata a sedere. «Non pensavo più di entrare – continua –, poi invece…». Sorride e si copre il viso con le mani Francesca. E questa volta non c’è solo timidezza ma anche la buona educazione che si impara vivendo in un piccolo centro. Francesca avrebbe dovuto ringraziare l’incidente a Erika per il suo esordio, ma per la sua buona educazione e per il rispetto per gli altri non riesce a farlo. «Mario – racconta – mi ha detto di riscaldarmi mentre erano tutti intorno ad Erika. Io ho cominciato a muovermi senza rendermi bene conto di quanto stava accadendo, sentivo un gran silenzio poi un applauso e poi quando ero sulla linea pronta a entrare non ho sentito più nulla. C’era solo il campo e la rete. Ero in seconda linea e non dovevo tirare, mi aveva detto il tecnico. Poi abbiamo girato e ho visto scendere dall’alto un pallone, ho saltato, l’ho colpito e ho sentito l’urlo delle compagne». E cosa hai pensato? «Ho pensato di aver avuto un gran culo…». Chissà se sugli spalti papà Danilo ha tirato fuori il suo cellulare e preso nota di quel punto. Lo faceva  in passato, lo ha sempre fatto… «Non sono né un tecnico né un manager – dice Danilo Testarella – ma mi piace parlare in famiglia delle cose belle e degli errori che fa Francesca». Papà Danilo dice anche che Francesca è, forse, l’ultimo prodotto della storica ciminiera di Nera Montoro visto che nei mesi addietro è stata abbattuta e visto che da Nera Montoro sono uscite atlete e atleti di altissimo rango come Roberto Campana, padre di Erika; Mario Campana, lo zio di Erika (pilastri di quel Clt che in passato si è imposto in campo nazionale); e poi di Arianna Andreani, la stessa Erika Campana, Monia Varazi (che a causa di proibitivi orari di lavoro proprio quest’anno è stata costretta a lasciare la palestra), Alessia Quondam, che è diventata l’immagine della pallavolo narnese. Se in tutto questo c’entri  la ciminiera di Nera Montoro non lo sappiamo. Sappiamo però che ha sicuramente grandi meriti una società sportiva che, pur con alti e bassi, si è impegnata a lungo e seriamente nel settore giovanile. Del resto il presidente Tommaso Giannini, che fin da agosto ha segnalato Francesca al tecnico, sottolinea: «Sono queste emozioni  che ci ripagano del tempo e delle energie che tutti noi dedichiamo alla pallavolo». Dunque, grazie Francesca. Un caloroso in bocca al tuo per una splendida carriera.
(fonte Pallavolo Narni)

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