Alessio Spagnoli: «A Foligno per sfruttare le mie occasioni»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 8, 2012 22:28 Updated
Spagnoli Alessio

Alessio Spagnoli

Mancano ancora dieci giornate al termine del girone di ritorno in serie C maschile, la corsa ai play-off è sempre avvincente e la Italchimici Earth Energy Foligno marcia spedita con la seconda posizione in tasca. I falchetti hanno battuto sonoramente Acquasparta nell’ultimo turno che è stata l’occasione per far giocare il secondo alzatore Alessio Spagnoli (per gli amici Pandiz), atleta che ripercorre le tappe partendo dalla scorsa estate: «Ad inizio anno la situazione era ancora indefinita e mi sono ritrovato senza un posto preciso dove giocare, la mia vecchia società mi è venuta incontro garantendomi comunque un posto nella rosa ma con un ruolo non ben definito, e ad ormai 21 anni credo che non era il massimo dell’aspettativa. Poi, per coincidenze, nell’estate ho conosciuto quello che poi è diventato il mio allenatore Andrea Piacentini, mi è stata data l’opportunità di fare un campionato da secondo alzatore ai vertici della classifica e di allenarmi così con un gruppo che avrebbe stimolato la mia crescita». L’occasione era da non perdere assolutamente. Inizialmente cerca di impegnarsi al massimo dato che sa che la società e l’allenatore puntano su di lui. Ci sono giocatori che hanno disputato anche campionati di categoria maggiore, dunque per allenarsi con loro c’è da sudare molto, ma uno stop di circa un mese per malattia rallenta la crescita e la ricerca del feeling con il gruppo. «Al rientro ho cercato sempre di dare il massimo! Gli allenamenti sicuramente mi sono serviti alla crescita tecnica e tattica, che comunque dovrà ancora migliorare molto per quanto mi riguarda, faccio tesoro dei consigli di allenatore e compagni che si dimostrano sempre disponibili. Così da un campionato di serie D vinto e giocato per metà in campo, sono passato ad un campionato di serie C nel quale mi alleno, come dico sempre negli spogliatoi scherzando, per tentare di rubare il posto a Marco Travicelli, ma lui è il titolare e gode di tutta la mia stima. Sento di essere comunque migliorato da inizio anno sia nella tecnica del palleggio, sia la mentalità di gioco che inizialmente risultava lenta e impacciata, almeno molto più di adesso. Nell’ultima partita ero pronto in panchina per un cambio in battuta, poi grazie alla perfetta prestazione dei miei compagni nel secondo parziale il tecnico mi ha schierato a metà set e mi ha tenuto dentro dandomi piena fiducia fino alla fine della partita. L’unico rammarico, vuoi per un po’ d’inesperienza da parte mia, vuoi per un calo mentale della squadra che ha vinto per 25-4 la seconda frazione, e vuoi per la volontà di rivalsa degli avversari, nel terzo frangente abbiamo un po’ sofferto ed abbiamo lottato punto su punto la partita manifestando inizialmente un’ansia che poi è andata scemando». A fine partita le simpatiche parole dette da Travicelli: “Era circa due anni che non stavo un set e mezzo in panchina” hanno divertito lo spogliatoio e lo hanno rincuorato per la prestazione. «Sono dunque contento e orgoglioso della fiducia e dell’entusiasmo dimostratomi dalla società, l’allenatore che ha spinto per portarmi in squadra e di tutti i compagni. Spero di poter ancora continuare a migliorare per ripagare la fiducia di tutti nel migliore dei modi»!

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