Geriatria Volley, si rischiano i primi licenziamenti

la formazione di Geriatria Volley al settimo allenamento del 2012

Tra tante complicazioni è andato in scena il settimo ritrovo stagionale di Geriatria Volley, tanto appassionato quanto sconclusionato gruppo di pallavolo irrazionale. Dopo una lunga ricerca la via che porta alla palestra Itis di Piscille è stata trovata, ma la questo è stato il massimo impegno profuso dai paradossali giocatori ‘old’ che poi in campo hanno dato il peggio di loro. Le ragioni di una raccapricciante prestazione come questa vanno ricercate prima di tutto nell’epiteto delle vecchie glorie, ribattezzate non a caso ‘nightmare team’ per l’effetto domino che provocano al solo osservarli. Ma stavolta c’è anche un simbolismo esoterico e tragico nell’appuntamento numero sette. Sette erano le piaghe d’Egitto, è solo una delle interpretazioni possibili per spiegare il pessimo allenamento. Ma c’è anche l’altro lato della medaglia. Sette sono anche le vite di un gatto che non muore mai, e sotto questo aspetto i vetusti atleti perugini non hanno nulla da invidiare agli amici felini. Di certo stavolta la dirigenza ha sudato le sette camicie per portare i membri a convegno. La crisi del settimo insomma ha colpito e per superarla c’è voluta tutta la determinazione dei vertici dell’associazione. Assente, ma raggiunto telefonicamente, con un gesto di grande responsabilità il manager Antonio Mazzoni ha rilasciato a caldo la sua dichiarazione: «Al giorno d’oggi l’articolo 18 è un tema di grande attualità. Per quanto ci è possibile abbiamo cercato di difenderlo con tutti i mezzi possibili ma si arriva ad un punto in cui ti fermi e ti chiedi per chi stai lottando. L’assenteismo sul posto di lavoro è il problema principale di Geriatria Volley oggi. Per coloro che non hanno ancora capito cosa rischiano sarebbe opportuno rileggere i dispacci inoltrati tramite posta elettronica». Parole dure che esprimono il malessere presente tra i pionieri della disciplina. Ad ogni buon conto, dopo aver lanciato il monito, i componenti del consiglio direttivo si sono radunati attorno ad un tavolo ricordando una delle massime della saggezza popolare: “Osteria numero sette…”. Al convegno occulto hanno partecipato: Alberto Aglietti, Andrea Capparucci, Enrico Cavallucci, Antonio Cerboni, Fabio Coletti, Francesco Fogu, Claudio Giri, Fabrizio Pochini, Massimiliano Rogari, Francesco Tei, Luca Valiani e Riccardo Valocchia.

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