Annalisa Polidori: «Il gusto di giocare a Ponte Felcino»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 12, 2012 19:00 Updated
Polidori Annalisa

Annalisa Polidori

A giudicare dai nomi nella squadra ci si attenderebbe di vederla più in alto rispetto alla decima posizione che occupa in serie C femminile, ma la Bar Coser Ponte Felcino ha vissuto una stagione come un cantiere con lavori in corso ed il suo organico lo ha completato solo a dicembre. Ci è voluto dunque un po’ di tempo perché la squadra della coach Krempaska cominciasse a girare, anche perché due sue atlete provenivano da uno stop molto prolungato. Una di queste è la schiacciatrice Annalisa Polidori che conferma: «Penso che la nostra squadra sia stata fortemente penalizzata per il fatto che la rosa è stata completata a stagione già iniziata, per cui si poteva sicuramente puntare ad una stagione migliore dal punto di vista dei risultati. Ciò non toglie che puntiamo a migliorare, sia sul piano tecnico personale che, complessivamente, come squadra. Il miglioramento più significativo che mi sembra di notare è quello dello spirito di squadra, c’è un affiatamento che, personalmente, credo faccia la differenza quando si scende in campo. La parte finale del campionato spero sarà l’occasione per continuare a provare a mettere in atto il lavoro tecnico che ci ha visto impegnate durante l’anno e spero che le più giovani possano esserne le protagoniste, visto che ce ne sono di meritevoli». Si sofferma a parlare della formula della post season l’ex atleta di Monteluce. «I play-off a tre squadre sinceramente non mi entusiasmano, è vero che premiano la continuità di chi vince ma non lasciano molto spazio a chi, per esempio, ha affrontato il campionato in crescendo. Mi sembra che venga meno il fascino dell’imprevisto, ingrediente che, di solito, dà un sapore speciale al campionato sul finire della stagione. Con questa modalità invece, si scende comunque in campo per divertirsi e raccogliere i frutti del lavoro di un anno, mirando ad una buona posizione, ma il gusto della sfida viene un po’ a mancare». Avendo abbandonato i campi per diversi mesi è doveroso approfondire la situazione personale. «Il mio rientro in campo è stato un’esperienza positiva, anche se più dura del previsto. Sono arrivata a campionato iniziato, dopo diverso tempo che non giocavo e non è stato semplice ritrovare la confidenza con la palla ed ambientarmi in una squadra nuova. Mi sono dovuta rimettere in discussione per riguadagnare la fiducia in me e quella della squadra, da questo punto di vista sono contenta di aver trovato delle compagne stimolanti. Posso dire di aver ritrovato il gusto del gioco, anche se lo spazio che posso dedicargli non è così tanto dal momento che lo studio è la mia priorità attuale. Comunque, il bilancio fino ad ora è complessivamente positivo».

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