La Gherardi Svi Città di Castello batte Milano e va in semifinale
E’ semifinale, per il secondo anno di fila per la Gherardi Svi Città di Castello. Gli umbri vanno avanti, soffrono il ritorno dei milanesi e dominano poi il quinto set. Grande prova di tutto il sestetto biancorosso ma una menzione la meritano uno straordinario Noda Blanco (27 punti con 70% in attacco) e Jukka Lehtonen (13 punti ed 89% in attacco). I padroni di casa vanno in campo col sestetto annunciato mentre la Che Banca Milano schiera Cauteruccio nel ruolo di libero e Baroti opposto in luogo di Di Manno, al centro Robbiati sostituisce Insalata, infortunato di lungo corso. La prima battuta è dei lombardi con Beretta, il primo punto è di Rosalba. E proprio il capitano firma il primo break (3-1) dopo una gran difesa biancorossa, Noda Blanco chiude due palle consecutive in attacco, la seconda difficilissima, per il 6-3. Al primo time-out tecnico i tifernati sono avanti per 8-5 grazie all’errore al servizio di Raphael. I milanesi si riportano sotto con un buon turno al servizio di Beretta (8-7), li ricaccia indietro ancora Rosalba (11-9). Prosegue il punto a punto fino alla parità ottenuta da Beretta a muro (13-13), il sorpasso ospite arriva da un errore di Noda Blanco (14-15). Ma alla seconda sosta tecnica va avanti la squadra di casa con un imperioso muro a uno di Giombini su Vedovotto (16-15). Con i biancorossi sempre avanti di due punti (19-17), coach Fumagalli chiama il primo time out discrezionale perché i suoi ragazzi hanno sbagliato due battute di fila, il rientro in campo porta un altro punto per i tifernati con il mani out di Giombini e altro time out di Milano (20-17). L’ace di Lehtonen su Raphael garantisce ben quattro punti di vantaggio alla squadra di Radici (23-19), che è riavvicinata dal muro di Baroti (23-21). Radici ferma il gioco e Noda Blanco sfonda il muro di Baroti e Beretta e si assicura tre palle set: Raphael annulla la prima con un attacco e la seconda con un ace (24-23) e altro time out tifernate. Giombini dalla zona quattro non fallisce la palla dell’1-0. Alla fine del primo set la curva ‘Seconda Giovinezza’ rende omaggio ancora a Vigor Bovolenta, con una sua foto e la scritta “Ciao Bovo”: tutto il Pala-Ioan si alza in piedi per applaudire. La prima fase del secondo set vede le due squadre rincorrersi (4-4), al primo time out Città di Castello conduce con il punto di Matteo Piano (8-7). Sul 9-7 coach Fumagalli toglie Baroti e mette in campo il grande ex Enzo Di Manno ma Noda Blanco con un ace e una pipe lancia la Gherardi Svi sul 12-8. Un altro ace, contestato da Che Banca, di Giombini costringe Fumagalli al time out (14-9). Di Manno sbaglia l’attacco del 16-10, Raphael lo imita (tra le proteste) e così Città di Castello va sul 18-11. Lehtonen è ancora devastante dalla zona uno (20-11) poi Beretta mura il neo entrato Di Benedetto (20-13). Noda Blanco frustra il tentativo di rientro di Che Banca con la palla del 22-15 ed è poi Jukka Lehtonen a murare Di Manno e a mettere il sigillo alla frazione (25-17). Terzo set inizia con Baroti e Mercorio di nuovo in campo in maglia Che Banca al posto di Di Manno e Raphael. Mercorio, il cui ingresso serve anche a sistemare la ricezione, mette a terra due palloni di fila per l’1-3, Baroti lo aiuta con la palla del 2-5. Beretta sbaglia il servizio del 4-6 ma Baroti non sbaglia la palla del 4-8. Gioca bene ora la squadra ospite che ha messo a posto alcuni fondamentali e va sul 6-11 con Vedovotto. Fatica Città di Castello in questo frangente che, tuttavia, si avvicina con i muri di Lehtonen (10-13) e l’ennesima palla da antologia del volley di Rosalba dopo un recupero miracoloso di Noda Blanco (12-14). Al secondo time out tecnico la squadra ospite è avanti (13-16) e prende il largo (15-19 e time out Radici). Noda Blanco si porta poi al servizio e spara due ace che riportano sotto Città di Castello (18-20), fuoco di paglia perché Vedovotto riporta Milano sopra di quattro (18-22). Mattera fa un miracolo per la palla del 20-24, Rosalba annulla, decide Baroti. Subito avanti Che Banca con Baroti nel quarto set (1-3), due errori consecutivi di Robbiati portano avanti i locali che conducono 8-7 al primo time out tecnico. Ora è battaglia vera e propria in campo, in ogni fondamentale. Mattera trova spesso Baroti (9-10), poi Beretta mura per il 9-12. La squadra ospite difende alla grande e Città di Castello è costretta a giocare con grande pazienza per fare punti. Sergio Noda Blanco mette a terra due attacchi consecutivi (13-14) ma Mercorio mura Giombini (13-16) e Vedovotto sigla un ace (13-17). I tifernati non riescono a tornare a contatto con Milano che va in fuga (13-18). Un muro di Piano su Baroti e un attacco out di Mercorio portano il punteggio sul 16-19. Niente da fare, è ancora Mercorio ad allontanare gli umbri (16-20). Gli ospiti veleggiano tranquilli, ma Noda Blanco e un errore rimettono in corsa i tifernati che pareggiano a quota 24. Vedovotto schiaccia il 25-26, Robbiati rimanda il verdetto al quinto set. Rosalba apre il quinto set (1-0), una palla contestata di Mercorio pareggia (1-1). Sul servizio di Giombini, pipe di Noda Blanco per il 3-1 e muro di Visentin per il 4-1. Un altro grave errore arbitrale frutta il 4-2 di Milano, poco male perché Noda Blanco è implacabile e sigla il 6-2. Baroti sbaglia la battuta (7-3) poi viene murato da Piano (8-3 e cambio campo). Dopo un’altra doppietta biancorossa firmata da un monumentale Noda Blanco e da Giombini a muro (10-4), Fumagalli chiama time out. Due errori consecutivi di Baroti mandano Città di Castello sul 12-5, Giombini spara il 13-5, Rosalba guadagna otto palle match, il muro di Lehtonen fa esplodere il Pala-Ioan.
GHERARDI SVI CITTÀ DI CASTELLO – CHE BANCA MILANO = 3-2
(25-23, 25-17, 21-25, 22-25, 15-6)
CITTÀ DI CASTELLO: Noda Blanco 27, Giombini 18, Rosalba 17, Lehtonen 13, Piano 5, Visentin, Romiti (L), Di Benedetto, Vigilante. N.E. – Dordei, Marini, Nardi. All.Andrea Radici.
MILANO: Baroti 17, Raphael 9, Beretta 7, Vedovotto 19, Mattera 5, Robbiati 3, Cauteruccio (L), Mercorio 11, Di Manno 1, Angelov, Boroni. N.E. – Blasi, Durante (L2). All. Marco Fumagalli.
Città di Castello (b.v. 6, b.s. 15, muri 9, errori 9).
Milano (b.v. 5, b.s. 17, muri 12, errori 15).
(fonte Città di Castello Pallavolo)