Vujevic-Petric, l’onda serba della Sir Safety Perugia

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 6, 2012 17:42 Updated

Vujevic-Petric, l’onda serba della Sir Safety Perugia

Vujevic-Petric (ricezione)

Goran Vujevic e Nemanja Petric in ricezione

Non c’è che dire… la storica promozione della Sir Safety Perugia ha una radice importante nella Serbia. Patria del tecnico Kovac, bravissimo al suo primo tentativo nel guidare il vascello bianconero verso la gloria. Ma in campo, si può dire senza tema di smentita, chi ha fatto davvero la differenza è stata l’onda serba di posto quattro, la coppia di schiacciatori ricevitori composta da Goran Vujevic e Nemanja Petric. Diversi ed allo stesso tempo complementari, i due martelli bianconeri, che parlano non solo vocalmente ma anche pallavolisticamente la stessa lingua, hanno dimostrato di essere certamente una delle coppie migliori del torneo. Sono due storie diverse quelle di Goran e di Nemanja. Il primo, grande personaggio del volley internazionale, ha mostrato con i fatti cosa significa essere un campione. È sceso in serie A2, categoria che non gli appartiene, con umiltà ed entusiasmo, diventando per tutti i suoi compagni il riferimento irrinunciabile, il sostegno al quale appoggiarsi nei momenti difficili, l’uomo da seguire ogni giorno al palazzetto. Tutto questo senza mai alzare la voce, senza mai far sentire il ‘peso’ della sua carriera e del suo infinito plamares, ma anzi avendo sempre una parola di incoraggiamento ed un consiglio da dare al compagno più giovane. Se non è questo fare il capitano… Quanto a ‘Drago’ Petric, arrivato in Italia dal Belgio senza gli squilli di tromba tributati ad altri, alzi la mano chi non è rimasto incantato dalle sue qualità tecniche ed umane, dal suo sorriso contagioso e dal suo enorme potenziale ancora in parte di esprimere. Il suo lavoro quotidiano lo ha portato a migliorare costantemente partita dopo partita fino a diventare immarcabile per il muro avversario ed a meritarsi la chiamata in nazionale. Tutto questo sottacendo la sua pipe, decisamente di altra categoria… Ora, nel momento della festa, è doveroso sentire le loro emozioni, partendo ovviamente da capitan Goran Vujevic. «Abbiamo fatto una grandissima cosa perché penso che all’inizio nessuno si aspettava una promozione diretta e così netta. È il frutto ed il premio di un grande lavoro che ci ha permesso, domenica dopo domenica, di acquisire credenziali e farci valere. Mi sono trovato benissimo con questo gruppo, composto da tanti giovani. C’è stata da parte di tutti massima disponibilità, nessuno ha mai mollato e ciò ci ha permesso di superare tutti insieme le difficoltà avute. Sono contento per questi ragazzi. Si sono fatti valere in campo ed è un’altra vittoria della squadra aver messo in mostra tanti talenti. Personalmente è una grossa soddisfazione aver avuto questo rendimento. Quando si passa una certa età, succede che ti guardano con occhi diversi e si chiedono se riesci ancora ad esprimermi a certi livelli. Ma io sono stato sempre bene fisicamente, in campo ho fatto la mia parte e questa è una vittoria anche per me stesso e per il presidente che ha creduto in me e mi ha dato fiducia. Penso di averlo ripagato». Da un campionissimo come Vujevic ad uno che cercherà di seguirne le orme come Nemanja Petric il passo è breve: «Al mio primo anno in Italia non potevo chiedere di più. È stata una stagione bellissima, siamo stati la capolista per tanto tempo, abbiamo perso solo per un soffio nella final-four di coppa Italia ed ora festeggiamo una promozione fantastica. Inoltre è arrivata la ciliegina della convocazione in nazionale, una cosa in cui speravo, che è un premio per la mia stagione e che voglio condividere con i miei compagni perché è grazie a loro ed al lavoro che abbiamo fatto come squadra se questo è stato possibile. Tutto è stato bellissimo, dai compagni allo staff tecnico, dal nostro preparatore atletico Carlo Sati, il migliore con cui ho lavorato, alla società, da Bino (Rizzuto, ndr) al presidente Sirci. Noi della Serbia? Per me Boban e Goran (Kovac e Vujevic, ndr) sono due idoli, giocare con loro è stata una grandissima emozione». 
(fonte Umbria Volley Perugia)

Petric-Vujevic-Kovac

Petric, Vujevic e Kovac

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