Giulia Pani: «A San Mariano per migliorare»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 3, 2012 19:00 Updated

Giulia Pani: «A San Mariano per migliorare»

Pani Giulia

Giulia Pani

La Sgm Graficonsul San Mariano è la squadra più importante della regione del settore donne. Il quarto posto della classifica in serie B1 femminile pone le rossoblu in una posizione di assoluto rilievo rispetto alle colleghe umbre, e ciò malgrado la sconfitta a cui sono andate incontro le ragazze della presidente Catia Loletto nell’ultimo sabato. Aver perso con Sabaudia lo scontro diretto per la terza piazza significa dare l’addio a gran parte delle speranze residue di fare i play-off, obiettivo che resta ancora raggiungibile ma con una serie di risultati assai difficili da verificarsi. Tra le giocatrici che stanno crescendo in proiezione futura c’è l’opposta Giulia Pani che racconta dall’inizio la sua storia: «La mia vera esperienza pallavolistica risale alla stagione 2006/2007, quando è partita la collaborazione tra Nocera Umbra e Foligno per formare una squadra under 14 di buon livello. In quell’anno è nata la mia passione per la pallavolo, grazie alle mie compagne e all’allenatore Fabio Berretoni con cui siamo arrivate a disputare le fasi nazionali. Da lì la mia priorità è diventato lo sport, a cui dedicavo ogni giorno della settimana sia fuori che dentro la palestra. Anche la domenica era riservata alla pallavolo, seguivo le partite della prima squadra di serie A2, pensando a come potesse essere la vita di quelle ‘extraterrestri’ tanto forti da giocare in quella categoria, e credo che mai avrei potuto immaginare che un giorno sarei riuscita a condividere la palestra con delle atlete del genere. Fino all’estate 2010 sono rimasta a giocare a Foligno, quando è arrivata la più bella telefonata della mia vita. Il San Mariano aveva scelto me come seconda opposta in serie B1. Mi ci è voluto un po’ per riprendermi, soprattutto quando ho saputo che avrei giocato insieme a Silvia Tosti e Giorgia Vingaretti che avevo visto giocare proprio a Nocera Umbra». Una scelta che il giovane martello ha fatto con grande entusiasmo e che è stata ripagata dalle motivazioni che un campionato a dir poco stupendo ha saputo regalare. «L’anno passato è stato quello delle mille emozioni, in cui i sacrifici da fare erano tanti, il tragitto per la palestra era lungo e gli allenamenti durissimi, ma la passione era troppa e niente di tutto ciò mi pesava minimamente, ricompensato dai miglioramenti e infine dalla promozione. Quest’anno la situazione è stata diversa: i miglioramenti sono stati più lenti e graduali e per il mio carattere impaziente e molto autocritico è stata davvero dura. Nonostante le cose da imparare siano ancora tante, soprattutto a muro e nella continuità di gioco, che mi auguro di acquisire in campo, ciò che sono sicura di aver guadagnato è la pazienza, la determinazione, e la fiducia in me stessa, grazie anche a quella che l’allenatore Roberto Scaccia mi dimostra nei momenti più difficili. La situazione della squadra è molto diversa da quella del girone di andata che abbiamo concluso al primo posto della classifica e con una sola sconfitta subita; numerose sono state le partenze ed altrettanti gli innesti. Gli infortuni che ci hanno accompagnato dall’inizio dell’anno hanno influito molto sulla qualità e il ritmo degli allenamenti, tanto che da circa due mesi ci alleniamo in 7-8 alla volta. Purtroppo anche questo ha avuto riscontro nelle gare, soprattutto le ultime due (con Trevi e Sabaudia); che erano decisive per l’accesso ai play-off e che invece con poco ci hanno messo molto in difficoltà».

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