Ciancamerla, c’è un perugino dietro i successi di Spoleto

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Giugno 18, 2012 11:30 Updated

Ciancamerla, c’è un perugino dietro i successi di Spoleto

Costanzi-Ciancamerla-Segoni

Riccardo Costanzi, Alberto Ciancamerla e Matteo Segoni

Nel successo della Monini Spoleto che ha vinto la serie C e la serie D maschile c’è anche una mano di Perugia. Si tratta di Alberto Ciancamerla, preparatore atletico dei biancoverdi che da ormai tre anni. E’ stato lui a tenere alta la condizione muscolare degli oleari che hanno centrato la doppia promozione. «Nel 2006 ho cominciato con la serie D di Marsciano di cui mi sono occupato fino al 2010. Nel periodo compreso fra il 2009 e il2012 mi sono occupato della preparazione atletica di diverse squadre (Spoleto di serie C e D e under 18 maschile; Perugia under 18 e rappresentativa regionale under 16 maschile; Chiusi serie C femminile; Corciano di serie B1 femminile; Perugia serie A2 maschile). In particolare la collaborazione maggiore e continuativa è stata con il club spoletino dal 2009». Fra le tante discipline da lui praticate esiste anche il volley che nel 1994-1995 lo vede giocare nella squadra di prima divisione maschile di Santa Maria degli Angeli. «Nel 2010 ho approfondito la mia specifica preparazione partecipando al corso di specializzazione per esperti di preparazione fisica nella pallavolo organizzato dalla scuola dello sport del Coni». Un professionista che ha dunque il polso della situazione in Umbria e che può valutare quali sono i margini di progresso. «A mio parere non sono molte le società che possono permettersi di pagare in maniera regolare allenatore e preparatore, quindi che siano in grado di formare uno staff tecnico permanente che si occupi della squadra per tutta la stagione». Ma il lavoro fisico della preparazione atletica incide sul risultato.

«Nella pallavolo le nuove teorie parlano di preparare l’atleta semplicemente giocando e allenandosi senza curarsi in maniera specifica del lavoro in palestra con i pesi, dimenticando però che il lavoro con i pesi è fondamentale per prevenire, curare e migliorare la risposta fisica alle sollecitazioni ripetute da balzi e colpi di attacco sulla palla». L’utilità di avere un preparatore che supporta nel lavoro il tecnico è però evidente. «E’ utile perché il preparatore dimensiona il lavoro effettuato in palestra pesi e lo armonizza con il carico di lavoro che il tecnico somministra sul campo da gioco. Questo armonizzare rende possibile gestire le varie fasi della stagione prevenendo tutte quelle situazioni di stress fisico che possono derivare da periodi di super lavoro». Un’attività quella del preparatore che presenta alcuni elementi di difficoltà ma anche qualche agevolazione. Seguire il lavoro di due squadre in una piazza importante come Spoleto però facilita il compito. «Le difficoltà di solito sono di tipo economico ed organizzativo, quindi nel reperire fondi per materiali (palle mediche, swissball, etc) e logistica (palestra, pesi, piscina, campo di atletica) a supporto dell’attività di preparazione in cui poter effettuare lavori diversi dall’allenamento tecnico tradizionale. Lavorare a Spoleto mi consente di collaborare con una società molto sensibile a queste problematiche e che si prodiga per risolvere i problemi che vengono evidenziati mettendo a disposizione le risorse necessarie».La soddisfazione nel raggiungere un traguardo di questa importanza è chiaramente notevole. «Di solito il preparatore atletico viene racchiuso nel termine ‘staff tecnico’ e pertanto la sua figura rimane marginale per ciò che riguarda i risultati della squadra. Dal punto di vista personale però, la soddisfazione che si prova nel vedere la propria squadra vincere è molto forte e le dimostrazioni di stima da parte dell’allenatore e della società ti ripagano completamente».

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