Ivan Zaytsev, il russo-spoletino con il cuore azzurro

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Agosto 14, 2012 08:00 Updated

Ivan Zaytsev, il russo-spoletino con il cuore azzurro

Zaytsev Ivan (esulta)

Ivan Zaytsev, lo ‘Zar’ della nazionale azzurra esulta per la vittoria

E’ figlio d’arte Ivan Zaytsev, fresco di medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra con la nazionale italiana di volley. Perché evidentemente buon sangue (è proprio il caso di dirlo) non mente. Il giocatore umbro (è nato a Spoleto nel 1988 proprio quando suo padre militava in serie Al con l’allora Venturi Spoleto) è figlio del grande regista russo Viacheslav e della nuotatrice Irina Pozdnjakova. Suo padre, ‘Slava’ per gli amici dell’ambiente della pallavolo, è nato a Leningrado nel 1952 e ha giocato fino al 1987 nell’Automobilist, vincendo due coppe delle Coppe e due coppe Confederali. Quindi il trasferimento in Italia nella società spoletina dove giocò, in un’ottica di autentica ‘distensione’ tra i blocchi orientale e occidentale, con una squadra in cui venne ingaggiato anche il nazionale statunitense di San Diego, Craig Buck, due metri e sette di altezza e una mano pesantissima da centrale. Una coppia davvero storica, soprattutto mediaticamente, nel campionato italiano di serie Al, allenata da un altro mitico personaggio, ovvero Carmelo Pittera. In un team in cui comparivano ancora grandi campioni come Fabrizio Nassi e giovani talenti come Damiano Pippi. E adesso in casa Zaytsev sarà ‘battaglia’ di medaglie perché l’illustre padre Slava, con la nazionale sovietica, di medaglie alle Olimpiadi ne ha vinte tre: un oro e due argenti ma nel suo plamares compaiono anche vittorie in due Mondiali, due Coppe del Mondo e sette Campionati Europei. L’uno sovietico, figlio di un’epoca di grandi cambiamenti storico-politici e culturali; l’altro italianissimo (Ivan è nato come detto a Spoleto), i due Zaytsev continuano ad incarnare la favola sportiva di una famiglia che nella pallavolo mondiale ha impresso il suo codice genetico. E l’Umbria che in qualche modo di entrambi è diventata terra di riferimento non può che gioirne. Ivan tra l’altro ha iniziato la propria carriera nel 2001 proprio come palleggiatore, giocando nelle giovanili del Perugia Volley, per poi entrare a far parte della prima squadra, in serie Al, nella stagione 2004-05. Nella stagione 2006-07 è passato poi alla Roma, e in quella successiva al Latina. Le prime convocazioni in nazionale nel 2008, con la quale vince l’oro ai Giochi del Mediterraneo: il 12 maggio dello stesso anno ottiene la cittadinanza italiana. Nel 2011, con la nazionale, vince l’argento al campionato europeo, e ieri è arrivata anche la bellissima medaglia olimpica di bronzo. Nella prossima stagione giocherà con il Macerata. Ma c’è ancora tempo per pensare al campionato. Adesso è il momento di fare festa. L’Umbria lo aspetta, insieme al compagno in azzurro il perugino doc Andrea Giovi, per tributargli gli onori e gli applausi che si merita.
(fonte La Nazione)

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