Andrea Madau Diaz: «Orvieto guarda lontano»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Settembre 21, 2012 15:31 Updated

Andrea Madau Diaz: «Orvieto guarda lontano»

Madau Diaz Andrea (coach)

il tecnico Andrea Madau Diaz

Andrea Madau Diaz, classe 1966, nato a Narni ma perugino doc (nonostante il cognome racconti di lontane origini sarde), vive a Perugia con la sua compagna, non ha figli e ha sulle spalle oltre trenta anni di attività nella pallavolo, prima come giocatore e poi come allenatore. Da questa stagione sulla panchina della Zambelli Orvieto, Madau Diaz ha sposato il progetto Volley Team e, alla guida della prima squadra, è pronto con le sue atlete a dare l’assalto al campionato regionale di serie C femminile. Il suo racconto comincia dall’esordio su una panchina di pallavolo: «Sono nella pallavolo da circa 33 anni, ho iniziato come giocatore poi, 16 anni fa giocavo in C1 a Bastia, l’anno dopo la società mi propose di guidare la squadra come coach». Nel tempo sono state molte le realtà dove ha lavorato. «Quando giocavo nel Bastia Umbra mi occupavo dei corsi di minivolley sia lì che a Perugia, ho lavorato in C1 a Bastia, Libertas Perugia, Castel del Piano con il quale ho vinto il campionato di serie C con la maschile, poi nella femminile, nel Todi maschile per poi passare a San Sisto, Monteluce, Bastia e dedicarmi esclusivamente al settore femminile». Idee chiare sul progetto che predilige quando sceglie di allenare una squadra. «I migliori progetti sono quelli che riescono a mettere in campo le società che ragionano a lungo termine e per lungo termine parlo di biennale o triennale. L’ideale credo sia questo, certo dove questo è possibile economicamente, e lo dico sia come allenatore che come organico di squadra. Puntare a tenere un organico al 90 % per due o tre anni, dove c’è la possibilità, è la soluzione ottimale perché si cerca di creare così un grande affiatamento. Per ottenerlo è importante riuscire a lavorare due o tre anni sullo stesso gruppo, creando una amalgama vincente». La scelta di lavorare con la Zambelli dunque va letta in virtù di obiettivi comuni. «Si, certamente, con la Zambelli si sta proprio cercando di organizzare un discorso simile a quello che avevo progettato a Bastia. L’obiettivo è arrivare a fare un discorso anche sul giovanile, un discorso professionale ma non professionistico, le under devono avere un futuro ma per arrivare a questo si devono fare un certo tipo di scelte, si deve optare per un lavoro mirato alla prima squadra, ovviamente per renderla competitiva al massimo ma con occhi sempre attenti sulle giovanili nell’ottica di un proficuo ricambio generazionale che permetta, una volta a regime, di non dover andar fuori ad acquistare elementi». Le  potenzialità che intravede nella squadra sono ampie. «Vedo tanta potenzialità in questo gruppo. Abbiamo fatto venire a Orvieto gente davvero esperta, di categoria anche superiore, ora però dobbiamo lavorare sul gruppo. Le potenzialità individuali sono anche superiori al campionato che ci accingiamo a intraprendere, ma possono essere grandi campionesse, se però non si amalgama il gruppo, se non si lavora sulla squadra non si va da nessuna parte. Ora quindi lavoreremo per fissare la nostra linearità di gioco e, contemporaneamente, sulla crescita come gruppo». Nel campionato potrebbero essere diverse le outsider da non sottovalutare. «Io direi che le squadre si sono tutte attrezzate, rinforzandosi. Ad esempio la formazione che ha aderito al progetto Pallavolo Perugia 2012, ora ha un team dall’amalgama e dal ritmo non indifferente. Ma grattacapi potrebbero venire anche dal Ponte Felcino o dalla Vittoria Assicurazioni Perugia, squadre più o meno esperte che però si sono rinforzate con buoni elementi puntando così ad un campionato di fascia alta. Devo dire però che tutte le nostre avversarie sono da tenere sott’occhio, nessuna è da prendere sottogamba perché anche l’ultima in classifica quando gioca contro la prima fascia vuole fare bene dando anche l’anima per una vittoria che dà morale per cui noi giocheremo contro tutti come se di fronte avessimo la più forte, sempre perché abbiamo allestito una squadra decisamente competitiva». Dopo il gran carico nella preparazione ora il ritmo tende a stabilizzarsi. «Quando andremo a regime, ovvero da questa settimana, faremo tre allenamenti a settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, durante questi giorni lavoreremo molto sulla tecnica e sulla tattica che però sarà oggetto principale della seduta del venerdì, quando lavoreremo espressamente alla preparazione della partita con visione di video e quindi tattica pura». Il gran debutto casalingo in occasione del Trofeo Zambelli è in programma sabato 22 e domenica 23 settembre. Davanti al proprio pubblico, e nella nuova residenza del Pala-Papini, la squadra del presidente Flavio Zambelli si presenterà ufficialmente alla città.
(fonte Orvieto Sport)

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