Roberto Allegria analizza la situazione della pallavolo

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Novembre 17, 2012 08:00 Updated
Allegria Roberto

Roberto Allegria

Compendio alla precedente lettera aperta. Da candidato sconfitto mi si conceda ancora una volta l’irriverenza del caso nei confronti della prossima tornata elettorale. E’ stata una settimana di lavoro intenso per il presidente Tardioli e per la pallavolo umbra: prosegue la raccolta deleghe per consolidare colui che deve per forza essere vincitore della competizione. Con il sistema delle due deleghe si eliminerà ora ogni possibilità di affidare schede in mani sbagliate. I telefonini stanno bruciando nello sfinire poveri dirigenti assillati per la delega, la delega, la delega ed ancora la delega. Oppure il ritornello “tu non mi hai votato” che assilla i possibili dissidenti. Lo sfinire ad ogni costo della gente tranquilla che vorrebbe pensare alla prossima partita di campionato. Il vincitore vero alla fine sarà solo il presidente Tardioli, senza di lui il nulla non si propaga. Tardioli-dipendente. Ma voglio ora tornare indietro nei mesi. Un flashback. I due grandi pranzi elettorali passati da aggiornamento dirigenti. Validi come assolvimento dell’obbligo degli addetti agli arbitri. Peccato che in entrambe le riunione non si sia mai parlato di questo. Abbiamo parlato di tesseramento, delle impressioni degli arbitri promossi in serie B e di tante utili cose tranne quelle per cui era previsto i corsi andassero ad assolvere. Però si è mangiato gratis. Anzi hanno pagato le società con le loro tasse gara. Ma ci potrebbero dire che non è costato nulla, per amicizia qualcuno ha offerto tutto. Che fortuna sarebbe avere sempre al fianco amici del genere. 4 stelle gratis a vita? Che manna! Qualora si sia pagato comunque la quota la versavano gli allenatori di 2° e 3° grado grazie agli 80 euro a testa necessari per l’aggiornamento obbligatorio. Il commento di tanti tecnici a Santa Maria degli Angeli, un video senza commento vale 80 euro? Per 80 euro allora mandateci un dvd da 25 senza farci venire! Ma in entrambe le occasioni si è comunque fornito l’assist elettorale al presidente Tardioli per garantire la visibilità sportiva persa negli ultimi anni dedicati con passione alla politica. Legittimo. Come pure legittimo che tutti quei tecnici paganti siano arrabbiati verso l’organizzatore della giornata che nella sala a fianco si apprestava a dare il via al pasto gratuito. Ma le riunioni per dirigenti non potevamo farle gratis presso le sedi Fipav e magari destinare la quota spesa in centinaia di campi da minivolley? Mi vengono a dire che nel corso degli incontri di questa settimana a più ripresa il mio-nostro programma è stato presentato a varie società dalle mie controparti e classificato come improponibile o qualcosa di simile. Irrealizzabile. Sarò un sognatore ma almeno ho contribuito a scrivere qualcosa che possa avere un riscontro tangibile. I programmi altrui non si sono visti, basta parlare negativamente di quelli degli altri. Almeno sarò stato utile, ho dato qualcosa da leggere fornendo lo spunto per poter parlare. Se vi serve un segretario per scrivere ho qualche nome da suggerire. E le riunioni tra alcuni candidati con e senza l’aspirante presidente ma con il presidente provinciale, una volta senza l’uno, il paese dopo senza l’altro e così via. Non mi sembra che abbiano da star certi l’uno dell’altro. A sentirmi raccontare delle pressioni che le società e le persone subiscono, e spero prima o poi alzeranno la testa per reclamare il sacrosanto diritto a poche rotture di c……i, mi viene sempre più spesso da pensare, ma allora qui ci deve essere qualcosa di grosso che non può essere solo la pallavolo. Certo. L’obiettivo credo che sia la conquista della ribalta pallavolistica a fini di crescita della popolarità personale a scopo politico. Pure lecito ma non che serva molto a chi pratica pallavolo. Basta che serva per loro stessi. Su questo ho già qualche dubbio, forse i rispettivi ambiti politici pensano di dire basta pure a loro. Forse hanno già deciso. Qualcuno attentamente, in altre sedi, valuterà l’impatto delle elezioni Fipav da trasporre nella politica locale. Domenica scorsa mi risulta ci siano stati presenti degli osservatori esterni, per loro quel 54% era estremamente deludente. Chi ha vinto ieri potrebbe scivolare più avanti. In altri campi. Ed anche il risultato di questa domenica avrà una valutazione in ambito politico. Pronostico: qualsiasi altro dato che non sia il 75% lascerà oltremodo il segno. Forse basterà pure il 70% ma l’idea di un altro 54%  fa venire i brividi. Pensate una sconfitta. Tanto poi basterà cambiare bandiera. Una specialità ben conosciuta. Ah! Pare che vengano pure da Roma per garantire l’imparzialità della commissione elettorale. Insolito. Curioso. Ben pensato. Professionisti esperti del settore. Sicuramente asettici, professionali, calmi e sicuri di se. Una presenza forte ad immagine del corretto operato? Oppure agenti segreti in trasferta? Dovremo attenderci la scheda a taglio unico? Ma non diciamo nulla di più.
FANTAVOLLEY UMBRIA
Per l’elezione del presidente è inutile sprecare parole. Mi dispiace collega Mandò ma la controparte ha il 100% dei voti. Anche i tuoi-miei irriducibili sostenitori a forza di ricevere messaggi più o meno subliminali si sbaglieranno nell’apporre il segno dove vuole il cuore. La mente è bloccata grazie all’effetto ritardato delle sostanze mangiate in quei due pasti gratuiti. Curioso però che sinora non sia stata annunciata la squadra di sostenitori. Mandò, si sa, ha fatto come me: nessuna squadra. L’altro non si è pronunciato. I dieci sono tutti in squadra ma non lo sanno. Ognuno sa che è fuori un altro? O forse qualcuno di questi è paragonabile alle lista civetta. Ora vado un passo avanti verso l’elezione del nuovo consiglio regionale domenica 18 novembre. Avanzo ora un fantavolley in salsa teatrale; dopo l’esperimento nelle elezioni provinciali, in barba alla maggior parte delle società, un gruppo di grandi elettori conta di raggiungere in massa il consiglio regionale grazie ai propri pacchetti di voti tra società controllate (ricordatevi di quelle sopra i 10… forse addirittura sopra i 15 con l’aggiunta delle deleghe) con l’aiuto dell’indubbia capacità di raccolta deleghe dimostrata da Tardioli. Tre consiglieri (i magnifici 3) certi che ‘democraticamente’ ne accetteranno un quarto chiunque sia. Gli altri 7 candidati consiglieri sono più che una patina necessaria per lo svolgimento della giornata elettorale. Anche se credo sia possibile riconoscere un profilo di personaggio papabile e gradito a tutte le aree (ed allora diventerebbero i Fantastici 4). Probabilmente ciò potrebbe causare una mancata rappresentanza della provincia di Terni con la scusa dell’operato dell’uscente rimanenza del mezzo consiglio regionale. Personalmente credo che però Terni vada giustamente rappresentata. E qualcosa di nuovo potrebbe essere accettato anche da buona parte delle società perugine. Ma se viene inserito un ‘quarto’ perugino di gradimento allora a Terni non andrà nulla. Il quarto perugino potrebbe essere utile a tacitare le acque con una parte dei sostenitori di Allegria (pronti a diventare ex sostenitori di Mandò) garantendo la già certa vittoria. E la pax perugina potrebbe pure riaprire le porte ad un candidato ternano a scapito di uno dei tre che diventano ex-certi. Oppure quella che ho definito la ‘pax perugina’ (molto importante per alcuni altri assessorati comunali diversi da quello rappresentato dal candidato) chiederà il tributo di due posti respingendo un altro ancora dei magnifici-fantastici. Potrebbe pure essere che il quarto perugino sia in realtà più forte politicamente dei magnifici 3 dati certi e c’è da vedere chi tra di loro perderà posto. In questi casi ad ognuno consiglio di tirare secco per se per i voti che ha. Non li aspetti dagli altri due. Ufficialmente voteranno 3×3. Ma non ci credo. Un inconveniente: la controparte ha a disposizione ‘attenti a quei due’. Chi sono? Li chiamerò ‘i convitati di pietra’. Suona bene. Due persone certe di ricevere le deleghe pesanti da Tardioli. Coperti, sicuri, affidabili ed intoccabili. Di certa fiducia anche di chi ha già vinto. Peccato che per motivi non pallavolistici oltre un anno fa hanno stretto un patto segreto che definire d’acciaio è molto poco. Un patto con me. Ed indirettamente con chi fuori dallo sport mi ha indirizzato nella candidatura. Altro scenario: tra Allegria e Tardioli era tutto uno scherzo e faranno il colpo gobbo. Tardioli al Cp, Mandò al Cr ed Allegria si accontenta di tutto il Cqr. Scenario impossibile da puro teatro. Iago/Tardioli che crea l’ambiente giusto per Otello/Presidente nei confronti di Desdemona/Presidenza. E Cassio/XXXX (Dario hai lo 0% – dove vuoi andare…) da luogotenente diventa comandante. C’è tra i non candidati forse un Rodrigo innamorato di Desdemona/Presidenza a scapito di Cassio. C’è di sicuro statene certi. Qualcuno dice di aver visto questo spettacolo andare in scena altre due volte. Altri due presidenti. Ma ci sono buoni attori in questa recita per arrivare a ciò? Attenti a quei due! Che ho già ringraziato. Io non ci avrei mai pensato da solo addirittura un anno fa. Ma tutto quanto scritto era la sezione fantavolley: stupidaggini scherzose con qualche verità importante. Un’ultima irriverenza mi sia consentita: per consentire il libero sfogo di coloro che sono sfiniti dal clima elettorale domenica porterò una mortadella. Da tagliare a fette. In omaggio al sempre valido detto popolare “ve sete magnati tutto mo’ magnateve pure questa!”. Chi ne volesse una fetta mi cerchi fuori dal Plaza Hotel. Magari sarò accanto al presidente Tardioli che, da eletto superpartes, distribuisce ugualmente le deleghe. Metterò il mio pronostico in busta chiusa con una cena palio tra alcuni amici. Alcuni personaggi sono gli stessi che, cercando di farmi capire che il nulla veniva dato per certo vincitore, avrebbero preferito che mi distaccassi dall’abbinamento con Dario Mandò presidente regionale. Non l’ho fatto ed ho pagato pegno. Ma allo stesso tempo, se avessi superato il quorum, sono certo che mi si sarebbero riversati a fianco a prendersi un qualche merito ed una qualche poltrona. Potrei fare nomi e cognomi ma è opportuno che le società riflettano da sole e serenamente su chi meriti di entrare in consiglio regionale. E come entrarci. E capiranno ugualmente chi sono i personaggi in questione. Non ho parlato a scapito del nuovo presidente del CP Perugia e non parlerò a scapito di nessuno. Anche i magnifici 3 oppure i Fantastici 4 hanno pure diritto al loro momento di gloria. Non sono di certo supereroi ma persone comuni con legittime aspirazioni pur se disposti a tutto.  Non cerco rivincite personali. A me basta non vederli o non salutarli per un qualche tempo. Eviterò le loro palestre. Ma che le società votino tutte con onestà e libertà di coscienza. Voi potreste essere governati da loro per quattro lunghi anni. Quindi scegliete bene. Qualcosa da raccomandare però ce l’ho: non votate per delega! Venite personalmente a veder sfilare i candidati, ascoltate le loro parole, ascoltate il loro spirito. Qualcuno potrebbe apparirvi sotto una luce migliore di quello che immaginavate. Anche solo per un gesto gentile, per un sorriso, per il modo di esporre il proprio punto di vista. Venite a conoscere chi decide per voi, per il vostro futuro sportivo. Qualcuno potrebbe apparirvi usato poco garantito o nuovo senza garanzia. Non lasciate che il nulla pallavolistico si propaghi ancora nella ancora verde Umbria. Avete una buona possibilità a disposizione: la candidatura di Dario Mandò. Chiedo a quell’immenso 46% che mi ha sostenuto, con grande soddisfazione personale, di non avere paura ora a confermare la proprio linea di voto in favore di un cambiamento positivo possibile. Portate amici e parenti, portate qualche altro voto di società, tecnici ed atleti e sarà di sicuro comunque una bella festa. In fin dei conti che potrà mai succedervi? Nulla! Perché dovreste farlo? Ho dei buon motivi. Almeno per me lo sono stati nel candidarmi. In assemblea provinciale ho voluto citare Don Lorenzo Milani: nella scuola di Barbiana compariva grandissima la scritta “I Care”. E’ il motto quasi intraducibile dei giovani americani migliori. “Me ne importa, mi sta a cuore”. A me la pallavolo continua a piacere e sta a cuore. Ed a Don Lorenzo Milani voglio tornare ancora una volta: “La leva ufficiale per cambiare la legge è il voto. La Costituzione gli affianca anche la leva dello sciopero. Ma la leva vera di queste due leve del potere è influire con la parola e con l’esempio sugli altri votanti e scioperanti. E quando è l’ora non c’è scuola più grande che pagare di persona un’obiezione di coscienza. Cioè violare la legge di cui si ha coscienza che è cattiva ed accettare la pena che essa prevede. Chi paga di persona testimonia che vuole la legge migliore, cioè che ama la legge più degli altri.” Nelle persone che andate ad eleggere valutate prima di tutto delle doti umane: capacità di saper vivere appieno la propria vita e capacità di far star bene le persone che ti sono accanto. Riconoscete la volontà di migliorarsi, d’imparare, cuore e testa per confrontarsi con chi ti sta accanto in campo ed a bordo campo così come nella vita di tutti i giorni. Per fortuna da lunedì 19 novembre 2012 potremo tornare tranquillamente alle nostre palestre e questi giorni di accesa discussione saranno già un lontano ricordo. E se fosse Presidente tornerò pure a chiamare per nome, con il dovuto rispetto, chi non ho mai volutamente menzionato. Non mi creerà alcun problema. So essere sportivo pure nel battermi con i politici. Terminata la contesa si riprende il lavoro e si chiude con l’irriverenza. Tutti. Per il bene comune. Se ne riparla tra quattro anni. Chiudo con la vecchia storia dei treni che passano: si prendono, non si prendono… E ci scorda però che per il treno bisogna andare in stazione, alla stazione bisogna arrivarci (possibilmente in orario) e puoi farlo a piedi, in macchina, in autobus, da solo o con qualcuno che ti accompagna. Ed avere i soldi per il biglietto. E sapere in che direzione andare, dove cambiare, dove scendere. Può accadere pure che uno sia lì anche solo a sognare di prendere un treno e poi si sveglia, ma pur essendo in stazione è con qualcuno che lo tiene per mano e scopre di essere andato solo a salutare altri che partono… E sapere o non sapere cosa ti aspetta non è poi mai determinante se hai la volontà di metterti in discussione. Se hai fiducia, entusiasmo, responsabilità e tenacia. Un abbraccio a tutta la pallavolo. A chi impavido voterà per Dario Mandò con coscienza, fiducia, entusiasmo, responsabilità e tenacia. E pure a chi, scoraggiato dalle pressioni, non se la sentirà. Omnia sunt communia, le cose sono di tutti. La pallavolo è di tutti – la fipav è di tutti – non lasciatela ai soliti pochi. Cosa ha fatto oppure no il C.R. Umbria negli ultimi 4 anni: ha distrutto la validità tecnica dei campionati con il loro continuo ampliamento (cosa già avviata nel precedente quadriennio); non ha presentato mai alcuna prova di quel famoso buco di bilancio per cui ci era stato detto ad una riunione che “ci saremmo rivisti tra quindici giorni”. Quindici giorni lunghi 4 anni. L’ex presidente di allora continua a sostenere di avere le prove della sua innocenza, la Fipav non lo ha mai squalificato ma nemmeno difeso. Come sono andate i fatti? Il debito era minore di quanto  preventivato? Oppure lo hanno ripianato le casse centrali della Fipav? I meriti di un ripianamento ci sono oppure no? Un esempio recente: al CP di Reggio Calabria hanno accertato 53.000 euro di ammanco ed il ripianamento lo ha fatto Fipav con tanto di squalifica all’ex presidente per due anni. E’ stato dimezzato il Consiglio Regionale con l’uscita o l’esilio di più consiglieri che pure avevano contribuito molto all’elezione del Presidente. Parlare e trovare un accordo proprio no? Se presenti questi potrebbero ora dire due parole all’Assemblea spiegando cosa è successo per lasciare operativi solo due consiglieri. Affidando così prevalentemente gli incarichi in esterno. E’ stato tolto valore alla Consulta Regionale. E’ stato detto “la Consulta, lo dice il nome, è solo consultiva. Me lo ha detto pure prima al telefono il Segretario Generale”. Ma rispettare due altri presidenti o chi ne svolge le funzioni proprio no? E presentare indizioni già pronte invece di discuterne assieme le basi? E riportare a volte scritto “su decisione della consulta…”. Ma allora la consulta decideva e non lo sapevamo. L’aumento dell’uso del ricorso alla giustizia sportiva a mezzo della richiesta di intervento della Procura Federale per casi che il più delle volte si sarebbero risolti attraverso una telefonata ed un colloquio franco e sincero. Ed utilizzare tale mezzo senza neppure un preavviso ai diretti interessati. Tanto poi ci pensava la Procura Federale a convocarli. Forse avremo pure qualche caso presente in Assemblea. Se volessero raccontare la loro esperienza forse servirebbe ad altri per capire meglio il pantano dove stiamo annaspando. Nei confronti del CR che ammetteva squadre non promosse alla serie D cosa si sarebbe dovuto fare? E chi si aspettava di essere ripescato che cosa dovrebbe dire? Ancora sui campionati: ad oggi non sappiamo, dopo 6-7 giornate di gara, come si modifichino retrocessioni dirette e play-out rispetto alle Indizioni originarie che prevedevano più squadre. Vediamo nel sito web squadre in differenti colori ma manca una forma scritta adeguata per questo. La CF ha indizione a 18 e campionato a 17: la squadra mancante è da considerarsi la retrocessa e la 17a partecipa ai play-out oppure è lei a retrocedere direttamente? E come si modifica il tutto in caso di 1 – 2 – 3 retrocessioni dalla serie superiore (magari non capitasse mai ma va comunque previsto)? Oppure vogliamo portare il campionato a 20 squadre? La DF con Indizione a 18 ma disputata a 16: le assenti 17 e 18 sono da considerare retrocesse? Oppure retrocedono 16 e 15?  E se a causa della B2 aumentano le retrocessioni dalla CF? Come si modificano le retrocessioni dirette ed i play-out di DF? Dove si vuole andare? E questo anche per la CM e DM. La CM è indetta a 14 squadre più due green ed invece si trova ad essere giocata a 12 più una green.La DM era prevista con indizione a 14 squadre ma sono rimaste 11. Qual è la situazione in fatto di retrocessioni? Si modifica l’indizione? E come? Cosa devono aspettarsi le società? Deciderà il prossimo Consiglio Regionale? Allora sarà bene che in sede di assemblea i candidati presidente e consiglieri dicano il loro punto di vista su ogni singolo campionato. Le società che dovranno accettare quelle decisioni così potranno scegliere i loro candidati migliori. Dei campionati giovanili: nel settore femminile è stata imposta nella presunta Consulta del 20 giugno la formula per under16 – under14 nonostante le mie rimostranze all’accorciamento notevole della stagione. Mi è stato “E’ così e basta”. E’ stata accettata solo la modifica da me proposta per i due gironi a 4 squadre (che ancora non ci è stato detto come verranno composti) altrimenti avremmo giocato con il girone di sola andata come nella precedente stagione. Unica concessione. Grazie. Per i giovanili maschili: nulla. Nessuna formula per la fase regionale. Iniziata la stagione, nonostante tre richieste presentate in occasione degli invii dei calendari provvisori under19, under 15, under14, si gioca appesi alla dicitura “in attesa di comunicazione della fase finale da parte del Cr Umbria”. Lasciamo decidere il prossimo consiglio ma che in sede di assemblea dichiarino pure questo. Nota: il campionato ‘fittizio’ che nelle scorse stagioni era classificato come prima divisione maschile under 16 e prima divisione maschile under 18 è stato quello che ha consentito di mantenere la promozione  diretta dalla serie C maschile alla B2. Non è stata certo un’invenzione del Cr  uscente. Ma dei Cp Perugia e Terni. Altrimenti forse Spoleto ed Orvieto avrebbero pure dovuto giocarsi uno spareggio con Lazio, Marche ed Emilia. Con chissà quali esiti. In ultimo un mese fa, il 18 ottobre 2012 in prima istanza e successivamente il 22 ottobre 2012 in seconda istanza ho presentato, a mezzo e-mail, una richiesta di patrocinio per un circuito di minivolley con la richiesta di concessione in utilizzo di alcuni campi tra quelli rimasti in giacenza presso il Cr dopo la manifestazione del 2  giugno a Santa Maria degli Angeli. Ad oggi la risposta pervenuta è: “Egregi signori, in risposta a quanto in oggetto, comunichiamo che le richieste da voi  formulate, verranno discusse nella prossima riunione del consiglio del Cr Umbria. Era il 25 ottobre 2012. Ancora aspetto. So quanto impegnino le elezioni.
Roberto Allegria

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