Martina Falcinelli: «La Libertas Perugia ci crede»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Febbraio 28, 2013 00:01 Updated

Martina Falcinelli: «La Libertas Perugia ci crede»

Falcinelli Martina

Martina Falcinelli

Cerca di dare più smalto alla sua stagione la Libertas Perugia che però in questo campionato di serie C femminile continua a stazionare nei bassifondi della classifica. L’obiettivo del momento è cercare di restare a debita distanza dall’ultima piazza, ma per la salvezza bisognerà aspettare i play-out. Il gruppo è molto eterogeneo, tra le giocatrici uno spazio importante lo ha ritagliato l’opposta Martina Falcinelli che racconta la sua storia: «E’ da quando avevo circa 8 anni che gioco a pallavolo, ho cambiato molte società, dalla Fortebraccio, al Ponte Valleceppi, alla Grifo Volley, militando sempre in campionati di serie D e prima divisione, l’anno scorso sono arrivata alla Libertas. Per me quest’anno è la seconda esperienza nella massima categoria. Ho deciso di accettare la sfida principalmente perché volevo migliorare tecnicamente, giocando e scontrandoti con persone con molta più esperienza di sicuro si migliora. Mi sono subito trovata benissimo con tutte, mi hanno accolto tutte nel migliore dei modi, eravamo davvero una squadra unita, non ci mancava nulla, eravamo forti sia come squadra, pallavolisticamente parlando, che come gruppo. L’anno scorso però è stato anche un campionato molto particolare, infatti già da prima della fine del girone di andata sapevamo che nessuna squadra, o forse solo l’ultima, sarebbe retrocessa, ma abbiamo continuato comunque a cercar sempre di ottenere i migliori risultati e dare il meglio in campo. Al raggiungimento dell’ottavo posto a fine campionato hanno contribuito molto anche delle eccellenze come Elisa Radi, persona e giocatrice che stimo tantissimo. Quest’anno purtroppo ci ritroviamo in una posizione che a mio parere non meritiamo. Siamo una squadra con molti elementi giovani e poche persone di esperienza, ma la nostra forza siamo noi, questa è la nostra parola chiave! Noi con la nostra grinta, cattiveria agonistica e tanta voglia di dimostrare a tutti che quel penultimo posto non ci appartiene. Dobbiamo fare dell’unione la nostra forza, proprio come dice il famoso detto, restando unite, in questo momento di difficoltà, ma dove si intravedono bagliori di luce. Sono sicura che riusciremo a superare questo momento e a centrare il nostro obiettivo che è la permanenza. Siamo anche consapevoli che ciò che  forse manca quest’anno è una persona che faccia la differenza, una giocatrice da venti punti a partita che noi non abbiamo, lo si nota spesso in campo nei momenti di difficoltà». Non cerca una giustificazione la giocatrice alta 176 cm. che indossa la maglia numero 10. «Abbiamo sempre cercato in tutte le partite di dare il 110% perché siamo consapevoli che spesso, con alcune squadre, non basta neanche rendere il 100%. Credo che nonostante ciò possiamo comunque fare bene e raggiungere la salvezza. Già dalla partita contro San Feliciano si è vista una squadra molto più reattiva, determinata e grintosa. Quest’anno purtroppo non siamo state molto baciate dalla fortuna, abbiamo avuto non pochi momenti di difficoltà, una squalifica del nostro capitano Pamela Alunno Aleandri, la nostra centrale Pamela Aglietti che si è dovuta trasferire fuori Perugia per lavoro, sostituita però alla grande dai nostri tre centrali Arianna Cecchetti, Veronica Chiotti e Lucia Staccini, ma soprattutto i tanti infortuni ed assenze che hanno interessato la nostra squadra nel corso del girone di andata e purtroppo ne sono stata coinvolta anche io. Sicuramente tutto ciò ha avuto delle forti ripercussioni su tutta la squadra. Purtroppo quando parlavo di assenze mi riferivo anche a me. Durante una partita infatti, mentre ero in campo, mi è presa la tachicardia, mi sono spaventata tantissimo in quanto non mi era mai successo, soprattutto mentre stavo giocando, quindi ho subito chiesto al mio allenatore il cambio. Da lì purtroppo è iniziato un periodo davvero nero, sono dovuta star ferma per un mese senza potermi allenare, ho dovuto fare controlli su controlli, ma alla fine per fortuna dopo una lunga e angosciante attesa, sono potuta tornare in palestra ad allenarmi con le mie compagne». Vuole vedere il bicchiere mezzo pieno la schiacciatrice nata il 27 gennaio 1989 ed il suo pensiero finale è per gli aspetti positivi. «La partita contro Assisi, era un match che sentivamo molto, fuori casa, con una squadra forse sulle carte e guardando la classifica, con qualcosa in meno rispetto a noi, però sappiamo benissimo che ogni partita è una cosa a se stessa e noi dovevamo assolutamente prendere le distanze e portare a casa i tre punti! Così abbiamo fatto, con tanta, tanta grinta, determinazione, cattiveria agonistica e voglia di dimostrare che non ci meritiamo quel penultimo posto! Da ora in avanti comunque ogni partita sarà fondamentale, il nostro obiettivo: arrivare più in alto possibile in classifica. Io e tutte le mie compagne ci stiamo impegnando tantissimo, cerchiamo di dare sempre il massimo, a partire dagli allenamenti, affinché possiamo raggiungere il nostro obiettivo. Volevo infine ringraziare i nostri allenatori Simone Picchio e Mattia Capitani che non hanno mai smesso di credere in noi, i nostri dirigenti Emanuele Bragetti e Gaetano De Franco, il nostro presidente Aldo Valiani e il nostro pubblico che ci segue e sostiene ad ogni partita».

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