Città di Castello: Alessandro Franceschini si racconta

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 14, 2013 17:33 Updated

Città di Castello: Alessandro Franceschini si racconta

Franceschini Alessandro

Alessandro Franceschini

Altra serata di festa ieri sera per la Gherardi Svi Città di Castello. Dirigenti, staff ed atleti si sono ritrovati in un ristorante a pochi chilometri dal centro tifernate, ospiti di Matteo Ciani, figlio del vicepresidente Vinicio, e di Giacomo Bianchi. E così di fronte agli ottimi piatti serviti dai cuochi, prima della torta che celebrava il trionfo biancorosso, c’è stata l’occasione per tutti di ripercorrere quest’annata che sta per volgere al termine, annata che ha riportato Città di Castello, la sua società e la sua squadra in serie A1. Ed allora abbiamo fatto due chiacchiere con il centrale Alessandro Franceschini che ha un record importante, cioè è l’unico atleta ad aver centrato le ultime tre promozioni biancorosse, era presente nel 2004 dalla B2 alla B1, nel 2008 dalla B1 alla A2 e quest’anno dalla A2 alla A1. Il giocatore ha un po’ ripercorso tutta la sua carriera, a partire dalla giovanili fino alla vittoria di questo campionato: «Ho iniziato a muovere i miei primi passi nel mondo della pallavolo nel mio paese, a San Giustino, quando nel 91-92 Città di Castello sponsorizzata da Ingram, fece il suo primo anno di A1. Era bello incrociare in quegli anni tanti campioni dopo l’allenamento e mai mi sarei immaginato di vestire quella maglia un giorno. Il mio passato prima di Città di Castello è fatto di tante piccole soddisfazioni con società locali dove mi sono trovato bene più che altro per le amicizie che ancora oggi mi porto dietro. So che in confronto a tanti altri giocatori non avrò un curriculum giovanile di società importanti ma posso dire di essere ugualmente felice forse perché mi ricorda sempre da dove sono partito e dove sono ora con tanti sacrifici e un pizzico di fortuna. San Giustino (la prima squadra all’epoca militava in B2 se non sbaglio), Selci, Sansepolcro e poi a 18 anni sono arrivato a Città di Castello in B2. E’ stato un salto importante soprattutto dal punto di vista dell’impegno e passavo dal puro e semplice divertimento, ad un giusto mix di piacere e dovere verso la maglia e i miei compagni. Ho conosciuto in questi anni tanti atleti sia del posto che provenienti da fuori e da ognuno di loro ho appreso qualcosa e in qualche modo un po’ tutti mi mancano. Il secondo anno ho trovato spazio (anche grazie alla regola dell’under in campo) e abbiamo vinto la B2 ed è stata un’emozione e il vecchio palazzetto era pieno di gente come non me lo sarei mai aspettato. Salendo in B1 si è iniziato a parlare di una sorta di professionismo e la costruzione del nuovo palazzetto ha dato il via ad un seguito incredibile. Ora si trattava personalmente di fare ancora un salto di qualità e la società ha voluto scommettere su di me e ho cercato di ripagarli nel modo giusto. All’inizio non è stato facile e l’ascesa è stata più lenta ma ce l’abbiamo fatta e credo che nella testa di molti ancora ci si sia quell’attacco di Zampetti che ci porta dopo 14 anni in serie A2 di nuovo! E’ stato un po’ entrare nella storia quell’anno. E’ proprio quell’anno della promozione che per me è stato l’anno più difficile a causa di un infortunio che mi ha tenuto fuori più di tre mesi. In quei momenti ho visto passarmi tutto davanti ed è quando non puoi farla una cosa,quando non la dai più per scontata, che capisci se ti interessa davvero. L’anno dopo mi sono ritrovato in A2, sempre più gente gremiva il palazzetto e iniziavano a riconoscerti per strada ed è stato bellissimo. Poi l’anno dopo ho deciso di allontanarmi da Città di Castello perché sentivo la necessità di una maturazione interiore e poi perché avevo voglia di ritrovarmi un giorno a vestire quella maglia per un merito indiscusso e non perché ero del posto o uno dei pochi cresciuti li in società e quindi mi sono messo in discussione. Sono tornato con un altro carattere con un’altra volontà e finalmente mi sono goduto a pieno quello che vuol dire giocare a Città di Castello. Le chiamate estive con Radici, il nostro riavvicinarsi mi ha fatto capire che potevo tornare e avrei potuto dire la mia. E ritrovare amici, ex compagni di squadra come Valdemaro Gustinelli, Marco Bartolini, Massimo Calogeri, persone che mi conoscono da più di dieci anni fuori e dentro il campo è stata una spinta notevole. E inoltre la possibilità di ritrovare un amico vero come lo scout Roberto Ciamarra ti fa capire che a differenza di molti altri sport la pallavolo è davvero qualcosa di diverso perché dove mi giro ritrovo amici che poi è quello che rimarrà quando avrò anche io appeso le scarpe. Poi che dire? Un anno come questo non si dimenticherà facilmente e sarà difficile riviverlo. Essere in campo nelle ultime tre promozioni del Città di Castello e chi lo avrebbe mai immaginato, passare dalla B2 alla A1, giocarci per sette lunghi anni e trovarmi qui ancora con la voglia di dimostrare qualcosa. Penso che posso solo ritenermi fortunato, ringraziare la società che ha creduto in me, un po’ me stesso e sicuramente Dio». Ed allora quale migliore occasione per festeggiare ancora la promozione con Alessandro Franceschini e con tutti gli altri atleti se non quella della festa in piazza del prossimo 23 marzo. È già iniziata la prevendita dei tagliandi di partecipazione al Pala-Ioan dal martedì al venerdì dalle ore 19 alle ore 20, fino a 12 anni gratis, da 12 a 18 anni ridotto 5 euro, oltre i 18 anni 10 euro.
(fonte Città di Castello Pallavolo)

Franceschini Alessandro (2004)

Alessandro Franceschini (2004)

Franceschini Alessandro (2006)

Alessandro Franceschini (2006)

Franceschini Alessandro (2008)

Alessandro Franceschini (2008)

Commenti

comments

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 14, 2013 17:33 Updated