Consuelo Petrocchi: «Stagione perfetta per Acquasparta»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 21, 2013 21:00 Updated

Consuelo Petrocchi: «Stagione perfetta per Acquasparta»

Petrocchi Consuelo

Consuelo Petrocchi

E’ festa grande in questa settimana per la squadra targata Cmp Acquasparta, squadra vincitrice della serie D femminile con sei giornate di anticipo sulla fine della stagione regolare. Un campionato entusiasmante vissuto costantemente al vertice con le ragazze del presidente severi che hanno conquistato la matematica del primo posto e la conseguente promozione sabato scorso sul campo del Sigillo. Tutti erano convinti di riuscire sabato a chiudere i conti, tanto che, al seguito delle ragazze biancorossocrociate c’era addirittura un pullman di tifosi. Pronte da tempo le magliette celebrative che sono state indossate non appena è caduta l’ultima palla a terra ed è cominciata la festa in campo e sugli spalti. Un traguardo tagliato per merito di tutti, ma in particolare del tecnico Consuelo Petrocchi che racconta così la stagione: «Lo scorso anno siamo arrivate settime e siamo entrate nei play-off, in seguito abbiamo cercato di creare un gruppo unito e un ambiente piacevole, caratteristica di sempre della piccola seppur storica società di Acquasparta (esiste ufficialmente dal 1982). Le due gare di post season, tiratissime, perse senza due titolari ci avevano lasciato l’amaro in bocca, così il nostro d.s. Graziano Pierini insieme a tutta la società ha cominciato a dirmi che voleva provare a vincere il campionato, anche perché in questa squadra c’erano giocatrici, seppur con esperienza, ancora digiune alle promozioni. Il motivo di puntare ad un campionato di vertice è stato anche quello di creare un punto di riferimento importante per il settore giovanile che per noi è stato sempre un punto di forza (in questa stagione abbiamo raggiunto circa 50 presenze nel minivolley e circa 30 tesserate nelle altre categorie giovanili). Ovviamente in campagna acquisti gli obiettivi primari erano una schiacciatrice ed una palleggiatrice ma non immaginavo di poter fare i colpi che poi sono stati messi a segno. La chiave di volta per portare Ilenia Guerreschi ad Acquasparta è stato il progetto che gli abbiamo prospettato e la collaborazione nata tra noi e Marsciano che ha favorito lo scambio di atlete; sulla decisione di Elisa Petrelli, che veniva dalla promozione con la Ternana, ha influito sicuramente il fatto che non poteva per motivi di studio impegnarsi con una categoria nazionale, alla fine un ambiente all’insegna della serietà e del divertimento non l’hanno fatta esitare; Rachele Testasecca era la ciliegina sulla torta e quindi un plauso alla dirigenza che l’ha strappata alla concorrenza di squadre di categoria superiore. Dopo l’ultimo acquisto mi sono resa subito conto che non sarebbe stato un anno facile soprattutto per le aspettative e per la gestione di ragazze che precedentemente avevano militato anche in società molto più blasonate della nostra». L’allenatrice nata il 20 gennaio 1974 descrive la metamorfosi che ha avuto protagonista lei stessa. «Sono passata in pochi anni a gestire una squadra che prima mi riconosceva come guida tecnica ma anche una madre, e successivamente aveva delle aspettative in me da vero e proprio coach, questo ha sicuramente fatto alzare la mia dedizione e concentrazione ad ogni allenamento e ad ogni partita. Ovviamente uno dei regali più importanti che mi ha fatto la società è stato quello di affiancarmi una persona speciale come il secondo allenatore Francesco Nicolao con il quale abbiamo condiviso sin da subito ogni decisione tecnica, comportamentale e disciplinare da attuare con le atlete. La convinzione di poter ottenere la promozione c’è stata da subito, non posso negarlo, visto il patrimonio a disposizione e i sacrifici fatti dalla società. Il gruppo ha avuto sempre quella giusta cattiveria e determinazione per affrontare ogni partita ed ogni squadra senza mai guardare i punti di vantaggio che giornata dopo giornata aumentavano. E questa devo dire è stata la cosa che più mi ha impressionato e di cui sono molto orgogliosa, siamo riusciti ogni settimana a lavorare pensando alla partita che andavamo ad affrontare e non a quella che avevamo fatto. E’ qui che si è vista la differenza, la professionalità di giocatrici che si sono da subito calate nella categoria ma non si sono mai risparmiate, sia negli allenamenti che nelle partite, ed hanno trascinato nel lavoro tutto il gruppo. Per le restanti partite ormai l’obiettivo è spostato al mantenimento dell’imbattibilità, non sarà facile mantenere ora alta la concentrazione ma ci proveremo». Il traguardo è stato dunque già tagliato in largo anticipo e adesso è tempo di ringraziamenti. «Questa promozione la dedico a tutta la società dal presidente Giampiero Severi, ai dirigenti Todini, Pierini, Carpinelli, al preparatore atletico Emanuele Benvenuti che con grande dedizione ha lavorato con tutte le atlete. Non posso non condividerla in primis con le atlete che ho cresciuto sin da bambine, il capitano Lucia Romani, Jolen Romani, Simona Todini e Giulia Carpinelli, alle quali, dopo una finale persa in prima divisione, avevo promesso che non avremmo smesso di giocare insieme senza riuscire ad ottenere una promozione (e così è stato, ndr). Voglio ringraziare però tutto il resto del gruppo, Elena e Cristina Toni, Elisa Michini, Pamela Guerrini, Claudia Ubaldi, Ilenia Guerreschi, Elisa Petrelli, Rachele Testasecca, Alessandra Fucile, Chiara Bravini, Sofia Luchetti, Federica Persichetti». I festeggiamenti sabato sera si sono protratti sino a notte fonda «Ci siamo ritrovati insieme a tutti i nostri più calorosi tifosi in un bar del paese ed abbiamo tirato a fare tardi, ma la festa ufficiale è fissata per l’ultima giornata di campionato dove dovranno essere presenti tutti perché questa è stata la promozione che Acquasparta attendeva da 20 anni». Per una pagina che si sta per chiudere ce n’è già un’altra all’orizzonte che si sta per aprire, anche se è prematuro in questo momento per la Petrocchi che da tecnico cerca di ripercorrere le tappe già attraversate nella carriera da giocatrice e che ha avuto il suo apice in serie B2 con la Ternana dopo aver militato ad Acquasparta, alla Bosico Terni, prima in serie D e poi in serie C, ed infine con l’Amerina in serie C. «Da allenatrice ho sempre svolto l’attività giovanile e da quando ho smesso di giocare ho cominciato a guidare Acquasparta in serie D. Il prossimo anno sicuramente le difficoltà aumenteranno anche perché nella serie C ci sono squadre con organici competitivi, ma reputo che la cosa più importante in questa categoria sarà allestire un gruppo solido ed unito perché ci saranno sicuramente momenti in cui la forza dello stesso sarà determinante. Per eventuali acquisti lascio la palla al nostro direttore sportivo, ma prima spero nel rinnovo del mio rapporto con la società».

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