La Sir Safety Perugia vista da Carloncelli

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Marzo 14, 2013 15:03

La Sir Safety Perugia vista da Carloncelli

Carloncelli Gianluca

Gianluca Carloncelli

Monopoli Francesco

Francesco Monopoli

Con la squadra di Kovac al lavoro in preparazione per i quarti di finale play-off contro Piacenza, c’è un’altra squadra della Sir Safety Perugia che in questi giorni è in fervente attività. È lo staff tecnico bianconero impegnato nello studio tecnico-tattico dell’avversario. In particolare stanno ‘scrutando’ Fei e compagni i due scout addetti al video e alle statistiche del gruppo di lavoro bianconero, Gianluca Carloncelli e Francesco Monopoli. Per entrambi è il terzo anno di attività con la società del presidente Sirci e, se per Monopoli si tratta dei ‘primi passi’ in questo ambiente, Carloncelli può considerarsi un decano del mestiere dopo una quindicina di stagioni passate ad analizzare traiettorie e percentuali dell’avversario di turno in serie A. Due membri dello staff che, dietro le quinte, svolgono un lavoro fondamentale per le prestazioni di capitan Vujevic e compagni. Del ruolo di uno scout, dell’importanza all’interno di uno staff tecnico e della prossima avversaria Piacenza parliamo proprio con Gianluca Carloncelli, il più anziano della coppia: «Di questi tempi lo scout ha assunto una certa importanza, perché la pallavolo è diventata molto incentrata sulla potenza fisica e l’unica soluzione è cercare un modo di fronteggiarla studiando le traiettorie ed il sistema di gioco delle varie squadre. Soprattutto con le tante soluzioni tattiche attuali, è molto utile lo studio che viene svolto anche per posizionare bene muro e difesa. Non bisogna dimenticare infine l’apporto dello studio statistico anche per la propria squadra per poter aiutare a correggere alcune problematiche o difficoltà». Entriamo a fondo nel mondo dei numeri e dei video in casa Perugia. «Oltre alla classica analisi durante la gara, lavoriamo normalmente durante la settimana su otto-dieci gare del futuro avversario. In particolare vengono studiate la distribuzione, le direzioni di attacchi e servizi, le percentuali di ricezione, l’efficienza in battuta e quant’altro. Il tutto catalogato su carta e su video e fornito a Kovac ed a Fontana per poter preparare gli allenamenti dedicati specificamente alla partita e per le sedute video pre-gara, normalmente due o tre. Inoltre svolgiamo dei lavori singolari e settoriali sui nostri giocatori che ne fanno richiesta o che ne hanno necessità ed ogni quattro-cinque gare sviluppiamo l’analisi sul nostro gioco». Carloncelli usa sempre il plurale parlando del lavoro di scoutizzazione. Già, perché con il suo collega Francesco Monopoli si è creato davvero un rapporto perfetto. «Con Francesco lavoriamo completamente in team. Francesco è qui da tre anni come me ed è la persona migliore che la società potesse trovare, molto disponibile e molto paziente nel reggere a tutte le mie ‘pressioni’. In tre anni come scout ha preso confidenza con questo lavoro ed è cresciuto tantissimo tant’è che ora non ha problemi nemmeno in serie A1. Si, proprio un ragazzo impagabile». Carloncelli e Monopoli sono ora completamente concentrati su Piacenza. Non sveleranno mai i segreti tattici, però… «Ora tutto il nostro lavoro è ovviamente sulla Copra, sulla quale ci sarebbero tantissime cose da dire. Sicuramente ha dei punti di forza importanti, come la qualità tecnica e l’esperienza dei vari Papi, Fei, Zlatanov e Tencati, un alzatore difficile da studiare e leggere come De Cecco ed un fenomeno come Simon. Dovremo cercare di contrastarli lavorando su alcune scelte tattiche e già in questi giorni stiamo lavorando per risolvere alcuni dubbi che abbiamo in tal senso. In campionato, pur giocando due buone gare, abbiamo perso in entrambe le occasioni e quindi sappiamo che serve qualcosa in più ancora per provare a rendere eccezionale il finale di stagione di questa squadra. Se siamo arrivati sesti, facendo una regular season entusiasmante, il merito è di un lavoro totale di tutti. Di questo gruppo, dello staff tecnico e di una società solida alle spalle sotto tutti i punti di vista, e parlo di correttezza, di organizzazione e di rispetto. Con queste basi di partenza tutto è venuto più facile».
(fonte Umbria Volley Perugia)

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