Michele Piersanti: «A Corciano ho trovato nuovi stimoli»

Michele Piersanti

Per la Etruria Corciano è un campionato di serie C maschile diverso da quelli affrontati in passato, il parco atleti è stato ringiovanito molto e le magliette nere non hanno più quelle ambizioni di vertice a cui avevano abituato negli scorsi anni. Tra i volti nuovi che stanno facendo molto bene c’è Michele Piersanti che analizza la situazione con razionalità: «Non stiamo attraversando un ottimo periodo come squadra in quanto siamo reduci da due brutte sconfitte contro Spoleto e Terni. La stagione nel complesso non stava andando male per quelli che erano i nostri obiettivi, avevamo fatto punti contro chi dovevamo, anche se abbiamo commesso un passo falso nella trasferta di Narni nel girone d’andata, ed abbiamo rosicchiato qualcosa alle squadre maggiormente quotate come la Rossi Ascensori Foligno e la Clitunno». Mercoledì scorso contro Terni è arrivata una sconfitta netta per i corcianesi in un match dal pronostico chiuso. «E’ stato uno scontro impari, loro venivano sicuri di fare e noi eravamo ridotti ai minimi termini a causa di assenza e infortuni. In questo torneo troviamo a mio avviso due squadre molto più attrezzate rispetto alle altre, due squadre che potrebbero regalarsi qualche sorpresa, e il resto delle squadre che lotta per ritagliarsi spazi a seguire». Il gruppo allestito quest’anno dalla Etruria punta a far crescere atleti giovani tramite l’innesto di atleti più esperti e ciò ha portato l’atleta nato il 5 agosto 1995 a lasciare il ruolo di palleggiatore. «Per me questo è stato un anno piuttosto particolare in quanto mi sono trovato a ricoprire un ruolo che fino a qualche mese non mi apparteneva, anche a causa di infortuni che hanno colpito contemporaneamente alcuni miei compagni, mi sono ritrovato a dover fare lo schiacciatore, ruolo che credo di interpretare discretamente anche se ancora ho moltissima strada da fare e molto da imparare. Oltre a me credo che una piacevole sorpresa per la nostra squadra sia anche il centrale diciottenne Andrea Rivosecchi. Siamo partiti con l’obiettivo di crescere e ultimamente siamo diventati due pezzi della scacchiera piuttosto importanti. Il mio futuro? Chissà..»

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