Alessandro Marta, profumo d’azzurro

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Aprile 2, 2013 16:36

Alessandro Marta, profumo d’azzurro

Marta Alessandro (saluto)

saluto sotto rete della nazionale italiana cadetti e del libero Alessandro Marta (maglia bianca)

La prima esperienza in maglia azzurra non si scorda mai e quella di Alessandro Marta si è conclusa con una medaglia di bronzo al torneo internazionale del Memorial Cornacchia svoltosi durante le feste pasquali a Pordenone. Un raduno molto particolare visto che la nazionale italiana ha convocato gli atleti visti nei vari Regional Day svolti nella penisola nei mesi scorsi e che l’atleta perugino racconta così: «Appena arrivati, dopo una breve occhiata all’albergo siamo subito andati ad allenarci. Mettere insieme 12 persone che non si conoscono non è facile. In allenamento abbiamo tenuto un ritmo altissimo senza perdere mai la concentrazione, questo ci ha permesso di trovare l’intesa anche se non abbiamo mai provato una squadra titolare. Nella prima gara abbiamo iniziato contratti, non riuscivamo a sbloccarci ma dopo poco, abbiamo cominciato a giocare la nostra pallavolo pulita. Il livello era molto alto e ci siamo ritrovati a giocare con squadre, oltre che più grandi, anche più forti. Ci siamo impegnati e, eccezion fatta per il duello di semifinale con la favoritissima Russia (che poi ha vinto la manifestazione), siamo riusciti a spuntarla. Nel giro di pochi giorni abbiamo tutti legato molto e questo ci ha aiutato soprattutto in campo, dove abbiamo dato sempre il massimo». Un terzo posto che vale molto di più dato che la manifestazione era riservata a squadre under 19 maschili ma la selezione azzurra era in pratica una under 16, per cui svantaggiata nei confronti di collettivi più evoluti e che si conoscono da molto più tempo, per cui meglio amalgamati. Il libero in forza alla Grifo Volley Perugia commenta la tre giorni di competizione. «Mi ha impressionato la fisicità dei miei compagni di squadra, anche se non eravamo tra i più alti, avevamo delle gran doti di salto, quindi ce la siamo cavata bene. Non eravamo grandi ricettori, ma a mio parere avevamo un bel palleggio e questo ci aiutava molto. Inoltre avevamo una gran battuta in salto e una float molto ficcante che ha messo in difficoltà squadre di grandi altezze come Svizzera e Kazakistan. In attacco mi sono piaciuti molto i nostri schiacciatori che hanno mostrato una gran manualità e anche intelligenza di gioco, al centro avevamo due elementi veramente forti a muro».
(fonte Grifo Volley Perugia)

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