Geriatria Volley sfida la crisi… e vince

Riccardo Valocchia

Si è trattato di una vera e propria serata indimenticabile quella che Geriatria Volley ha mandato in scena ieri sera. Una giornata dedicata al divertimento nella quale non sono mancati i veterani che dentro al rettangolo separato da una rete trovano ancora piacere a farsi del male. Muscoli ed articolazioni sono state messe a dura prova dalle superfici di gioco più disparate: i primi due set sono stati giocati infatti sul cemento, terreno veloce che esalta le caratteristiche dei centrali, gli ultimi due parziali sono stati disputati sul parquet, suolo elastico che mette in evidenza la tecnica degli attaccanti di palla alta. Ma se nella prima metà di gara il gioco in primo tempo è stato pessimo, nella seconda metà c’è stato da mettersi le mani nei capelli… e non tutti lo hanno potuto fare. Il cambio di pavimento ha fatto emergere i dolori più disparati e si è sentita come non mai la mancanza del medico sociale Berioli e del pronto soccorso Brunetti che avrebbero fatto proprio comodo in questa occasione. Ma il carrozzone della pallavolo obsoleta è andato comunque avanti per la sua strada mettendo a repentaglio le sue giunture ma senza risparmiarsi nei gesti tecnici più azzardati, come le difese acovate di cui ormai si è sviluppata una tecnica davvero sofisticata. Sono state proprio le rappresentazioni in seconda linea a strappare applausi, nonché tendini e fibre muscolari. Il confronto è terminato con un salomonico due pari, a dimostrazione che non basta scegliere per primi i compagni di squadra, ma bisogna anche saperli gestire… capito Tei! Vale la pena fare una piccola pendice all’appuntamento degli ‘old’ perugini che hanno contato dodici elementi anche stavolta a dispetto dei vari disertori (Bartoccini, Rogari, Spagnolli, Valocchia) che per il ponte della Liberazione se ne sono andati in giro a spendere soldi, chi per comprare protesi, chi per andare a ballare, chi agli agriturismi e chi ai parchi tematici… alla faccia della crisi!

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