Giuseppe Lomurno invoca il fair-play

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 11, 2013 12:20

Giuseppe Lomurno invoca il fair-play

Lomurno Giuseppe (microfono)

Giuseppe Lomurno

Mi sento in dovere di intervenire su quanto accaduto e portato alla ribalta su alcuni organi di informazione, in merito alla semifinale regionale under 14 tra il Città di Castello e il San Mariano, ma anche per stigmatizzare altri comportamenti che, ultimamente, si sono verificati nel nostro mondo. Ed è proprio, ed in particolare, parlando di attività giovanile che vorrei introdurre alcune considerazioni citando il regolamento del Panathlon internazionale sul fair-play: “Lo sport è un’attività che mette sempre in competizione con altri. Quando ci si oppone agli altri, tale competizione non può essere separata da una certa attitudine morale. Si deve operare in un clima di lealtà e verità nel rispetto totale e sincero delle persone e delle regole scritte e non scritte, che esprimono l’etica dello sport. I comportamenti non dovranno essere isolati e dovranno accordarsi con l’atteggiamento generale di questi sportivi, fino a corrispondere a una filosofia di vita”. Partendo da quanto sopra non posso fare a meno di constatare come in un momento quale quello attuale, in cui non mancano esempi di sport diseducativo, si avverte il bisogno di infondere negli adolescenti i principi del fair-play; lo sport è esempio di comportamento, è una grande scuola di vita ed è una realtà che si pone a cavallo dello sviluppo del corpo e dell’anima, come fenomeno relazionale in cui la ricerca della vittoria non deve prevalere sul riconoscimento della pari dignità di chi partecipa alla competizione. L’attività sportiva quindi, al di là del risultato conseguito, del gesto tecnico e degli schemi di gioco, deve avere una forte valenza educativa in quanto concorre alla formazione di una personalità armonica ed equilibrata, che pone le basi per una apertura a valori più alti quali la cultura, la partecipazione sociale e la ricerca di significati che vanno oltre gli aspetti materiali e quotidiani della vita. Vorrei sottolineare come lo sport abbia un ruolo importante sia nelle grandi che nelle piccole comunità. Cominciando dalle partite e dai tornei amatoriali, per finire ai campionati ufficiali della federazione, tutti i partecipanti giocano, si allenano e apprendono. Lo sport concorre anche a edificare la cultura della pace e della tolleranza, che insieme superano le frontiere e le etnie in nome dell’intesa e del mutuo rispetto. Bisogna essere sereni anche di fronte alla sconfitta, mantenendo la propria dignità. Se non si accettano le regole e i principi del gioco, in nome della vittoria a tutti i costi, si è considerati indegni e disprezzati. Quanto sopra è solo un piccolo passo verso la consapevolezza che la sportività, il rispetto delle regole, il rispetto degli altri e la lealtà sportiva, devono partire da noi adulti ed è in quest’ottica che ho infinitamente apprezzato la conclusione della vicenda under 14, giunta ben prima che si pronunciasse la giustizia sportiva permettendo la ripetizione della gara. Devo, quindi, ringraziare in particolare la società Polisportiva San Mariano, per aver riportato la querelle nell’ottica di quel fair-play che ci dovrebbe accompagnare in ogni nostra azione.
Giuseppe Lomurno

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