L’estate azzurra di Matteo Piano

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 29, 2013 13:42 Updated

L’estate azzurra di Matteo Piano

Piano Matteo (Italia)

Matteo Piano

La sua estate la trascorrerà probabilmente con la nazionale azzurra. Per adesso fa parte del gruppo che sta lavorando da qualche settimana a Cuneo agli ordini di Mauro Berruto. Matteo Piano, ruolo centrale, compirà 25 anni il prossimo ottobre ed è un giocatori il cui cartellino è di proprietà del Copra Elior. Dove è arrivato nell’estate del 2009 subito dopo lo scudetto vinto dalla formazione biancorossa, dove ha giocato nelle giovanili per due stagioni dividendosi anche con la prima squadra per poi ‘volare’ a Città di Castello in prestito, in serie A2. Nella stagione appena conclusa ha vinto in carrozza il campionato, approdando in Al. Ora è in nazionale, sogna di partecipare alla World League ma intanto non vede l’ora di essere sabato prossimo al Pala-Banca per il Bovo Day. «Personalmente – sottolinea Matteo Piano – non ho conosciuto Bovolenta ma l’anno in cui ero a Piacenza Zlatanov ne parlava spesso, raccontava tanti aneddoti. E poi la scorsa stagione ero in squadra con Giombini e Rosalba, altri due suoi grandi amici e di racconti ne ho sentiti a migliaia. La scorsa settimana ho avuto la fortuna di conoscere sua moglie Federica in occasione della cena di beneficenza con la nazionale e ne sono stato colpito per la forza, il coraggio e le belle parole che ha detto». Sabato prossimo a Piacenza andrà in scena la seconda edizione del Bovo Day e per l’occasione la nazionale azzurra arriverà per la prima volta a Piacenza. «Sono davvero felice che questo evento che lega in maniera indissolubile con solo il mondo della pallavolo si tenga al Pala-Banca che è stata per un po’ di tempo la casa di Bovolenta e dove lui ha lasciato il segno. Inizialmente si parlava di Cuneo per questa edizione del Bovo Day, sono solo contento che invece si faccia a Piacenza». Come stai vivendo questo periodo con la nazionale? «Benissimo, si lavora molto sui dettagli, è una nuova esperienza che sarà determinante per la mia crescita. Non mi aspettavo di essere convocato anche adesso, è stato tutto graduale, ho iniziato questo inverno con i primi collegiali tra tanti sacrifici ma ne è valsa la pena, visto che ora sono ancora nel gruppo. Adesso la speranza è fare parte della squadra che parteciperà alla World League. Il mio campionato si era chiuso prestissimo, per fortuna a Città di Castello ci siamo allenati ancora per alcune settimane e rispondere alla chiamata della nazionale non mi ha creato particolari problemi». Dove giocherai la prossima stagione? «Onestamente non lo so ancora, devo aspettare cosa deciderà Piacenza, visto che sono un giocatore del Copra Elior. Sono comunque in una botte di ferro perché qualunque sia la decisione è tra due realtà, Città di Castello e Piacenza, in cui mi sono trovato benissimo. E poi il colore sociale è sempre quello, biancorosso. E’ il colore di tutte le squadre in cui ho giocato: Asti, Piacenza e Città di Castello». Comunque sia, per te la prossima stagione sarà in Al. «Credo e spero proprio di sì. E’ bello potersi confrontare con giocatori di livello assoluto, il fatto che anche la prossima stagione non ci saranno retrocessioni può essere uno stimolo per molte società ad investire sui giovani. Sarebbe bello rimanere a Città di Castello dopo avere vinto un campionato e dove con ogni probabilità potrei avere più possibilità di giocare. Ma sarebbe stupendo anche tornare a Piacenza come terzo centrale ed essere a fianco di tanti campioni. Il cammino più adatto forse sarebbe quello di giocare un anno con una certa frequenza, aspetto con grande fiducia». Quanto sei cresciuto in questi due anni lontano da Piacenza? «Credo tanto. Ho fatto le mie esperienze, mi sono impegnato tantissimo e partecipare ai vari collegiali della nazionale durante la stagione non è stato semplice visti gli impegni di campionato ma è stato utilissimo. E adesso spero di raccogliere qualche altra soddisfazione, intanto essere in ritiro con gli azzurri è già stupendo. E lo è ancora di più tornare con questa maglia a Piacenza sabato per una causa che merita solo applausi».
(fonte Libertà)

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