Eleonora Montagnoli soddisfatta dell’anno a Tavernelle

Eleonora Montagnoli

Una stagione agonistica più che positiva, quella appena conclusa, per le ragazze della serie D femminile targata Antico Mulino Tavernelle. La squadra, guidata dal tecnico Simone Volpi, ha centrato pienamente gli obiettivi prefissati: fare un bel campionato e rientrare nei play-off. A tirare le somme dell’anno appena trascorso è Eleonora Montagnoli, un atleta giovane, dal rendimento sicuro che non ha deluso le aspettative della società: «Sono contenta dell’esperienza appena trascorsa, mi sono trovata molto bene con tutti, ho conosciuto un ambiente nuovo e valido dove sono migliorata a livello tecnico e tattico». Cresciuta nella società del San Sisto dove nella stagione 2011/2012 è stata protagonista della promozione in serie D, per la centrale classe 1991, è stato il primo anno in maglia biancoceleste. «All’inizio ero spaventata, come in tutti i cambiamenti non sapevo cosa avrei trovato, ma in poco tempo mi sono ambientata, sono entrata in grande sintonia con il gruppo che mi ha accettato molto bene e sono rimasta meravigliata dal clima familiare che ho trovato in palestra. Non solo la società è vicina alle giocatrici, ma l’intero paese segue la squadra, a ogni partita la palestra era sempre piena di gente che faceva il tifo per noi». Il quarto posto in classifica nella stagione regolare ha permesso alle ragazze di coach Volpi di accedere ai play-off. «Abbiamo fatto un buonissimo campionato, siamo arrivate alla post season molto cariche e determinate. Nelle prime due gare abbiamo vinto prendendo tre punti pieni senza problemi, poi ci siamo scontrante con Nocera Umbra, una squadra ben organizzata che ha saputo giocare in modo costante senza errori per tutto il match a differenza nostra che, solo a tratti abbiamo mostrato quello che sappiamo fare. Questo scontro ha frenato la nostra corsa verso la vetta, ma sia noi che la società siamo soddisfatti del lavoro complessivo. Il risultato di questo campionato è merito del gruppo che è sempre stato unito e della società che ha sempre creduto in noi».
Ilaria Cesaroni

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