Geriatria Volley finisce in barzelletta

i reduci della pallavolo di Geriatria Volley

Gli americani dicono “sell in may and go away”. Un riferimento agli investimenti di borsa che durante l’estate battono storicamente la fiacca. Con la fine di maggio, in effetti, lo sport come i titoli azionari cominciano a diminuire d’interesse e si concedono un periodo di ferie. Vanno lette in questa chiave le molteplici defezioni che nell’ultimo venerdì del mese hanno messo a repentaglio la dignità di Geriatria Volley che per la prima volta nella stagione non ha raggiunto i numero legale. Nel gruppo dei veterani un vero e proprio ammutinamento non ha consentito il regolare svolgimento della seduta. Mancavano i nomi minori (i cosiddetti titoli sottili), ma il volume degli scambi è risultato ugualmente penalizzato. C’erano però tutti i punti di riferimento (le famigerate blue chips) che hanno tentato in ogni modo di rendere frizzanti le negoziazioni. Risultato: poche contrattazioni ed impossibilità di fare un prezzo. La conseguenza è che non si è potuto assolutamente determinare il risultato. Una serata scialba che ha fatto storcere il naso agli operatori del settore, molti dei quali hanno giocato con la puzza sotto al naso. Insomma, i veri fuoriclasse erano pronti alla grande chiusura di stagione mostrando il loro volto migliore ed invece hanno esibito il loro lato B.

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