Simone Camardese, lo specialista in promozioni del Chiusi

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Giugno 3, 2013 10:47

Simone Camardese, lo specialista in promozioni del Chiusi

Camardese Simone (esultanza)

Simone Camardese

Sono tanti i protagonisti della cavalcata trionfale della Emma Villas Chiusi che è sbarcata per la prima volta nella sua storia nel palcoscenico nazionale in seguito alla vittoria del campionato e la promozione in serie B2 maschile. Tra loro una parte di rilievo la occupa il regista, che nel caso dei biancoblu è anche il capitano, un giocatore che ha una certa abitudine coi successi, ed è proprio Simone Camardese a raccontarli: «Nella mia carriera ho conquistato sei promozioni, due dalla B2 alla B1 e quattro dalla C alla B2. Di quelle della massima categoria regionale, ricordo che ogni volta, con il Cus Perugia, con Spoleto, con Todi e con Chiusi, siamo partiti con i favori del pronostico e sempre con una certa pressione. Sono stati quattro campionati piuttosto simili come andamento e tutti una grandissima soddisfazione, condivisa sempre con compagni molti dei quali sono anche miei cari amici». Nonostante tutto, per l’atleta di origine ternana vivere le sensazioni che regalano gli spareggi della post season è sempre molto affascinante. «Sono partite dal gusto particolare, quelle che hai voglia di giocare fin da settembre. Gestire emozione, pressione e fatica diventa quasi più importante che fare bene il bagher o il palleggio. E a me sinceramente piace anche la formula con le prime otto che si qualificano, proprio perchè c’è la possibilità di entrare in pieno nel clima dei play-off. Oddio, probabilmente dico così perchè ci è andata bene…». Dopo due anni trascorsi nella squadra del Corciano, a pochi passi dal luogo in cui risiede, nella scorsa estate è arrivata la proposta di Chiusi, una sfida importante alla quale non si poteva rinunciare. «La società aveva ed ha grandi ambizioni ed il fatto che abbia pensato a me per la regia mi ha dato grandi motivazioni. La squadra era fortissima e sapevo che sarebbe stata una stagione esaltante. A Corciano sono stato benissimo. Ho avuto l’occasione di continuare a giocare in un periodo molto bello ma molto intenso dal punto di vista familiare ed ho potuto giocare con tanti amici divertendomi un mondo. Il fatto di abitare vicino al palazzetto era una situazione comoda per me, ma le motivazioni sono sempre state alte quando sono sceso in campo. Chiaramente poter giocare per vincere il campionato, come è successo quest’anno a Chiusi, porta come conseguenza delle motivazioni ulteriori». L’approdo nel club toscano ha portato con sé anche l’onore e l’onere di essere capitano della squadra. «L’onore molto grande, anche se devo dire che Chiusi è una squadra con tanti capitani che sanno tutti come gestirsi in campo. Oneri sinceramente non ce ne sono stati… Di pressione e responsabilità, come è giusto che sia, ne avevamo già». La soddisfazione per la meta raggiunta si mescola con i pensieri di un 36enne che lotta ancora per qualcosa di importante. «Il primo pensiero è che ancora me la cavo! Battute a parte, penso che riuscire ad avere ancora questa voglia di giocare e di divertirmi ad un’età sportivamente avanzata è un bel segnale e mi conferma per la millesima volta quanto mi piace giocare a pallavolo». Dall’alto della sua esperienza è sempre molto interessante capire quale sia stato il segreto di un gruppo come quello della Emma Villas. «Credo, con i massimo rispetto per tutte le nostre avversarie, che eravamo la squadra più forte. O almeno con le individualità più forti che spesso ci hanno permesso di fare le differenza. In campo avevamo la convinzione che in qualche modo trovato la giocata per risolvere ogni situazione e questo ci ha permesso sempre di uscire dai momenti difficili che abbiamo incontrato. Approfitto anche per fare i complimenti alle nostre avversarie in campionato, in particolare alla Grifo, a Terni ed a Selci, dove abbiamo perso l’unica gara della stagione. Ad inizio anno la pensavo diversamente, ma devo dire che il livello tecnico di questo campionato, soprattutto nelle prime quattro, era molto alto. Di aneddoti divertenti devo dire che ce ne sono stati tanti ma è giusto che rimangano tra di noi. Però frasi del tipo ‘trippone’ e ‘vivi la mia vita’ sono ricordi indelebili». In conclusione rimane lo spazio per le dediche particolari di una stagione fantastica. «E’ doveroso dedicare la vittoria del campionato al nostro presidente Giammarco, a tutti i dirigenti che ci sono stati vicini durante l’anno, alla società in generale, agli sponsor ed ai tantissimi tifosi che ci hanno seguito al palazzetto, il pienone della gara-uno in finale è stato davvero esaltante! Ma la dedica speciale è per Ivana, Giulia e Giorgia, le mie tre donne di casa».
(fonte Vitt Chiusi)

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