La serie C maschile umbra è in agonia

Giuseppe Lomurno

Nei tornei regionali di pallavolo c’è una certa preoccupazione. Se fuori dai confini umbri la situazione pare idilliaca, al suo interno gli operatori del settore non sono tranquilli. A tenere in apprensione le società sportive del settore maschile iscritte alla serie C sono alcuni campanelli d’allarme che non paiono essere stati presi seriamente in considerazione nel recente passato. Dalla massima categoria umbra non ci sarà quest’anno la promozione diretta nei quadri nazionali, un clamoroso autogol imputabile esclusivamente ai dirigenti della Fipav Umbria presieduta da Lomurno che però non hanno ancora fatto sapere cosa intendono fare per evitare che la cosa non si ripeta anche in futuro. Inoltre, nell’indizione dei campionati varata poche settimane fa, sono presenti delle squadre che non prenderanno parte con certezza al torneo. Sono quattordici i team considerati nella competizione più importante del Cuore verde d’Italia, ma una (Grifo Volley Perugia) ha acquistato i diritti della B2, una (Sir Perugia) ha già dismesso la squadra green, due (Pallavolo Gubbio e Sgl Carbon Narni) hanno dichiarato di preferire un impegno nella categoria inferiore, una infine (Etruria Corciano) non sembra avere la possibilità di continuare l’attività e si contenterà di fare la la serie D. Sono dunque solo nove le formazioni sicure al nastro di partenza (Terni, Spoleto, Clitunno, Monteluce, Inter Volley Foligno, Volley Ball Foligno, Tavernelle, Chiusi e Selci). Se si considera poi che le ultime due sono, l’una toscana iscritta in Umbria, l’altra umbra a cui sono arrivati in soccorso i toscani di Sansepolcro, la situazione appare quantomeno critica… intanto i giorni scorrono inesorabili senza che nessuna decisione sia resa pubblica. Di questo passo, e senza stimolare il settore giovanile, il volley degli uomini è destinato ad un lento ma inesorabile declino.

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