Il commosso saluto a Stephan Vujevic

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Ottobre 23, 2013 12:26 Updated

Il commosso saluto a Stephan Vujevic

Macerata (striscione)

i giocatori di Macerata espongono lo striscione in memoria di Stephan Vujevic

La chiesa di Santa Maria Maggiore di Bettona non poteva contenere tutte le persone che si sono strette attorno alla famiglia del piccolo Stephan, morto lunedì notte a causa di un attacco cardiaco a soli 5 anni. Rabbia e dolore per una perdita così triste ed assurda per impedire la quale nessuno ha potuto fare nulla perché nulla si poteva fare. Un’autentica folla era presente alle esequie in segno di vicinanza a Francesca Lolli e Goran Vujevic. C’erano ovviamente i parenti di Francesca, anche lei pallavolista, e quelli di Goran, con la sorella Irena in testa, venuti in fretta dal Montenegro accompagnando anche il ministro dello sport montenegrino grande amico personale del campione. C’erano a cercare in qualche modo di consolare Goran i compagni di squadra e i dirigenti della Sir Safety Perugia di cui Vujevic è capitano, c’erano per essere vicine a Francesca le atlete in tuta del Ponte Valleceppi con cui ha ripreso a giocare. Ma a dare l’ultimo saluto al piccolo c’era anche tutta la pallavolo umbra e molti esponenti nazionali dello sport, come ad esempio i campioni della nazionale azzurra Damiano Pippi, Andrea Sartoretti, Paolo Tofoli e il compagno di tante battaglie con la maglia della nazionale jugoslava Andrija Geric, giunto a Bettona affrontando un lungo viaggio per manifestare il suo dolore. C’era anche Mirka Francia, fuoriclasse cubana che tanto ha contribuito ai successi della squadra femminile della Sirio Perugia. E poi tante società di pallavolo e anche di calcio e semplici appassionati di pallavolo, consapevoli dell’immane tragedia che ha colpito la famiglia. Volti scavati dal dolore, vogliosi di far sentire loro tutto l’affetto del mondo e di dare una simbolica carezza al piccolo Stephan. E’ stato un momento di cordoglio generale che ha attraversato il mondo dello sport. Tutti i presenti sono apparsi visibilmente scossi durante lo straziante rito funebre officiato da padre Diodato e nel quale il momento più toccante è stato quando i parenti hanno preso la parola. Il nonno Claudio ha voluto ricordare quando leggeva in italiano le favole al nipote che a suo volta gli rispondeva in serbo divertito sapendo di non essere capito. E’ stato poi il turno di mamma Francesca, un discorso da brividi per descrivere come un genitore non vuole mai credere che una malattia possa far del male al proprio figlio. E’ durato oltre due ore il commiato, una lunga coda silenziosa di un’ora per porgere le condoglianze ad una famiglia distrutta, ma che ha saputo affrontare una tragedia così sconvolgente con una ammirevole dignità. La bara bianca del piccolo è stata salutata da un commovente applauso alla sua uscita dalla chiesa. Palloncini bianchi lanciati in aria nel cielo azzurro di Bettona. Un saluto all’insegna del candore per il piccolo Stephan. Un modo semplice per dire addio al bambino e testimoniare un affetto genuino ai genitori ed ai parenti. Sguardi commossi nascosti dagli occhiali scuri. Dopo le lacrime, l’addio con la cremazione avvenuta al cimitero di Perugia. Le ceneri ora conserveranno il ricordo del piccolo angelo che ci ha lasciato troppo presto, gettando nello sconforto l’ambiente della pallavolo umbra e più in generale tutto il movimento sportivo regionale. Un ulteriore segno dell’enorme dolore proveniente dal mondo del volley è arrivato ieri sera prima della partita di champions league nella quale Macerata ha srotolato uno striscione per rappresentare la propria vicinanza a Francesca e Goran.

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