Oggi a Bettona i funerali del piccolo Stefan

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Ottobre 22, 2013 12:21 Updated

Oggi a Bettona i funerali del piccolo Stefan

Chiesa Santa Maria Maggiore (Bettona)

Santa Maria Maggiore

Un borgo sconvolto da una tragedia immane. La morte del piccolo Stefan, primogenito di Goran Vujevic e di Francesca Lolli ha interrotto la quiete della tranquilla località di Bettona, residenza della famiglia di sportivi ormai celebri per la pallavolo. Da ieri un fiume di gente si è riversata nel piccolo comune, tutto il paese ha reso omaggio alla camera ardente allestita nella casa in cui vive la famiglia. Una comunità scossa da questo funesto ed improvviso evento che ha colpito alla sprovvista tutti quanti. Un continuo viavai di persone con tanti personaggi del mondo sportivo, i dirigenti e gli atleti della Sir Safety Perugia, squadra di serie A1 maschile di cui è capitano il fuoriclasse montenegrino Goran e le giocatrici della Omg Galletti Ponte Valleceppi, compagine di serie B2 femminile nella quale aveva ripreso a giocare Francesca, dopo lo stop di cinque anni dovuto alle tre maternità affrontate. Genitori felici, con i loro figli sempre al seguito sui campi della pallavolo. Una felicità stroncata ieri notte passate da poco le ore 3, quando un urlo proveniente dalla stanza di Stephan ha fatto sobbalzare dal sonno la madre che si è precipitata a soccorrerlo. Sono bastati pochi attimi per capire che le difficoltà respiratorie lo stavano consumando. Francesca ha immediatamente chiamato i genitori che abitano accanto ma è stato tutto inutile, nel giro di pochi attimi il piccolo cuore ha cessato di battere. E’ spirato così Stephan, fra le braccia della madre sconvolta ed impotente. La scioccante notizia ha raggiunto il padre poco più tardi, quando ancora si trovava nell’autobus di ritorno dalla partita in trasferta che la sua squadra aveva appena giocato a Cuneo. Non ha detto niente ai compagni. Si è tenuto tutto dentro per non rovinare la festa della vittoria nella prima partita del campionato. Un dolore solitario che, ha spinto Goran Vujevic ad andarsene appena arrivato a Perugia, quasi senza salutare nessuno. Una morte dovuta, con ogni probabilità, ad una malformazione cardiaca per la quale il bambino era seguito da tempo, ma sulla cui natura i dirigenti della sua squadra e i compagni non sapevano molto. «La telefonata – ha detto il presidente della squadra Gino Sirci – gli è arrivata quando eravamo nel viaggio di ritorno. Dopo si è mostrato stranamente silenzioso, forse un po’ cupo». Si è trattato di un arresto cardiaco. Una complicazione che con tutta probabilità è dovuta al fibroma al cuore riscontrato già quando Stephan aveva 10 mesi. E proprio per questo motivo il piccolo era stato sottoposto ad intervento ed era tenuto sotto stretto controllo. L’ultimo accertamento di qualche mese fa non aveva riscontrato problemi, anzi, i medici si erano sbilanciati parlando di miglioramenti. Andava tutto bene, insomma, tanto che gli era stata diminuita pure la dose dei farmaci. Ma quando ci sono di mezzo i problemi cardiaci il pericolo è sempre in agguato, si può campare cento anni o cinque, come è successo stavolta. Di sicuro c’è che quando una vita si spezza così giovane non si trovano parole adatte a confortare il vuoto lasciato. Un dolore straziante è quello che prova oggi la famiglia Vujevic. Una tristezza infinita alla quale si uniranno i tanti amici per il funerale che si svolgerà alle ore 15 alla chiesa di Santa Maria Maggiore di Bettona. Per l’ultimo saluto a Stephan sono giunti numerosi messaggi di cordoglio, a partire dalle due società sportiva indirettamente coinvolte, sino ad arrivare a Fipav e Lega che hanno osservato il lutto.

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