Angelica Nuti: «Nel derby si è visto il vero San Giustino»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Dicembre 18, 2013 10:02

Angelica Nuti: «Nel derby si è visto il vero San Giustino»

Nuti Angelica (rete)

Angelica Nuti

Ha messo giù l’ultimo punto, suggellando quell’impresa che pareva divenuta impossibile quando Città di Castello aveva oramai in mano la partita e il risultato pieno. Anche nel tie-break, le tifernati erano risalite dal 10-14 al 13-14, ma poi è arrivato il primo tempo liberatorio di Angelica Nuti e San Giustino ha vinto il derby dell’Alto Tevere. La grande impresa è maturata in rimonta, al cospetto di una tifoseria al massimo della gioia e la striscia positiva è ora di dieci successi su altrettante gare, anche se il primato solitario se lo è ripreso Castiglione del Lago. La ventenne centrale di Gubbio ha fatto ancora una volta il suo e proprio il turno in battuta che l’ha vista protagonista è stato determinante per l’incredibile quanto esaltante ‘miracolo’ biancazzurro. Diciamolo francamente: prima ancora di averla vinta San Giustino, questa partita l’ha persa Città di Castello. «Sì, senza ombra di dubbio ci possiamo esprimere in questi termini – dichiara Angelica Nuti – perché a quel punto le nostre avversarie erano padrone della situazione, anche se noi ci avevamo messo del nostro; soltanto nel primo set, fra battute sbagliate ed errori in attacco, avevamo involontariamente firmato la maggioranza dei loro punti e anche nel terzo set avevamo accusato una fase di sbandamento più prolungata del solito, che alla resa dei conti ci è costata un punto, ma il vero San Giustino non era quello. E infatti nella parte finale lo abbiamo dimostrato, riuscendo a fare l’impossibile». Dentro di loro il pensiero di non farcela non è mai realmente passato. «La speranza è sempre l’ultima a morire e spesso, fino a quando non si giunge l’ultimo punto non è detto, per cui nessuna di noi si è rassegnata in anticipo a uscire sconfitta». Di certo sul 18-6 per il Città di Castello in quell’emozionante quarto set c’è voluto di guardarsi in faccia. «Più che parlare, a livello di squadra abbiamo smesso di pensare al punteggio per cominciare a giocare palla su palla, fino a quando non le abbiamo raggiunte e superate». Grazie anche alla sua efficacia in battuta … «In quel frangente sì, ma all’inizio non era stato altrettanto. E comunque, il servizio è un fondamentale che stiamo curando tutte». La rimonta vincente di Città di Castello che cosa ha dimostrato, che sotto certi aspetti le vere avversarie da temere sono le stesse sangiustinesi. «Abbiamo dimostrato di avere le nostre pecche e siamo soprattutto ricadute su una discontinuità di rendimento che abbiamo rischiato di pagare a caro prezzo, però nella fase più delicata tiriamo puntualmente fuori il nostro carattere e la nostra compattezza di gruppo, che mette la grinta anche nelle situazioni più complicate e non si scompone nemmeno quando una di noi incappa in qualche errore. Questo è il valore aggiunto che forse ci diversifica da altre compagini in un contesto di ambiente che è ottimo». Anche sugli spalti, dove si può contare sull’appoggio di sostenitori calorosi, che seguono la squadra in casa e in trasferta. «Non nego che abbiamo realizzato la grande impresa anche per loro. Ci seguono con grande passione e partecipazione, per cui saremmo rimaste molto dispiaciute nel vederli uscire con la bocca amara al termine della partita più sentita». Aver sempre vinto non è un requisito sufficiente per stare in testa alla classifica, infatti ora sono nuovamente al secondo posto. «È opportuno ricordare, intanto, che al ritorno giocheremo in casa le gare contro le dirette concorrenti al primato e che a maggio ci saranno comunque i play-off. L’importante è acquisire la mentalità vincente e queste partite ci stanno temprando a dovere». Il ciclo di ferro ha prodotto dieci punti sui dodici a disposizione; sabato prossimo, match casalingo contro Terni, poi si tornerà in campo l’11 gennaio. Una sosta utile per recuperare tutte le effettive. «Se deve servire per permettere a qualcuna di noi di rimettersi in forma, ben venga; dico semmai che siamo state fortunate nell’incontrare all’inizio avversarie meno quotate. È stato per noi un rodaggio meno difficile, poi ci sono capitate in sequenza tutte le partite più importanti e le abbiamo superate brillantemente. Il concetto di fondo non cambia: d’ora in dovremo farci trovare preparate contro ogni formazione, che darà quel qualcosa in più per poterci superare».
(fonte San Giustino Volley)

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