Giulia Garofalo: «A San Giustino verrà il mio turno»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Gennaio 16, 2014 09:46

Giulia Garofalo: «A San Giustino verrà il mio turno»

Garofalo Giulia

Giulia Garofalo

È l’unica del San Giustino Volley a non essere stata ancora utilizzata (per lei si tratterebbe oltretutto dell’esordio in serie C femminile) e l’infortunio nell’allenamento di venerdì scorso la terrà fuori per un paio di settimane. Considerando anche il turno di riposo nell’ultima giornata di andata, se ne riparlerà al ritorno. Ma tutto questo non turba l’umore dell’opposta Giulia Garofalo, classe 1989, che ha nella caviglia destra il suo vero ‘tallone d’Achille”. Segue dai gradoni del palasport con la cavigliera e le stampelle ciò che fanno le compagne di squadra, le quali si mettono in fila per chiederle notizie e per rincuorarla; un’altra dimostrazione della compattezza di questo collettivo, che finora non è mai praticamente riuscito a tenere sgombera l’infermeria: «È un’annata che a oggi non posso considerare fortunata e che sotto certi aspetti raccoglie il testimone di quella passata, ma già prima dell’ancor fresco imprevisto la caviglia mi aveva giocato un altro scherzetto. Spero di essere pronta per la seconda parte della stagione». Le pesa un po’ il fatto di essere rimasta sempre in panchina, senza entrare nemmeno per brevi cambi. «È normale che chiunque si impegni al massimo durante la settimana voglia giocare la partita. Ed è un’ambizione legittima, però non dimentichiamo che davanti ho un’atleta del calibro di Kseniya Ihnatsiuk, quindi debbo soltanto lavorare, insistere e portare pazienza. In fondo, avevo cessato l’attività per tre anni ed ho ricominciato la scorsa stagione». A parte il mancato impiego in campo, è un’opportunità di crescita. «Senza dubbio è un’altra cosa, nel senso che mai avevo sostenuto una preparazione del genere e allo stesso tempo questa società non mi fa mancare proprio niente. Un bel salto di qualità, insomma, prima facevo un paio di allenamenti più la partita, adesso gli allenamenti settimanali sono quattro, più ovviamente la partita». In panchina si comporti da tifosa, molto spesso l’atteggiamento di persone come lei può rivelarsi prezioso e determinante come un punto sul campo. «Ritengo che anche il modo di stare in panchina sia utile, soprattutto, mi rendo conto cosa significhi spronare una collega che ha la possibilità di giocare. Mi ritengo una persona molto umile, provengo dalla seconda divisione come …Kseniya, con la differenza che la sua è la seconda divisione nazionale! Anzi, colgo l’occasione per esserle pubblicamente grata, in quanto mi dà sempre ottimi consigli». Intanto la squadra biancoazzurra continua a vincere. «È un team composto da ragazze tenaci, che hanno un gran carattere e che sanno tener duro. Un collettivo che nelle difficoltà non si agita e che riprende sempre in mano la situazione prima di comprometterla. E il concorso è di tutte, la differenza fra chi gioca e chi non gioca sotto questo profilo non si nota». Ci sono quindi tutte le possibilità per aggiudicarsi questo campionato. «Se non si verificano altri intoppi, viste le vicissitudini alle quali ci siamo abituate … Ma se anche con gli infortuni riusciamo a spuntarla, vuol dire che siamo ancora più brave. Comunque sia, la riprova arriverà in maggio con i play-off, in quel frangente si vedrà chi è più preparato sotto l’aspetto fisico-mentale». E intanto, Giulia Garofalo spera di mettere finalmente il piede in campo. «Pensiamo intanto a risistemare la caviglia, poi vedremo. Ho sempre sostenuto che per me l’importante era migliorare e questo obiettivo l’ho ugualmente raggiunto».
(fonte San Giustino Volley)

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