Il parere di Menghini in attesa del giudizio sul ricorso

Roberto Boris

Si è sollevato un polverone per il ricorso presentato da Piacenza in relazione alla sostituzione del libero avvenuto durante il quarto set quando, sul punteggio di 1-4, Marra non ce la fatta a restare in campo e gli emiliani hanno voluto schierare al suo posto Smerilli, che però era in lista da normale giocatore. Un cambio eccezionale del libero, dunque, che sarebbe potuta avvenire tranquillamente e che invece è stata proibita dagli arbitri, consentendola solo dopo che fosse trascorsa un’azione. In realtà pare che il reclamo abbia fondamento, ma nella sostanza in quell’azione Buti ha sbagliato la battuta e dunque non c’è stato alcun vantaggio per Perugia. risulta pertanto quantomeno inutile tale ricorso che qualsiasi giudice della Fipav dotato di buonsenso dovrebbe rigettare. La decisione sarà affissa all’albo mercoledì sera, ma nel frattempo abbiamo voluto sentire il parere di un esperto professionista come Massimo Menghini, l’ex fischietto folignate ha detto: «Spiace che due amici esperti arbitri, siano caduti in errore; mi stupisce l’errore fatto, poiché se come penso, dopo l’episodio in serie A1 femminile dello scorso anno, è stata ribadita la regola facendo diventare casistica l’errore tutto ciò non sarebbe dovuto accadere… e dire che la panchina di Piacenza si è anche prodigata nel ricordare che era un situazione d’infortunio del libero. Ripeto, se la norma è stata ricordata all’inizio dell’anno, è strano si sia fatto l’errore; se ciò non è stato fatto… beh, gli arbitri dovevano comunque conoscere la normativa». In effetti, in un regolamento che cambia continuamente, la casistica è oggetto di studio per evitare il ripetersi di un errore. Errore nel quale è incappata anche una coppia di fischietti internazionali come Boris e La Micela, nonché il commissario di campo Caldarola che non è intervenuto. Errore che ha causato tre minuti di sosta alla gara e con le immagini trasmesse in mondovisione.

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