L’interminabile notte in bianco dei tifosi perugini
Un pomeriggio indimenticabile quello del lunedì dell’Angelo per i tifosi perugini che hanno visto trionfare i block-devils a Piacenza. Ma la serata non è da meno per alcuni di loro. Al momento della partenza per fare ritorno a casa l’autobus a due piani non si mette in moto. L’autista contatta la sua ditta e parte la chiamata per l’azienda costruttrice che invia un tecnico sul posto. Il guasto non si risolve perché è rotto il motorino di avviamento. A quel punto la società di trasporti trova un pullman di riserva in zona, ma la capienza è di 56 posti mentre i passeggeri sono 72. Rimangono a terra 16 persone, compreso l’autista, mentre si cerca un ulteriore mezzo che viene individuato nella zona di Arezzo. Gli appiedati cercano dei taxi per poter andare incontro a questo minibus da venti posti. Alle ore 1,35 i superstiti rimediano quattro taxi e raggiungono Bologna, in perfetto sincronismo c’è l’incontro all’uscita di Casalecchio sul Reno verso le ore 3; qui avviene il trasbordo sul mezzo che fa ritorno al parcheggio di Pian di Massiano raggiunto intorno alle ore 6 del mattino. Notte abbastanza movimentata, fredda ed umida, ma fortunatamente dopo la vittoria passata in allegria. Cose che capitano e che rendono ancor più indimenticabile la giornata, ma con un unico neo da rilevare dice un tifoso: «Attorno alla mezzanotte, quando qualcuno ha iniziato a dare in escandescenza e, da buon italiano, a sbraitare, ma appena arrivato il pullman sostitutivo si è preso il posto a sedere dimostrando scarso senso di cameratismo. Un ringraziamento va fatto all’autista, ad Alvaro Busti ed ai sedici reduci da una notte in bianco».