Nikola Grbic: «Voglio far crescere la Sir Perugia»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Maggio 14, 2014 20:30 Updated

Nikola Grbic: «Voglio far crescere la Sir Perugia»

Grbic Nikola (Sir Safety Perugia) presentazione

la presentazione di Nikola Grbic nuovo allenatore della Sir Safety Perugia

Erano in tanti a portare il saluto al nuovo allenatore della Sir Safety Perugia alla conferenza stampa che il club ha organizzato per far conoscere la sua nuova guida tecnica. Circa duecento tra tifosi e giornalisti presenti al Pala-Evangelisti per far sentire l’affetto a colui che sarà il condottiero della squadra vice campione d’Italia. Dirigenza al completo e bandiera serba appesa al muro, così è stato accolto Grbic, mostrandosi ai curiosi con trenta minuti di ritardo sull’orario previsto. Ad aprire gli interventi è stato il presidente Gino Sirci che ha esordito dicendo: «La scelta del nuovo coach è maturata considerando le sue caratteristiche, un atleta di valore ed una testa pensante in campo. Alla seconda telefonata mi ha detto di essere pronto per guidare da subito una squadra importante e dunque mi sono convinto che abbia gli stimoli giusti per prendere le redini dei block-devils. Riteniamo perciò che sia la persona giusta per noi. Petric ha salutato cordialmente e mi ha detto di aver fatto la sua scelta, per cui ci siamo lasciati senza rancore. Vujevic continuerà e sarà il terzo schiacciatore, Paolucci contiamo di confermarlo, sono convinto che per il prossimo fine settimana qualche altra novità potremmo annunciarla». Pronto a guidare la formazione bianconera nella terza stagione di serie A1 maschile il serbo Nikola Grbic ha debuttato dicendo: «Sirci mi ha chiamato dopo la gara che ha assegnato lo scudetto e che ho visto per televisione. In un primo momento sono rimasto molto sorpreso, anche perché dopo aver vinto il campionato in Russia, mi sento bene e pensavo ancora di fare qualche stagione da giocatore. Negli ultimi anni ho sempre considerato l’ipotesi di fare l’esperienza da allenatore ma sinceramente non avevo ragionato per farlo così presto. Ci ho pensato su tre giorni e dopo ho deciso di cogliere questa opportunità. Arrivare in una piazza che ha suscitato l’interesse e la passione di una città e che ha riempito con settemila spettatori il palasport significa arrivare in una club importante. È ovvio che ci sarebbe stata grande attenzione per qualsiasi altro allenatore avesse preso il posto di Kovac e dunque non mi sorprende tutto questo entusiasmo. Anche in Russia si è parlato molto di Perugia e ritengo che sia una bella occasione per me. Nella mia carriera ho vissuto esperienze con grandi allenatori ed ho imparato da ognuno di loro qualcosa, mi sento pronto a fare questo passo e spero di essere all’altezza di ripetere i risultati che Perugia ha ottenuto. I due allenatori che mi hanno aiutato molto a giocare meglio sono Montali e Velasco, cercherò come hanno fatto loro con me di far migliorare i miei giocatori. Sarà una stagione molto impegnativa nella quale ci si allenerà poco e si giocherà e viaggerà molto, dovremo essere bravi a gestire queste situazioni. Ho seguito per quanto potevo il campionato italiano, credo che la caratteristica si stia avvicinando a quella dei campionati esteri, un torneo dove ci sono le prime squadre molto forti e le altre un gradino più in basso, al momento Macerata, Modena e Perugia sembrano le pretendenti al vertice, ma ancora è presto per fare una valutazione globale. Se vogliamo fare un risultato migliore dobbiamo vedercela con queste due rivali, ma penso anche che le altre ci aspetteranno con grandi motivazioni per strappare punti. Non so se la diagonale De Cecco – Atanasijevic è la più forte al mondo ma sicuramente è quella con più talento. Mi viene in mente una massima che una persona mi disse tempo fa, tu vali quanto hai dimostrato nell’ultima partita, ciò significa che bisognerà sempre dimostrare quanto valiamo per rimanere al top. Quando ho deciso di venire a Perugia pensavo di allenare anche Petric e mi dispiace che non ci sia, ma dico anche che morto un papa se ne fa un altro. Comincerò ad esporre il mio pensiero per completare la squadra, ci sono desideri ed idee, da qui ad arrivare a quei giocatori ne corre di strada e dunque vedremo cosa riusciremo fare. Dico che quando una persona mi interessa io la contatto per sapere cosa ne pensa, se poi la strada è praticabile è la società a condurre la trattativa. Avere Vujevic in squadra per me è importante perché costruiremo una squadra giovane e nei momenti di difficoltà voglio poter contare su atleti come lui, un terzo schiacciatore che è un lusso. I risultati per ora ci sono, Perugia in tre anni è passata dalla A2 ad essere protagonista nella massima categoria. Quando guardi la partita e non vedi un posto libero significa che è stato fatto qualcosa d’importante e giocare contro una squadra che ha tanti spettatori che tifano contro non è semplice». C’era anche il capitano Goran Vujevic a presenziare all’esordio dell’ex compagno ed amico che lo ha chiamato in causa e gli ha risposto scherzando: «Un ex compagno di squadra lo avevo già avuto con Kovac, il problema è che Nikola è più giovane di me. Scherzi a parte sono sicuro che farà bene perché ritengo che abbia tutti i requisiti di un vincente». Il direttore sportivo Benedetto Rizzuto ha concluso gli interventi dicendo: «Credo che riuscire a mantenere questo percorso intrapreso sia il nostro primo obiettivo, ma il nostro trend deve essere in crescere».


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