Città di Castello, l’attenzione per il minivolley

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Giugno 26, 2014 12:30 Updated

Città di Castello, l’attenzione per il minivolley

Gherardi Cartoedit Città di Castello (girotondo)

i bambini del minivolley Gherardi Cartoedit Città di Castello si tengono per mano

Essendo ormai arrivati alla fine di una splendida annata sportiva, la Gherardi Cartoedit Città di Castello traccia il punto sul movimento pallavolistico, i ‘braccialetti rossi’ del minivolley vengono qualificati come un tipo d’attività ludica che utilizza i gesti tipici della pallavolo. In quest’attività è di fondamentale importanza insegnare i primi elementi tecnici attraverso il gioco, inserendo situazioni divertenti, gratificanti e vincenti. I bambini vogliono giocare perché questo per loro è un bisogno naturale legato ad un corretto sviluppo psico-fisico; va ricordato inoltre che la principale caratteristica del gioco sportivo è la competizione e quest’ultima è implicita in ogni forma ludica attuata dai ragazzi. Il minivolley non è la pallavolo in piccolo, ma la pallavolo dei piccoli. Ciò che lo mantiene legato alla pallavolo e ne fa il suo gioco-sport, è il fatto di utilizzare il medesimo attrezzo (palla) e di mantenerne invariati gli obiettivi, difendere il proprio campo ed attaccare il campo avversario, dovendo superare una rete, creare una serie di stimoli e situazioni di apprendimento, regolati in funzione delle fasi sensibili dello sviluppo del bambino, per contribuire alla sua educazione motoria. Nel minivolley i tecnici si trovano ad operare nella fascia di età compresa fra i 6 e 12 anni, periodo che riveste una importanza fondamentale nello sviluppo motorio del bambino, poiché si tratta dell’età d’oro per la maturazione delle capacità coordinative e debbono rispettare due principi fondamentali: l’obiettivo (una capacità motoria), i contenuti (i gesti della pallavolo). I bambini devono sviluppare la coordinazione dinamica generale, migliorare la strutturazione spazio-temporale; occorre quindi creargli situazioni che mirino allo sviluppo della percezione dello spazio, sviluppare la dissociazione segmentaria (realizzare più azioni nel medesimo istante) riferita soprattutto al diverso intervento di arti superiori ed inferiori. Valore assoluto su cui lavorare poi è che i bambini aumentino la collaborazione fra compagni partecipando anche a giochi di competizione a squadre; tutto è finalizzato a tenere desta la motivazione ad esercitarsi ad apprendere. Naturalmente lo strumento di apprendimento è rappresentato dal gioco che deve avere carattere ludico, polivalente e partecipativo al fine di favorire la formazione della totale personalità dell’individuo con riferimento alle aree morfologico-funzionale, intelletivo-cognitivo, affettivo morale e sociale. Il gioco è il primo processo attraverso il quale il bambino impara a comprendere l’ambiente: il corpo diventa il lettore dell’ambiente sin dalla nascita, il mediatore imprescindibile di relazione e di comunicazione nonché lo strumento attraverso il quale il bambino sperimenta le sue esperienze più significative. Questa scoperta viene effettuata sia percependo la propria individualità sia attraverso la relazione con gli oggetti e con le persone, mediante situazioni ludiche gratificanti, creative e diversificate,che gli educatori hanno la possibilità di stimolare e sviluppare. Questo non significa che non debbano esserci regole strutturate anzi il gioco organizzato rappresenta uno strumento per l’acquisizione ed il rispetto delle prime elementari forme di regolamento. Il presidente Graziano Caselli ed il direttore sportivo Mauro Alcherigi per questa stagione hanno messo a disposizione del settore minivolley e scuola federale di pallavolo tecnici qualificati Fipav che hanno portato avanti una stagione impegnativa ma assolutamente gratificante visto anche il costante aumento di miniatleti; circa120 piccoli pallavolisti hanno svolto attività nei centri di Città di Castello, Trestina e Pieve Santo Stefano. Viola Bracchini, Massimo Calogeri, Sara Del Corto, Francesco Moretti, Enrica Sonaglia, Davide Stoppelli e Sara Tommasoli hanno seguito le categorie superminivolley, minivolley e palla rilanciata distinguendosi per disponibilità e professionalità tanto che durante l’intera programmazione stagionale oltre gli allenamenti settimanali si è potuto dare vita e partecipare ad una serie di eventi tra i quali citiamo i più rilevanti quali il torneo di Natale e quello di Carnevale, la tappa regionale a Perugia, il secondo torneo Città di Arezzo, il torneo di Pietralunga e la tappa nazionale di Sansepolcro.
(fonte Città di Castello Pallavolo)

Commenti

comments

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Giugno 26, 2014 12:30 Updated