Carmine Fontana: «La Sir Perugia raccoglie i primi frutti»

Pianeta Volley
By Pianeta Volley Novembre 13, 2014 15:00

Carmine Fontana: «La Sir Perugia raccoglie i primi frutti»

Fontana Carmine (palla)

Carmine Fontana (foto Michele Benda)

Ha messo le tende al Pala-Evangelisti la Sir Safety Perugia. Grbic ha impostato un ritmo di lavoro davvero intenso per capitan Vujevic e compagni, sfruttando la pausa in Superlega. La squadra, rientrata a ranghi completi con il recupero di Giovi, è tornata al palazzetto con un ottimo stato d’animo e con il morale alto, grazie alle quattro vittorie consecutive, e si è messa subito sotto di buona lena per proseguire nel suo processo di crescita e per cominciare a preparare il prossimo incontro in programma, la trasferta di champions league a Tours. Nella crescita delle ultime giornate dei block-devils, oltre alla qualità ed alla abnegazione dei giocatori, ha  certamente influito la mano di Grbic e del suo staff, come sempre successo in questi ultimi quattro anni capace di un lavoro per certi versi oscuro, ma indispensabile. Uno dei pilastri della staff tecnico è il vice allenatore Carmine Fontana che analizza con la consueta perizia e serenità il processo di costruzione della squadra: «Stiamo migliorando, chiaramente. I due match con Ankara e Verona, come qualità delle squadre affrontate, non presentava molte differenze rispetto alle prime due di campionato a Modena e contro Trento. Però abbiamo aggiustato la fase di ricezione, che ci ha permesso di giocare con più continuità. Abbiamo alzato il livello di efficienza al servizio dei nostri giocatori, in particolare quelli che hanno la responsabilità di darci qualcosa in più nel fondamentale, come ad esempio De Cecco e Fromm. Sono salite, lo dicono i numeri, le percentuali in attacco. È stata di alto livello e soprattutto costante la nostra intensità di gioco durante tutto l’arco dei match con i ragazzi che, a differenza delle prime due gare dove alle difficoltà non abbiamo saputo reagire, si sono compattati risalendo anche in situazioni di punteggio difficili. E questa in particolare è una caratteristica che la squadra di Perugia in questi quattro anni ha sempre avuto, che deve far parte della nostra identità e che va costruita allenamento dopo allenamento. Alla fine, se uno somma questi 4-5 aspetti, cambia la storia tra perdere e vincere». Insomma, è il caso di dire che il lavoro comincia a dare i suoi frutti. «Credo che tutte squadre abbiano pregi e difetti, è una cosa normale. E sui difetti, ma anche sui pregi per potenziarli ancora, bisogna lavorare in modo preciso. Noi questo lo stiamo cercando di fare ogni giorno al palazzetto. Di certo le vittorie aiutano e devono essere per noi un tesoro per lavorare sempre con attenzione massima, ma ovviamente con spirito positivo. Con la consapevolezza inoltre che dobbiamo tendere sempre al meglio perché l’immediato futuro, e mi riferisco alla prossime gare, è sempre pieno di insidie». La prima in ordine di tempo è la trasferta di mercoledì prossimo a Tours. Squadra che Grbic, Fontana e tutto lo staff tecnico stanno già studiando con grande attenzione. «Affrontiamo una squadra di blasone, prestigio, che gioca la massima competizione continentale da tanti anni. E questo, per certi versi, già basta. È una formazione di qualità, con la ricezione come punto di forza a cui aggiungono due ottimi centrali. Aspettiamoci poi le caratteristiche solite delle squadre francesi, cioè ottima fase break, tanta difesa e pochi errori. Poi per noi è la prima trasferta europea in un campo che aggiunge ulteriori insidie». Già, il fattore campo. Una vera arma in più quest’anno quando si gioca al palasport. E Carmine, che dal 2011 lo ha visto cambiare radicalmente come presenze e come passione, spiega. «La cosa davvero piacevole è che il palazzetto quest’anno è sempre stato pieno fin dalle nostre prime partite. È una gioia e una responsabilità allo stesso tempo. Una gioia perché vuol dire che in questi anni abbiamo costruito qualcosa. Una responsabilità perché credo che abbiamo il dovere di dare alla gente che viene emozioni, passione e piacere, non solo sotto l’aspetto tecnico. Questo è il nostro impegno verso lo splendido pubblico di Perugia e tutti i nostri tifosi e cercheremo di mantenerlo sempre». Di ritorno al Pala-Evangelisti mercoledì, prima di entrare in campo per l’allenamento pomeridiano, piacevole rituale nello spogliatoio bianconero come sempre dopo ogni vittoria. Il presidente Sirci ha infatti presenziato alla nomina del ‘Man of the Match’ della gara vinta con Verona di domenica. Premio questa volta andato alla mente della Sir in mezzo al campo, al ‘Boss’ del Pala-Evangelisti Luciano De Cecco. Il regista bianconero, splendido attore protagonista contro gli scaligeri, si è contraddistinto per l’ottima gestione della fase offensiva della squadra e per i sei punti a referto, frutto di tre ace (oltre ad una lunga serie di battute che hanno messo in difficoltà Verona), due attacchi di seconda intenzione ed un muro, quello fondamentale che ha chiuso ai vantaggi la terza frazione. Anche per De Cecco un bellissimo paio di jeans griffati block-devils, le foto di rito e gli applausi di tutto lo spogliatoio della squadra.
(fonte Sir Safety Umbria Volley Perugia)

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